Incontri scontati e prevedibili? PPV di transizione? Risintonizzate il decoder, aggiornate le frequenze, e impostate il canale giusto…ora ci siamo. E' tempo di TOP 10 con un podio tutto da scoprire.

10 – BIG SHOW E IL NOTEPAD
Curioso e simpatico il siparietto in cui il gigante comincia ad inveire sul trio al commento dopo aver letto una nota che lo invitava a perdere peso ?!?!.

9 – NIKKI BELLA vs. NAOMI
Nove minuti, né troppi né pochi. Analizzando l'incontro a 360°, va evidenziata in positivo la performance delle due ragazze. Non sono stati effettuati degli errori durante la fase di esecuzione di alcune manovre e inoltre la contesa è vissuta su un perfetto equilibrio. Una solida prestazione, tutt'altro che scadente, arricchita dalla presenza di Brie e sul suo coinvolgimenti che poteva influenzare l'esito del match dopo l'attacco di Naomi. Purtroppo l'assenza di una vera ragazza che sia tifata (come poteva essere Paige) non ha aiutato, come d'altronde si è potuto notare dalla scarsa partecipazione del pubblico. Per di più il character attualmente indefinito delle gemelle non è stato di aiuto.

 

8 – SHEAMUS vs. DOLPH ZIGGLER
Era scontato che a vincere fosse Sheamus in quanto era il primo ppv dopo il suo ritorno ?!?!?!…una delle tanti frasi sparate a vanvera. L'irlandese ha perso ma il finale con Ziggler ko che finisce sulla terga destra di Sheamus è in termini di storyline una scelta impeccabile. I pochi minuti a disposizione non hanno comunque deluso e la notizia migliore è quella di aver ritrovato uno Sheamus in forma e con un appeal più in linea con l'attitudine dei suoi predecessori e della fama del wrestler del nord (Finlay in primis). La breve durata va inquadrata in ottica di un feud destinato a continuare e con un prossimo ppv a breve distanza. L'angle del bacio/non bacio ha fatto la sua parte mettendo in luce il nuovo stile del guerriero celtico, un rude calcolatore senza scrupoli.

7 – JOHN CENA vs. RUSEV
La terza sfida tra l'americano e il russo può essere in qualche modo separata dal doppio confronto Fast Lane/Wrestlemania. Di fatti, sebbene la rivalità tra Cena e Rusev sia ancora nel vivo, dopo i fatti dello Showcase Of Immortals è alquanto chiaro come il fulcro della storia si sia spostato sulla figura di Lana, e quanto visto ad Extreme Rules ne è una conferma. L'incontro in se è risultato inferiore come qualità rispetto ai predecessori ma la presenza della catena ha dato modo di assistere ad una contesa inusuale che di tanto in tanto viene riproposta. Tra Rusev e Cena, in termini di contenuti, poco o nulla in più ma per quanto riguarda il rapporto tra Lana e l'ex campione c'è stato un episodio importante e in previsione Payback (dopo l'annuncio dell'I Quit match) la situazione si fa quantomeno più interessante.

6 – DEAN AMBROSE vs. LUKE HARPER
Uno street fight con ha tenuto fede alla storyline che li ha accompagnati fino ad Extreme Rules. Due atleti che se le danno di santa ragione con quella sana schizofrenia che caratterizza i loro personaggi, una componente che avuto un ruolo primario all'interno dell'incontro. Particolari che fanno la differenza e che hanno dato al match una sterzata atipica che non si vedeva da tempo. Il velo di mistero che accompagnava tutti noi una volta che Harper & Ambrose hanno abbandonato l'arena, ha fatto accrescere la curiosità per come sarebbe realmente andata a finire. Il tutto ha ben funzionato e la figura del puzzle dopo aver inserito l'ultimo pezzo mancante, è risultata più che soddisfacente. Una variante insana come i due wrestler coinvolti. Una rivincita in quel di Payback con una stipulazione ancora più aggressive potrebbe essere la degna conclusione della faida.

5 – RANDY ORTON vs. SETH ROLLINS
Il main event si basava in primis su due fattori, sulla figura di Kane se avrebbe aiutato o meno Seth Rollins nel difendere il titolo, e sul veto della RKO. Dopo aver terminato di guardare il match, possiamo affermare che sotto questo punto di vista è stato svolto un buon lavoro. Le azioni di Kane sono state chiare e quanto accaduto sul ring dà maggiore benzina per il proseguo del loro rapporto controverso. Per quanto riguarda invece il ban della RKO e la finisher move assestata da Seth nei confronti di Randy, l'episodio tiene aperto qualsiasi scenario visto la poca chiarezza delle regole così come è stato sottolineato da Michael Cole. Fattori che in certo senso vanno a mettere una toppa sulla esibizione a fari spenti tra il campione e lo sfidante salvata solo da un superplex e dal finale concitato. Un punto a favore per il il personaggio Rollins che spicca per l'astuzia come era accaduto a Wrestlemania.

4 – CHOKESLAM ON THE TABLES
Nel Last Man Standing ci sono state numerose manovre di distruzione. Tra le tante, un posto in classifica va assegnato alla Chokeslam di Big Show ai danni di Roman Reigns dall'interno all'esterno del ring attraverso due tavoli. Una caduta per nulla morbida e di grande impatto per l'ex dello Shield. 

3 – NEVILLE vs. BAD NEWS BARRETT
I match inseriti in card negli ultimi istanti, possono rivelarsi delle autentiche sorprese? In questo caso la risposta è "si". L'infortunio di Daniel Bryan ha involontariamente servito un delizioso assist che la WWE ha trasformato in rete consegnando nelle mani di Neville una bella vittoria all'esordio in ppv. La sfida tutta inglese è stata ben condotta offrendo un buon incontro di wrestling, avvincente per tutta la sua durata, 10 minuti intensi. I wrestler hanno dimostrato di avere una buona alchimia e ciò si è rivelata un arma vincente ai fini dello spettacolo regalandoci scambi di colpi e di manovre ben eseguiti. Per l'ex campione di NXT è una conferma del proprio potenziale mentre per BNB è una nota di colore dopo aver vissuto situazioni altalenanti.

2 – KIDD & CESARO vs. THE NEW DAY
Partiamo dalla fine. Il cambio dei campioni di categoria è stata una scelta dovuta, una scelta che andava assolutamente effettuata avendo trovato gli uomini giusti al momento giusto. Il New Day è entrato nel tunnel per un turn heel e averli come tag team champions non può fare altro che agevolare questo passaggio in quando l'heat nei loro confronti sarà maggiore di quanto non lo fosse prima (senza dimenticare come il pin finale sia avvenuto con un irregolarità). Un fatto considerevole se pensiamo a qualche mese fa quando sono andati molto vicini ad essere accantonati a causa della scarsa risposta in termini di feeling con il pubblico. Un operazione di recupero ben riuscita. Nonostante l'esito dica che Kidd & Cesaro siano usciti sconfitti, passare da campioni a sfidanti può consentire al duo di avere sempre più estimatori diventando a tutti gli effetti un tag team face. Entrando in ottica wrestling lottato, nessuna obiezione. Le due coppie sono state decisamente sul pezzo. Un lavoro di squadra ineccepibile, inclusi Natalya e Xavier Woods. 

1 – ROMAN REIGNS vs. BIG SHOW
In molti hanno pensato…sbagliando… ad un semplice match di transizione per rilanciare Reigns, ad un semplice Last Man Standing senza infamia e senza lode. Ma ad ER il duello tra Big Show e Roman può essere considerato l'MVP della serata. Magari a scontrarsi saranno stati i due più criticati dalla maggior parte della gente (ognuno per i suoi motivi) ma questi due atleti hanno risposto con i fatti mettendo in scena un LMS di sostanza, condito da spot ammirevoli, da colpi massicci, dando l'impressione di assistere ad una sfida tra titani, tra due figure mitologiche, come il Minotauro e il Ciclope. La figura del big man ha ancora oggi il suo fascino e quanto due di essi vanno uno contro l'altro a dover prevalere è la sensazione di devasto che possono scatenare, così come è accaduto tra Big Show e Roman Reigns. La parola d'ordine è stata “tables”, la vera vittima della serata con ben sette perdite (nel senso buono). Per i due wrestler solo grandi applausi.

 

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN