Il tempo scorre veloce e Wrestlemania 34 è sempre più vicino. Fast Lane è stata l’ultima fermata che ci porterà in men che non si dica a New Orleans. La sosta di domenica in Ohio è servita per ultimare i preparativi, per sistemare le questioni in sospeso entrando a gamba tesa senza se senza ma. A giochi fatti è tutto più chiaro, e il quadro di WM prende sempre più forma. La TOP 5 di Smackdown in viaggio verso la vetrina degli immortali

 

5. AFFARE A TRE – TAG TEAM DIVISION

C’era molta attesa per vedere cosa si sarebbero inventati il New Day e gli Uso per dare vita ad un ulteriore match di qualità della loro interminabile rivalità. Sono bastati solo alcuni attimi per capire che i due tag team stavano per compiere un altra impresa. A differenza di quanto succede in questi casi, l’intervento di Harper e Rowan non ha rovinato quanto di buono stava accadendo in quel momento nel ring nonostante abbia portato la contesa a un finale per No Contest. I Bludgeon Brothers rappresentano la novità, per quanto si possa parlare di “novità”, della categoria di coppia. Il rientro ufficiale di Luke ed Eric tramite un’opera di distruzione per poi perpetrare un brutale attacco nel corso del ppv, ha in qualche modo dato nuovamente la giusta credibilità a queste due superstar dopo un periodo tra infortuni e gestione dei personaggi ben poco azzeccata. Probabilmente entrambi hanno delle buone possibilità di avere un ruolo significativo in singolo, ma in alcuni momenti è meglio puntare su una carta sicura che addentrarsi in cunicoli con incertezze. Fastlane è stato utilizzato come un preparativo, come luogo preliminare per accendere quella fiamma che diventerà ardente a Wrestlemania. Utilizzare un evento per poi avere a disposizione lunghe settimane per articolare al meglio la faida, è una scelta accurata che peraltro ha dato un epilogo differente, atipico e senz’altro ad effetto, una sorta di guanto di sfida lanciato ai due tag team con un messaggio ben chiaro e che ha dato nuovamente lustro a quei due burberi conosciuti nel periodo della Wyatt Family.

 

4. CHARLOTTE vs ASUKA

Il match deve ancora essere disputato ma il premio va alla prontezza nello sfornare la scelta di Asuka, specie dopo averci mentalmente incanalato verso il titolo di RAW detenuto da Alexa Bliss. Una decisione che vede di conseguenza un passaggio della imbattuta superstar nipponica nello show di Smackdown a pochi mesi dal debutto nello show del lunedì sera, uno scenario poco prevedibile e sorprendente. Presentare la sfida come l’imperatrice che andrà contro la regina è un piccolo ma grande particolare, che dona di per se un certo contorno all’incontro di Wrestlemania. Nel faccia a faccia di Fastlane abbiamo vissuto il tipico momento dello sfidante di turno che indica il logo di WM, mentre il campione reagisce psicologicamente a quanto accaduto alternando lo sguardo alla cintura e alla persona che si trova di fronte, ma superato questo scoglio scatta nell’immediato il pensiero a quello che la WWE ha appena messo in scena. Preferire il percorso che porti a Charlotte rispetto al cammino che porti ad Alexa, è una scelta che si è dimostrata più sensata. Uno scontro con la Bliss avrebbe sicuramente avuto del fascino ma con un epilogo magari più indirizzato, specie dopo il match che le due avevano avuto a Raw. Il binario invece che porterà Asuka a scendere nella Queen City per salire sul trono di Charlotte, darà una luce diversa, a tal punto da considerare il match in questione come il meglio che si può ottenere dal roster attuale. La figlia di Ric Flair, dopo aver sconfitto Ruby, aveva bisogno di un avversario speciale così come Asuka aveva bisogno di andare contro la migliore atleta nella sua prima Wrestlemania. Superato l’ostacolo degli infortuni, sempre pronti a rovinare i piani nei momenti topici, ottimo il tempismo nel dare il via ad un feud che garantirà a WM un ulteriore match di cartello.

 

3. NAKAMURA vs RUSEV

Come ogni anno diventa alquanto problematico trovare una sistemazione adatta per il vincitore della Royal Rumble all’interno del ppv pre-Wrestlemania. Difficoltà nell’ingegnarsi per creare una storyline di tutto rispetto, pescando un avversario che possa in qualche modo dare un valore all’incontro da disputare. Un lavoro che fortunatamente in questo caso è andato a buon fine. Non ci deve essere per forza un grande lavoro dietro a un successo, e il match tra Shinsuke e Rusev è una prova di quanto detto. A parlare è stato semplicemente e puramente il wrestling lottato, lasciando in disparte tutto ciò che riguarda il dietro le quinte. L’incontro si è disputato sotto un’atmosfera decisamente allettante che ha pienamente convinto quanto i due wrestler hanno saputo mettere in atto. L’operazione consisteva nel dare al vincitore della RR una contesa di sostanza, un nemico arduo da mettere al tappeto, proprio ciò che il ring ha saputo darci. Il wrestler bulgaro d’altronde non lo si scopre oggi, sin dall’esordio nel main roster ha dimostrato di avere qualità e spessore. Nel corso del tempo ha fatto dei passi in avanti acquisendo carisma e entrando in contatto con il pubblico, passando dallo stereotipo dell’Ivan Drago accompagnato dalla sua Brigitte Nielsen, al simpaticone forzuto acclamato. Il fenomeno del Rusev Day sta consentendo all’ex US Champion di farsi conoscere anche sotto altre spoglie, garantendogli visibilità e fama. Un fattore di primaria importanza per restare a galla.

 

2. RANDY ORTON NEW US CHAMPION

Sapete chi è l’equivalente di John Cena nel roster di Smackdown? The Legend Killer.
Un veterano di lungo corso pronto ad aiutare le nuove stelle ma allo stesso tempo una superstar evergreen. Orton è un wrestler di grande notorietà che riscuote ancora oggi consensi, un’intramontabile prima stella. Considerazioni che legittimano la vittoria di Fastlane e la conquista del titolo US. La strada che ci porterà a Wrestlemania non può fare, giustamente, a meno di The Viper e nel contesto attuale darà anche un contributo di spessore per i due papabili sfidanti per lo Showcase of Immortals. Giudicare la sconfitta di Bobby Roode come una battuta d’arresto che vada ad incidere negativamente sull’ex campione di NXT è un errore ed un tranello su cui è semplice inciampare. Il match del ppv ha dato la possibilità a Roode di confrontarsi con la superstar più longeva e pluripremiata di SD, nutrendosi abbondantemente di tutto ciò che si può raccogliere dinanzi ad una sfida del genere. Non approfittare del contesto permettendo ad Orton di timbrare il cartellino e portarsi a casa l’unica cintura mai vinta fino ad ora, sarebbe stata un’ occasione persa. La faida a tre iniziata qualche settimana fa si è imbarcata nella giusta rotta in quanto The Apex Predator è stato nominato capitano di bordo. WM deve obbligatoriamente contare sulla personalità e sullo star power di gente come il campione statunitense. Quella RKO poi, meriterebbe un capitolo a parte, una finisher move evolutasi nel corso degli anni regalando momenti unici, sempre pronta a stupire in quanto capace di arrivare e detronizzare qualsiasi persona in qualsiasi istante ed in qualsiasi luogo.

 

1. IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO

Voi sapreste accostare i personaggi del mitico film western a Sami Zayn, Kevin Owens e Shane McMahon? Io potrei fare diverse scelte, perché le tre persone citate stanno riuscendo a mescolare abilmente le carte con continui risvolti che non permettono da parte nostra delle distrazioni, e tracciare un quadro su quello che accadrà da qui a Wrestlemania risulti quasi impossibile. I continui cambi di ruolo sono il punto forte della storyline che coinvolge Zayn, Owens e il commissioner di Smackdown. Non è difficile immedesimarsi nel duo dello Yep Movement per trovarsi d’accordo con il loro punto di vista, così come è semplice prendere le parti di Shane nel riconoscere come Sami e Kevin continuano ad avere un atteggiamento che va al di la della competizione, per raggiungere obiettivi ben mirati secondo le proprie regole. Ma a tutto ciò va anche aggiunto il legame tra Zayn ed Owens, composto solo da falsità, da un finta alleanza per lasciare spazio all’odio reciproco. Un alternanza del buono, del brutto e del cattivo, con nuovi episodi di settimana in settimana, come avvenuto a Fastlane, con le interferenze non dovute di Shane, e i continui voltafaccia da parte dei due canadesi. Il finale con un Shane moralmente vittorioso sotto gli sguardi sconfitti e vendicativi di Sami e Kevin, pronti a giurare guerra incessante al commissioner ma sempre con un occhio di riguardo verso il proprio compare, conferma quest’aria di incertezza su tutta la vicenda. Nulla è come sembra, e tenere alta la tensione è ciò che rende cosi avvincente il trio nato a HIAC.

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN