Il Natale è alle porte ma la WWE ha deciso di anticipare le feste portandoci diversi doni grazie al ppv TLC. Tanti match, una card piena come non mai e molto spettacolo. Storyline e incontri portati avanti con criterio senza sfociare in banalità. L’anno della World Wrestling Entertainment in ambito ppv si è concluso facendoci intuire il proseguo del cammino e quali protagonisti tenere d’occhio. La strada per Wrestlemania è già iniziata. TOP5 Time!

NATALYA vs THE RIOTT SQUAD

Era un tables match 1vs1 ma in realtà si è tramutato in un 3vs1 che ha vivacizzato l’intera vicenda. Il coinvolgimento di Liv Morgan e Sarah Logan, essendo un match senza squalifiche, è stato senza dubbio opportuno, rispettando peraltro il fattore storyline, il fulcro principe che ha portato la contesa tra Nattie e Ruby nella TOP5. Il valore sentimentale e drammatico si percepiva nettamente e l’incontro intero ha vissuto momenti in cui la figura di Jim The Anvil, papà di Natalya, veniva ricordata più volte. Il desiderio di Ruby di schiantare Nattie sul tavolo dove era raffigurato Jim in modo che potesse stare vicino al padre, quella frase detta mentre il viso della canadese veniva schiacciato sul tavolo. Un piccolo ma grande particolare in cui la storyline riesce facilmente ad entrare in contatto con il pubblico giocando sulle emozioni che può provocare, immedesimandosi nella ex campionessa. Un fattore che piace e che nella storia ha sempre suscitato interesse, specialmente se poi i protagonisti riescono ad esprimere dei sentimenti all’interno del match. Nattie è stata più che mai naturale, senza maschere, lottando fianco a fianco con il padre. Il tutto è terminato in lieto fine ma da sottolineare anche la buona prova di Ruby & Co. Un lavoro sopraffino da un trio perfetto di cattivone pronte a far passare i guai al proprio nemico infierendo sulle debolezze altrui. Una storyline che ha portato sul ring valori della vita reale senza sfociare in oscenità, senza calcare troppo la mano, dimostrando che prestando cura ai dettagli e con la complicità dei diretti interessati, quanto accade al di fuori può essere portato in scena continuando ad esercitare la professione senza temere di esibirsi come un libro aperto.

 

LA “SOLITA” SOLFA

Prendendo spunto dalla puntata di SD post ppv, è giusto dare spazio anche a gli altri tag team, provare delle alternative, sondare il terreno per dei futuri campioni di coppia, ma quando puoi disporre di tre Top Tag Team, aka The Usos, The New Day & The Bar, non c’è poi così tanto da pensare. Se nel 2018 la divisione tag team di SD ha sfoderato incontri di alto spessore, il merito va riconosciuto nelle coppie sopracitate e al loro indiscusso valore. Se la sinfonia è quella giusta, non ci si stanca mai e la si può ascoltare all’infinito. Il triple threat è da considerare come il giusto epilogo dell’anno che sta volgendo al termine con un ultimo scontro dopo aver dato vita a delle lunghe battaglie per mesi interi. Cosa porterà il 2019 è un incognita ma sapendo che la WWE avrà ancora a disposizioni tre tag team pluricampioni…possiamo dormire con tutta tranquillità.

 

AMICI/NEMICI

Abbiamo già assistito alla faida tra Rollins ed Ambrose ma questa volta a parti invertite. Per le caratteristiche umane e l’adattabilità per un ruolo in particolare, l’attuale rivalità ha tutte le carte in regola per superare quella precedente. In Dean scorre da sempre l’indole da heel ed una volta aver azionato la leva, Ambrose sta dimostrando di cosa sia capace ma allo stesso tempo della sua imprevedibilità. Seth è invece il face per eccellenza e mese dopo mese si è conquistato l’affetto del pubblico. Siamo solo al primo atto di un feud che si prospetta pieno di eventi, match e situazioni alquanto incalcolabili. Lo scontro di domenica sera ha, da un lato confermato quanto di buono avevamo visto negli anni precedenti, e dall’altro, ha creato dei piccoli fasci di luce in cui si può intravedere quanto possa portare questa rivalità alla WWE e a noi fan. Il fattore psicologico dei rispettivi character ha già preso piede e sarà curioso vedere come si potrà evolvere. Da non sottovalutare il jolly Renee Young, in quanto non sarebbe di certo una novità assistere ad un coinvolgimento nella storyline da parte della moglie di Dean, nonostante ricopra il ruolo di commentatore. Lasciamo che questi due cavalli di razza se le diano di santa ragione, possiamo stare in mani sicure e goderci il Natale.

DANIEL BRYAN vs AJ STYLES

Da quando DB è tornato in attività ci siamo più volte chiesti quale wrestler potesse affrontare per dare vita ad un dream match, ed AJ Styles faceva parte dei nomi papabili di quella lista. Proprio a TLC, ecco che ci arriva un bel pacco confezionato con un grande nastro rosso e la sorpresa all’interno non può che lasciarci con quel prezioso sorriso tipico di ogni bambino quando si ritrova per le mani il suo giocattolo preferito e richiesto da tempo. Man mano stiamo cominciando a conoscere il New Daniel Bryan sul lato caratteriale e sul nuovo modo di apportarsi al pubblico, un legame radicalmente cambiato, dove l’appellativo Fickle ha definitivamente sostituito il famoso YES. Ma il match contro AJ Styles ha effettivamente dimostrato come il New DB abbia portato delle modifiche anche nel wrestling lottato, nella esecuzione di alcune manovre, nello sguardo e nella cattiveria, di un approccio e di una strategia del tutto innovativa per il proprio personaggio. Un DB che funziona a dovere, come un robot a cui hanno letteralmente sostituito i propri chip ma dallo stesso effetto sbalorditivo. Inoltre ad affrontarlo c’era un AJ Styles in-rage, che come avevamo visto durante il feud con Samoa Joe, ha dato un impronta significativa al match. Le fasi di wrestling lottato erano cariche di una perfetta alchimia e in alcuni istanti stiff. L’incastro di questi due pezzi del puzzle non solo è andato a buon fine ma ha esaudito i nostri desideri di un dream match che è riuscito a soddisfare i nostri palati…e probabilmente ci sarà dell’altro.

TABLES, LADDERS, CHAIRS e… WOMENS!

Il wrestling femminile made WWE non finisce mai di stupirci e, aggiungerei…meglio così!
Dopo aver passato le pene dell’inferno con l’HIAC, dopo essere rimaste in piedi nel Last Woman Standing, dopo aver superato con successo la prima storica RR e il primo indiscusso PPV tutto al femminile, anche il TLC è stato archiviato a pieni voti. Affidare il main event al match per il Women’s Title è stata una scelta doverosa, specie per le superstar coinvolte, ovvero le migliori del roster femminile di SD. Ogni fase è stata gestita e messa in atto nei migliori dei modi. Questo concetto della ruthlession aggression che torna prepotentemente a farsi sentire e a farsi vedere. Becky, Charlotte ed Asuka hanno usato tutto l’arsenale a loro disposizione lottando in maniera pesante e violenta come prevede appunto il suddetto gimmick match. Ciò che la puntata di Smackdown antecedente al ppv ci ha mostrato, si è concretizzata e non solo. Non esiste un sapore migliore di una aspettativa che diventa realtà per poi superarla e realizzare qualcosa di superiore.
L’aspetto storyline è arrivato puntuale come non mai, la piccola grande rivincita di Ronda che da il via a molteplici scenari, tra cui una Becky che si aggiudica la Royal Rumble per andare a sfidare Ronda nel main di Wrestlemania con in palio il titolo (davvero non male, eh?).
Ultimo tassello ma non meno importante è la vittoria di Asuka che finalmente si riappropria della posizione all’interno del roster, della superstar schiacciasassi arrivata da NXT, della superstar che ha trionfato nella RR di quest’anno. Asuka come WWE Women’s Champion è la risposta che tutti aspettavamo per cercare di eliminare nel più breve tempo possibile il suo lungo periodo lontano dalla vetta e anche lontano dalle scene.
Le renne di Babbo Natale sono state prese in prestito dalle ragazze della WWE che ci stanno donando riempiendo di regali…Buone Feste!