Ritorna il consueto appuntamento post-PPV della WWE, in cui si analizzano i momenti decisamente “no” degli special event made in Stamford. E la carne al fuoco, questo mese, sembra essere veramente tanta

1EXTREME RULES?

Se ne parla già da anni: ormai Extreme Rules di estremo ha ben poco. Qua non si parla di Hell In A Cell, in cui un match nella gabbia, se la rivalità è ben costruita, può bastare; non si può regalare un solo match con regole estreme su nove, specialmente se poi quel match di estremo ha ben poco. Chiamare questo PPV “Extreme Rules” ormai non ha più senso; i fan della WWE non sono una manica di sadici desiderosi di veder scorrere il sangue, ma pretendono che un PPV porti fede al suo nome e che se proprio debbano esserci dei match con stipulazioni “estreme” almeno siano fatti bene. Ripeto, nessuno vuol vedere il ring ridotto a una pozza di sangue, ma neanche che il tutto si riduca a un lottatore che scaraventa l’altro su una pila disordinata di sedie e poco più

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