Un Mr MITB che più odiato non si può, una Miss MITB che scusate mi sbagliavo sul Mr MITB, tanti finali che lasciano l’amaro in bocca e qualche botch di troppo, andiamo ad analizzare i momenti “NO” di WWE Money In The Bank 2017
1IN THE END
Per quest’ultima posizione ho voluto raccogliere tutti i finali dei match che mi hanno fatto, chi più chi meno, storcere il naso. Il PPV in sé è stato più che buono, ma ci sono stati diversi punti che hanno fatto aggrottare più di un sopracciglio, non solo i miei, a giudicare dalle impressioni a caldo che ho letto qui sul sito. Partirei col finale del match per i titoli di coppia e qui riconosco che è puro gusto soggettivo: io ho sempre mal digerito quei match che vanno avanti finché raggiungono il minutaggio necessario e poi vengono troncati dalla squalifica dell’heel di turno, come se il match avesse il mero scopo di riempitivo e l’unica cosa degna di nota fosse il finale che deve dare un motivo per il proseguo della faida, è un limite mio e lo capisco. Secondo poi, il finale del match tra Jinder Mahal e Randy Orton, ossia una copia sputata di quanto già visto a BackLash, con la piccola aggiunta che i Singh Brothers, oltre ad interferire nel match, hanno anche attaccato il padre di Randy; vedere il match finire nell’esatto modo del precedente mi ha sorpreso e non in senso positivo, anche se il tutto è stato giustificato dall’intervista di Randy a SmackDown. Dulcis in fundo, ovviamente, il finale del MITB femminile: a parere personale, non è stato niente di così scandaloso, ma se così tanta gente è rimasta scontenta da questo finale bisogna prendere atto che qualcosa non ha funzionato, tanto più che a SmackDown le cose sembrano essersi complicate con l’annuncio di un nuovo MITB riparatore. Se dovessi muovere una critica, forse avrei evitato un finale sporco nella prima edizione di questo evento, specialmente ora che la divisione femminile è messa come non mai sotto pressione, dato che deve dimostrare di meritarsi tutto lo spazio che le è stato concesso.