Primo PPV del “nuovo anno” WWE. Terminata WrestleMania, cosa ci avrà regalato PayBack? Premettendo che questa TOP FLOP sarà orfana del pre-show (per problemi di mala organizaciòn imputabili unicamente alla mia persona), andiamo ad analizzare assieme quanti momenti “NO” si possono contare in quest’edizione
Trattandosi di una TOP FLOP, le posizioni non sono necessariamente dalla più grave alla meno grave, ma in rigoroso ordine stocastico
1Di questo match si è ampiamente parlato nella review curata dal buon Danilo. Per non rischiare di ripetere a pappagallo le sue parole, proverò ad aggiungere un ulteriore punto ai motivi per cui quel match ha fallito su tutti i fronti: hai davanti a te un pubblico che ha pagato fior di quattrini e devi fare in modo che questa gente non protesti perché invece che delle sane mazzate sul quadrato gli stai propinando venti minuti di segmenti a schermo. Invece il “match” horror tra Bray e Randy nella prima parte alla casa degli orrori non è assolutamente stato all’altezza del compito. Inoltre, oltre al danno la beffa, quando “finalmente” si è raggiunto il quadrato il tutto si è risolto in pochissimi minuti di altri colpi, prima che Jinder Mahal e la sua crew intervenissero a concludere il tutto. Qui siamo di fronte al “non wrestling”, al nulla assoluto, al vuoto pneumatico, io mi sarei fatta rimborsare l’equivalente in denaro del tempo perso ad assistere a questo film horror di serie z, a questo “Wrong turn 6”, al “Non aprite quella porta” dei poveri. Insomma, per quanto sia la prima a cui i segmenti trash piacciono, l’House of Horror match si è preso troppo sul serio e ciò che si è poi visto sul ring non ha fatto che peggiorare la situazione. Paradossalmente, la cosa migliore del match è stato l’intervento di Jinder Mahal (e ho detto tutto).
Dulcis in fundo. Il neo più grande di WWE PayBack è stato, ancora una volta, quello di essere un PPV nient’altro che sufficiente, senza momenti di spicco, spot da ricordare (match trash a parte) o match quantomeno da 3 stelle e mezzo. La WWE si è limitata al compitino e con un “non match” in card come quello tra Orton e Wyatt questa scelta ha fatto precipitare la media del PPV da un sei politico ad un cinque pieno.