Nuovo anno, nuovi match, vecchi PPV, vecchia FLOP. A voi, cari lettori di Zona Wrestling, i momenti “NO” del primo PPV del 2018 targato WWE, rigorosamente in ordine sparso

MA COME TI VESTI?! ROYAL RUMBLE 2018 EDITION

 

Dovevano vedersela contro altri sessanta, dico sessanta, outfit, ma alla fine a competersi il premio più prestigioso del mese sono rimasti il Campionissimo Dolph Ziggler, ritornato con dei diavoletti rosa con la faccia a metà tra un Viktor e un Neville, e Seth Rollins, che per l’occasione ha sfoggiato il classico costume che creerebbe un ottenne quando deve vestire il suo primo personaggio in un WWE2K. Le fiamme rosse e gialle su sfondo nero non vanno più di moda dal 2005 ragazzi

WHY YOU DOIN’ THIS STEPH?

Su suggerimento dalla regia, mi si consiglia di aggiungere alla FLOP gli “Oh Oooh!” incessanti di Stephanie McMahon ogni volta che una lottatrice rischiava l’eliminazione nella Rumble femminile. E chi sono io per non eseguire? La FLOP è anche la voce del popolo

GRAZIE MA NO

E parlando di prestazioni discutibili, non c’era qualche vecchia leggenda femminile da utilizzare come guest ring announcer al posto di Maria Menounos? Capisco la simpatia, capisco le amicizie, ma anche no, grazie

POSIZIONE BONUS

Ok, questo non è un momento da FLOP, ma mi ha fatto troppo ridere per non condividerlo con voi: ultimi sei partecipanti della RR femminile, 2008 contro 2018 praticamente, vi prego di notare la faccia che fa John Cena quando si trova affianco Orton e Rey e realizza di trovarsi tra le vecchie glorie

“Shit! I’m old!”

Impagabile

WASTED

Il numero 30 nella Royal Rumble è un jolly da giocarsi con molta attenzione. Quest’anno è stato uno spreco, non tanto per il nome in sé, Ziggler non è un Titus O’Neil qualunque, per dire, quanto per il tempo concessogli: torna senza interagire con Bobby Roode, clamoroso assente nella Rumble (e se l’ha fatta Rollins che aveva un match subito dopo poteva farla lui che il match lo aveva nel pre-show), non apporta quasi nulla nella contesa e viene eliminato senza troppi problemi. Uno spreco che grida vendetta

TOO OLD SCHOOL?

Passiamo all’altra Rumble della card: la WWE ha deciso di dare molto spazio alle “vecchie glorie”, che ai tempi non potevano usufruire di un palcoscenico del genere, di prendere parte alla prima Rumble femminile, tendenza che comunque dovrebbe, a rigor di logica, diminuire già dall’anno prossimo. Detto questo, avranno forse esagerato un po’? Non sarebbe stato il caso di concedere qualche spot in più alle ragazze di NXT (una Payton Royce, per dire) e qualcuno in meno alle veterane? E poi, se vogliamo far le cose per bene facciamole, Victoria dov’era? Eh? EH?! Se la sarebbe meritato più lei un posto nella Royal Rumble piuttosto che Kelly Kelly, “Kelly Kelly” per la miseria, uno dei punti più bassi nella storia del Divas Championship, e ho detto tutto

IN THE END

Era impossibile escludere il finale della Rumble femminile da questa FLOP. Tocca farlo a malincuore, ma purtroppo il colpo finale di Asuka che ha portato all’eliminazione di Nikki Bella è risultato troppo brutto per passarci sopra. E anche sulla scelta di lasciare le Bella Twins tra le ultime tre partecipanti ci sarebbe molto da dire, nevvero?

HI! I’M A BIG FAN

Immaginate di trovarvi negli USA, di comprare un biglietto per Raw, di sistemarvi al vostro posto, all’improvviso vi dicono che siete stati scelti per un siparietto con le Superstar, dovete fare un’entrata, fare una taunt assieme a John Cena e indicare il logo di WrestleMania assieme a lui

Ecco, nell’interpretazione di Ronda Rousey ho visto lo stesso atteggiamento da fan di wrestling (come giustamente lei è, ci mancherebbe). Ha puntato il dito verso quel logo in modo talmente finto, recitato e sopra le righe che porca miseria neanche io quando mi son fatta le foto con l’action figure di Iron Man in scala 1 a 1. Cercasi insegnante di recitazione a buon mercato