Signore e signori, le Survivor Series son tornate. Son tornati i match “SmackDown vs Raw” che richiamano alla mente memorie di un tempo che fu. Ma soprattutto, dopo settimane, sono tornate le 10 posizioni “NO”. Il nome rimane quello di TOP FLOP e anche l’ordine non è necessariamente dalla meno grave alla più grave, ma non vi confesso di aver provato un certo piacere nel prendere il mio taccuino più e più volte durante la visione dello show, con tanto di “you just made the list!” ad ogni stappatura della fedele bic.

Passiamo quindi ad analizzare i dieci momenti “NO” di WWE Survivor Series 2016.

10)MA COME TI VESTI?! SURVIVOR SERIES 2016

Dopo un periodo in cui si è sofferto di un periodo di magra, talmente difficile da aver dovuto sospendere l’edizione di Hell In A Cell, la competizione torna in gran forma sfruttando al meglio la forza del doppio brand! In rigoroso ordine di apparizione abbiamo: Tony Neese versione “He Man”, Naomi che sfoggia un look tutto capelli e ciniglia, un po’ drago cinese, un po’ Ganguro girl, un po’ Jynx (che poi le ultime due sono la stessa cosa), segue Enzo amore con un attire troppo improponibile anche per i suoi standard e Mojo Rowley che continua a rubare i pantaloni cinesi a John Cena, Brian Kendrick e i suoi pantaloni Galassia e concludono in bellezza Roman Reigns e Kevin Owens, il primo è l’unico a non sfoggiare la maglietta del team Raw, perché non ha trovato il modo di abbinarla alla pettorina e ha optato per il classico asciugamano al fianco, il secondo è talmente heel che è l’unico del team Raw a vestirsi di blu, un genio del Male incompreso.

9)QUANDO LA GIACCA TI TRADISCE

In questo fermo immagine possiamo ammirare un esemplare di Cesaro in stato confusionale, tradito dalla sua fedele giacca bianca con immancabile garofano rosso, che non si strappa velocemente come al solito e lo costringe a improvvisare dei passi di macumba per sfilarsela, la giacca poi viene lanciata via ma, non si sa come, ricompare davanti ai suoi piedi al momento di percorrere la rampa. Certe cose a James Bond non succedono.

8)BRAUN BUG

E parlando di gente confusa (e felice): Braun Strowman si trova fra le braccia Dean Ambrose e, mentre tutto attorno infuria la mattanza, si perde, resta indeciso sul da farsi e poi decide di circumnavigare il ring e riportarlo sano e salvo sul quadrato, solo per essere colpito da un volo di AJ Styles che non aveva compreso il suo gesto d’altruismo. Il Grande Gigante Gentile.

7)CIG MOMENT OF THE NIGHT

Il “Cuore In Gola” moment se lo aggiudica a mani basse AJ Styles, che decide (forse) di farsi lanciare da Braun Strowman (sempre lui) fuori dal ring . . . di schiena . . . rimbalzando prima sulle corde, avendo così a che fare con una caduta difficilissima da controllare e sulla quale il rischio di atterrare male è altissimo. Sarà stato AJ a richiedere quello specifico lancio? Sarà stato Strowman ansioso di vendicarsi del pugno di prima? Mistero. Segue praticamente a pari merito Shane McMahon, che non vince giusto perché il “CIG” non è così immediato e subentra solo quando osservi il suo sguardo stralunato e confuso, tutt’altro che felice in questo caso.

6)BOTCH OF THE NIGHT

Il botch è sempre in agguato, si aggira intorno ai ring, nei backstage, fra le telecamere, in attesa del momento adatto per colpire, specialmente quando ci sono tanti match e tanti wrestler. Sempre in rigoroso ordine (circa) di apparizione abbiamo: Becky Lynch e Alexa Bliss che mal s’intendo sulla DDT ai danni di Nia Jax, Sami Zayn che si trova in difficoltà con il poco snodabile Miz che non gli consente di applicare totalmente la Figure 4, Chad Gable e Jason Jordan che si dimenticano chi dei due sia l’uomo legale in un pin (ma stavolta l’arbitro se ne avvede e non conta), infine Enzo Amore che, per far onore al suo nome, si posiziona decisamente troppo lontano dal paletto costringendo uno degli Uso a fare il salto della fede per raggiungerlo col Samoan splash. Sicuramente avrò dimenticato un sacco di altra roba, ma direi che il piatto è già abbastanza ricco così.

5)MOMENTO BONUS

Impresentabile, inaccettabile, indifendibile, shame on you Rhyno, hai tradito la barba, sei passato al lato oscuro e per cosa poi? Per sembrare un infante? Per dimostrare qualche anno di meno? Shame, shame, shame.

4)INTERFERENZA F7

Se gli sceneggiatori di “Boris” avevano il fondo del nero e il basito per chiudere le scene, i booker della WWE hanno evidentemente le interferenze random. Questa è una particolarità mia che non riesco a digerire e me ne rendo perfettamente conto, a me proprio non va giù far andare avanti un tot di minuti un match e poi farlo concludere con un’interferenza ad minchiam, mi si dirà che è fatto per dare comunque minuti di buon wrestling a chi guarda e io rispondo che è giustissimo e va bene così, però il finale del match per il titolo Cruiserweight non sono riuscita a mandarlo giù, forse avrei preferito un Corbin che interviene a distrarre Kalisto per qualche minuto, magari beccandosi una mossa o due, piuttosto che una vera e propria invasione di campo, che mi lascia sempre una sensazione di minuti sprecati addosso che non riesco a ignorare.

3)KANE VS LUKE HARPER

E io che speravo di veder vincere Luke Harper in PPV, povera illusa. Il match non è stato neanche tanto male, avendo ancora davanti agli occhi gli obrobri che possono venir fuori in un match tra big men, ma mi stava sempre parlando di due worker come Kane ed Harper, però anche qui il finale appare sprecato (e anche un po’ frettoloso a dir la verità), una vittoria di Harper sarebbe stata, a mio avviso, una scelta migliore.

2)ORDINE DI ELIMINAZIONE

Nei tradizionali 5 contro 5 il problema che si ripropone ciclicamente è quello delle eliminazioni ad minchiam, vuoi perché fatte male, vuoi perché fatte troppo presto, vuoi perché non fatte nell’ordine giusto, insomma, qualcosa che non torna si trova sempre. Ad esempio l’eliminazione frettolosa di Sasha Banks, che lascia il pubblico orfano di una delle beniamine più tifate per molti minuti, oppure i campioni di coppia di Raw eliminati in tempo zero dal match tra tag team (ma scherziamo?), match che in seguito vede eliminato Rhyno, gli altri campioni di coppia dunque, in maniera un po’ troppo affrettata, restano gli Usos probabilmente per far tifare Cesaro e Sheamus, ma rimane tutt’altra cosa rispetto al match femminile dove una delle campionesse è stata l’ultima eliminato e l’altra ha ottenuto il pin vincente per il suo team; passando poi al 5 vs 5, va detto che gestire più di 50 minuti di match non è un’impresa da poco e infatti non ho praticamente nulla di cui lamentarmi, se volessi fare la precisina della fungia forse avrei posticipato l’eliminazione di Dean Ambrose.

1)IN THE END

E al primo posto troviamo il pubblico che decide di intonare dei cori “ten!” assolutamente insensati rendendo impossibile una corretto fruizione dello show, con gli arbitri che rischiano di perdere il conto dei secondi fuori ring, per di più non si sa bene questi cori a chi mai siano dedicati, un’assoluta mancanza di rispetto verso . . .

Ok, Ysmsc, you’re not fooling anyone

Seriamente, il finale delle Series ha spaccato in due il pubblico, anzi, in realtà le opinioni sono state molteplici: chi gridava alla rapina legalizzata, chi ad anni buttati nel cesso, chi era contento del finale shock, chi pregustava un altro match tra i due e chi invece questo match non lo vuole assolutamente, chi disquisiva sulla definizione di “squash” e se quel match potesse definirsi tale o meno. Insomma, tante discussioni, tanti scambi di opinioni, non tutti così pacifici purtroppo

Mi metto in gioco e vi dirò la mia nel modo più sintetico possibile: la WWE aveva un piano a lungo termine con Lesnar, probabilmente c’era l’idea di concedere una vittoria importante contro The Beast a qualcuno, nel momento giusto e con l’uomo giusto, poi è arrivato Goldberg e sul piatto si è presentata l’opportunità di un immediato guadagno, la WWE ha così colto la palla al balzo e ha proceduto nella maniera che sappiamo, ottenendo così il risultato che voleva da un lato (spiazzare, accontentare i fan di Goldberg, vendita del PPV, etc), dall’altro decidendo di accantonare il piano precedente. È una cosa che nel mondo del wrestling succede spessissimo, i piani cambiano di continuo, tante volte si parte con la costruzione di un lottatore, poi arriva quello che è più over nell’immediato e si decide di dare un titolo a lui interrompendo il percorso del primo. Che sia una scelta giusta o sbagliata non sta a me deciderlo, io non sono né un booker né un dirigente della WWE e non lo sarò mai, però è un dato di fatto che spesso la coerenza viene sacrificata in nome di opportunità diverse che offrano un guadagno più immediato.

E comunque, Tye Dillinger for the WWE World Universal Cruiserweight Heavyweight Women Divas US IC Tag Championship.

Anche questa TOP FLOP si è conclusa. In linea di massima ho trovato Survivor Series un PPV molto godibile in cui, fortunatamente, c’è stato più da ridere che da piangere, tuttavia comprendo tutte le critiche che sono state rivolte allo special event, comprese le critiche ad un finale di cui si può dire tutto e il contrario di tutto, nel bene e nel male.

La FLOP è scritta, a voi i commenti

(Devo trovare una chiusa decente)

Ysmsc