Negli oltre cinque anni di esistenza, l’AEW ha consolidato la sua posizione di forza temibile nel mondo del pro wrestling, emergendo come principale concorrente della WWE. L’influenza esercitata da quest’ultima sui media del settore ha fatto insospettire i fan, suscitando preoccupazioni sulla manipolazione delle informazioni per plasmare le narrazioni. Un recente episodio di travisamento dei dati di ascolto di AEW Collision del 1° giugno esemplifica questa tendenza. Secondo quanto riportato inizialmente, gli spettatori dello show sarebbero stati appena 122.000. Tuttavia, è emerso in seguito che in realtà erano 378.000. Nonostante la correzione, l’informazione errata aveva già alimentato ampie discussioni online.
La WWE ha diffuso i dati errati sulla AEW
Durante Wrestling Observer Radio, il noto autore di Wrestling Dave Meltzer ha fatto luce sulla fonte delle cifre errate, attribuendole alla WWE. Contrariamente all’idea che la WWE sia indifferente alla AEW o che la rivalità sia unilaterale, Meltzer ha sottolineato l’esistenza di una spietata concorrenza tra le parti, fatta anche di questo genere di colpi bassi:
“Si tratta di un numero fornito dalla WWE. Questo per far capire a chi pensa: “La WWE non si preoccupa della AEW” o “È una cosa a senso unico” che la AEW è in guerra con la WWE e viceversa. È una guerra tra professionisti. Queste guerre sono insidiose. Sono brutali. Entrambe sono in una guerra di pubbliche relazioni, in cui una delle due parti è molto più efficace per quanto riguarda la diffusione delle notizie e il controllo dei media, perché temono di non avere accesso o per qualsiasi altro motivo. La WWE, ovviamente, ogni volta che l’AEW ha uno show con una valutazione negativa, si assicura che tutti lo sappiano”.
Secondo rumor, la fonte delle cifre errate è la WWE. Contrariamente all’idea che la compagnia sia indifferente all’AEW o che la rivalità sia unilaterale, le voci hanno sottolineato l’esistenza di una guerra tra le due federazioni. L’intensità di questo conflitto, si estende oltre il ring e include battaglie sulla base di pubbliche relazioni e manipolazione dei media. Un quadro di competizione strategica e complessa tra le due entità, con entrambe le compagnie in lizza per il dominio non solo sul ring, ma anche nel campo della visibilità pubblica e della copertura mediatica. Sebbene personaggi come Mark Henry abbiano in passato sminuito l’idea di una guerra tra la WWE e l’AEW, le continue azioni della compagnia di Stamford contro la concorrenza suggeriscono il contrario.