L’ex Chairman della WWE, Vince McMahon, sta nuovamente cercando di imporre l’arbitrato nella causa intentata contro di lui da Janel Grant. In un documento del 23 dicembre presentato dal suo avvocato, Jessica T. Rosenburg, McMahon ha formalmente richiesto l’arbitrato, citando una legge federale su tale questione.

Nel documento si legge che…

“L’imputato Vincent K. McMahon, in nome e per conto dei suoi avvocati sottoscritti, chiede rispettosamente a questa Corte un ordine che imponga l’arbitrato di questa questione ai sensi del Federal Arbitration Act, 9 U.S.C. §§ 3, 4, per le ragioni esposte più dettagliatamente nell’allegata memoria di legge e nella Dichiarazione di Vincent K. McMahon. L’imputato McMahon chiede inoltre alla Corte di concedere altri e ulteriori provvedimenti che la Corte riterrà giusti e appropriati”. La mozione di Vince è stata sostenuta da un memorandum di legge che sottolinea i termini di un accordo del gennaio 2022 tra lui e la Grant, che prevedeva la risoluzione di eventuali controversie tramite arbitrato. I documenti sostengono che i due hanno avuto una relazione consensuale per tre anni e che McMahon ha accettato di pagare a lei 3 milioni di dollari per garantire la riservatezza. Secondo l’ex patron della compagnia, Janel ha violato l’accordo presentando una causa pubblica, e questo lo ha portato a pagare solo 1 milione di dollari della somma promessa. La WWE, rappresentata da Daniel J. Toal, ha presentato una mozione simile lo stesso giorno. La federazione ha anche chiesto che la corte fissi una discussione orale sulla questione, oltre a qualsiasi altra richiesta ritenuta appropriata. McMahon sostiene che l’accordo rimane valido e insiste che sia un giudice arbitrale a risolvere la controversia. Al momento, il team legale di Grant non ha ancora presentato una risposta.