Giacche rosse, atteggiamento differente, una bandiera a legarli. Ve li ricordate Eric Young e Robert Roode ai tempi del Team Canada? Erano fighi perché avevano uno manager figo – Scott D’Amore – ed erano capitanati da quel fenomeno chiamato Petey Williams. Con loro anche A-1 e Johnny Devine, e per un attimo, giusto un attimo, Christian Cage il giorno del debutto in TNA.

Nessuno avrebbe dato loro un cent. Eric Young aveva una gimmick che somigliava a quella di Eugene della WWE, lo scemotto biondo nerd bullizzato al liceo ma difeso – di mala voglia – dai compagni di stable dello zio ricco. Robert Roode invece era quello buono in ring, cattivo quanto basta. L’enforcer del gruppo, quello con prospettiva visto il fisico, meno visto il booking a favore. Le loro strade, con la fine del team, si incrociarono ancora in mixed tag team match e match singoli, in un feud inutile che non li spostò di un centimetro dal lowcard. Poi hanno cominciato a crescere, ognuno con la sua storia ma sempre l’uno contro l’altro, fratelli coltelli.

Per quasi 4 anni hanno trasportato sulle proprie spalle la TNA. L’addio di AJ Styles e Samoa Joe ha aperto per un loro un varco enorme verso la gloria, i titoli mondiali e i main event. Eric Young campione fu una sorpresa, Bobby Roode no perché tutti lo sapevano che aveva qualità eccelse. E allora via a tirare la carretta, tra difficoltà di vario tipo è incertezze continue. Via a spingere e lavorare, avere fiducia e cogliere i frutti. Ma la TNA non decolla, né su Destination America e né su Pop Tv. Il ciclo si è rotto e l’estate in arrivo si porta dietro il suo carico di dubbi, economici e non.

Le ragioni dell’addio sono icuramente economiche: la compagnia non sarebbe stata capace di proseguire i loro contratti gonfi (per le loro tasche) né di rinnovare con un aumento. Liberandosi di Roode e Young, la Carter ha preso tre knockout e tre wrestler giovani, ha fatto un affare per le casse. Roode e Young fanno un affare per il prosieguo della propria carriera: proprio la gestione di AJ e Joe (ma anche Aries) convincerà loro all’approdo ad NXT senza passare dal Performance Center e senza spostarsi dalla Florida, con il conto in banca che a fine mese vede regolarmente segnato il bonifico. Entrambi posso dare più verve al roster WWE e crearsi delle meraviglie che mai avrebbero pensato.

Con loro cadono gli ultimi capisaldi: dalla AAA sono andati via Alberto Del Rio e Myzteziz (ex Sin Cara), dalla NJPW via AJ e il Bullet Club e Shinsuke Nakamura ed ora dalla TNA via Roode e Young. Tolti Storm e Abyss, lo smantellamento della promotion dei Carter sarà completa, nessuno più ricorderà le gesta della creatura di Jarrett. Ora la TNA apparirà come la fiacca riedizione della ECW targata WWE, con un programma migliore ma un appeal sempre appena sufficiente.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.