Il 2021 della TNA si apre con il debutto di Kenny Omega, un Moose proiettato sempre più verso il push definitivo e un Rich Swann come valido detentore del titolo mondiale.
Le gerarchie cambiano a Rebellion, il momento esatto in cui Kenny sconfigge – o per meglio dire distrugge – Swann divenendo per la prima volta campione del mondo TNA, ma soprattutto il primo wrestler non sotto contratto con la compagnia a riuscirci.
La collaborazione con la AEW è di fatti al suo apice – anche se in realtà sarà solo un fuoco di paglia a dimostrazione dello scarso interesse e un pizzico di ingratitudine mostrate da parte di Tony Khan – nonostante a Dynamite non si sia mai visto un segmento o elemento utile a direzionare il fan verso il match precedentemente citato.
IMPACT fa il suo e forse riesce a scrivere ed esporre nei giusti modi Kenny e la sua storia, forse – ribadisco il forse – anche meglio del periodo da campione vissuto in All Elite Wrestling.
L’attività del “Cleaner” però si inceppa dinanzi a Christian Cage, altro wrestler AEW che lo supera nel primo episodio di Rampage ad agosto, tornando così a vestire i panni del campione massimo come fatto proprio nel suo primo stint in TNA.
Una run fatta di bei match, di emozioni, ma una run che vede ancora una volta un wrestler non TNA a detenere il World Championship.
Mama is coming home
Per mesi la rincorsa della compagnia verso la sua cintura ha avuto luogo e per altrettanto tempo nessuno è riuscito a riportare “la coppa a casa”, neanche un Moose fermato solo dai tanti – quando mai – superkick degli Young Bucks.
C’è però una vera e propria macchina pronta a dimostrare il suo valore… dopo aver praticamente sconfitto chiunque nella X-Division e aver consolidato il suo talento e la sua classe anche in singolo, “The Walking Weapon” Josh Alexander sceglie di esercitare la sua “Option C”, una mossa riuscita alla perfezione durante il main event di Bound For Glory.
Una battaglia tra canadesi in cui Josh rimarrà poi succube di un altro incasso, quello della Call Your Shot di Moose, ma rimarrà comunque una pregevole contesa volta a riportare il titolo più importante nella propria casa per mano della nuova leva, il nuovo volto, la nuova anima della Total NonStop Action Wrestling.
Bound For Glory fu un evento eccezionale, il primo in fase pandemica a riaffacciarsi davanti ad una porzione più consistente di fan a differenza delle poche centinaia presenti fino alle settimane precedenti negli SkyWay Studios di Nashville.
La vittoria del titolo X-Division da parte di Trey Miguel dopo una lunga rincorsa, la faida tra Mickie James e Deonna Purrazzo, i capitoli Moose e Josh già elencati, la nascita del titolo Digital Media con una storica/straoridnaria impresa di Jordynne Grace, il Bullet Club e il debutto delle IInspiration.
Ebbene si, anche in questo caso Scott D’Amore fece ben intendere il concetto… destinati alla Gloria, nel vero senso del termine.
Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto, potete recuperare un nuovo episodio del podcast Pro Wrestling Culture disponibile su Spotify e tutte le piattaforme podcast come ben visibile qui sotto.