Come avrete capito dal titolo che gioca sul soprannome The Archer of Infamy, parliamo oggi di Priest, protagonista di uno dei due turn avvenuti nel corso della puntata di Raw (dell’altro parleremo prossimamente). Questa novità è stata criticata da alcuni addetti ai lavori, non tanto per il cambiamento in sé, quanto per la modalità con cui esso è avvenuta. Vediamo nell’editoriale odierno se questa mossa di booking sia effettivamente errata.
A muovere la critica è stato l’ex dirigente Vince Russo, le cui dichiarazioni potete anche (ri)leggere in una delle news del nostro sito: https://zonawrestling.net/vince-russo-balor-finalmente-vince-un-titolo-in-tv-e-poi-rovinano-tutto-ma-a-cosa-pensano/
In sostanza, Russo si è espresso negativamente sul fatto che il turn di Priest abbia oscurato il momento di gloria di Balor. Il wrestler irlandese in effetti ha una carriera con poche luci e tante ombre nel main roster WWE. Salvo per la conquista del titolo Universale ceduto poco dopo per infortunio, sia a Raw che a Smackdown ha raccolto poco. Per quanto mi riguarda, non mi sono stupito di ciò che è accaduto nello scorso episodio dello show in rosso. Il focus di quel segmento non era la vittoria di Balor, ma il turn del suo avversario. Se non avessero deciso di far passare Damien dalla parte degli odiati dal pubblico, con ogni probabilità il titolo sarebbe ancora alla sua vita.
Finn è stato solo un mezzo per motivare il cambio di atteggiamento di Priest, non vedo alcun momento di gloria per la conquista della cintura degli Stati Uniti. Per l’irlandese è meglio un titolo secondario che il nulla, ma questa vittoria non mi sembra proprio un rilancio per la sua carriera. Il suo recente feud contro Reigns avrebbe potuto aiutarlo, ma una volta finito la WWE ha dimostrato di non credere così tanto in lui. La rivalità che ha ora con Priest serve più come trampolino di lancio per il suo avversario, che non escludo possa riprendersi la cintura già a Wrestlemania.
Riguardo il turn in sé, credo fosse necessario. Il suo lungo regno aveva ormai perso la spinta iniziale e si trascinava, la gimmick della seconda personalità più violenta ha stufato presto. Ora avrà l’opportunità di interpretare l’heel per la prima volta nel main roster, per cui questa rinfrescata al personaggio si spera possa giovargli. Non sono un gran sostenitore di Priest, che pur non avendo gravi insufficienze mi pare non eccella in nulla in particolare. A settembre compie pure quarant’anni, nonostante sia da poco arrivato negli show WWE più seguiti non è un giovane su cui puntare. Dal punto di vista televisivo è però nuovo, quindi ci sta puntino su di lui, anche se personalmente ho altri nomi in testa a cui preferirei dessero più spazio.
E voi cosa ne pensate? È stato gestito male il turn di Priest? Siete curiosi di vederlo cattivo o preferivate rimanesse face? In generale vi piace o ritenete che non possa raggiungere livelli superiori a quelli attuali? Se avete voglia di dire la vostra, vi aspetto qui sotto nei commenti. Alla prossima!
Sergedge – EH4L