Non hanno tutti i torti quegli utenti o quei critici che segnalano come la All Elite Wrestling stia assumendo tanti ex WWE e con loro stia facendo un lavoro egregio. Credo però anche che abbiano torto quelli che vedono solo questa parte degli show, chiudendo gli occhi (volontariamente o involontariamente) su quel che accade tutto attorno. Un accadere che è sempre lo stesso dai primi show, ma è chiaro che le luci della ribalta vadano spesso in altre direzioni.

Forse non ve ne siete accorti, ma l’ultima puntata di Dynamite è stato un riassunto perfetto di come la compagnia voglia continuare a creare dei talenti in casa, giovani e spettacolari, con la faccia tosta di non sfigurare affatto in tv. Già dal primo match abbiamo avuto l’assoluto MVP. Sì, forse deve ancora sgrezzarsi un po’, ma Dante Martin ha solo 20 anni e si è “permesso” di competere quasi ad armi pari contro il campione del mondo AEW, sfoderando tutte le sue armi da high flyer puro. Quando qualche settimana fa parlai di una possibile categoria cruiser, lo feci pensando a come questo ragazzo sarebbe veramente adatto come primo campione.

Ma se non dovesse proseguire in singolo e dovesse riprendere in mano il team Top Flight assieme al fratello Darius, i Private Party sono lì a dimostrare di poter competere con loro per il feud del futuro. Si sono un po’ persi rispetto al lancio iniziale, ma è pur vero che per essere apprezzati da una larga maggioranza di persone devi anche attendere il tuo turno, pazientare e renderti utile alla causa. Lo stanno facendo assieme a Matt Hardy, ritagliandosi uno spazio non banale anche se colmo di sconfitte e qualche brutta figura.

Daniel Garcia e Wheeler Yuta sono gli ultimi arrivati. Il primo è un pupillo di Daniel Bryan, sta tentando di diventare credibile sul terreno dei match tecnici, ha appena 22 anni e mercoledì scorso gli è stato concesso di dominare Darby Allin – non uno qualunque. Il secondo sa mixare tecnica a spettacolarità, si è reso disponibile a sostenere i Best Friends, ed è in queste ore il rimpianto della WWE, dato che pareva certa la sua firma per approdare a NXT. Certamente entrambi si stanno mettendo in mostra, e le sconfitte non fanno per niente male (Yuta peraltro ha appena 24 anni).

Nella categoria femminile si sta puntando su Kris Statlander (26), Red Velvet (30), Tay Conti (26) che devono ancora crescere, ma hanno tutto il tempo per farlo. La loro leader è Britt Baker, che alla soglia dei 30 anni è arrivata a diventare il personaggio più riconosciuto del wrestling mondiale assieme a Charlotte e Sasha Banks, pagando a queste ultime due una minor qualità in ring ma andando in competizione, con coraggio e abilità, sul lato interpretativo.

Nella stessa puntata poi sono apparsi tre delle punte di diamante sulle quali la AEW sta puntando forte: Darby Allin (28) sta vivendo un nuovo periodo di passaggio in attesa di potersi rilanciare ad alti livelli con alcuni match interessanti a far crescere i nuovi arrivati; Sammy Guevara (28) sta attendendo la chiusura del feud tra Inner Circle e Pinnacle per prendersi la leadership della stable guidata di Jericho; MJF (25) invece sta gestendo il feud con il DemoGod col solito piglio di chi vuole conquistare il mondo e nei prossimi mesi lo farà.