Chris Jericho è vicino al ritiro. Per alcuni di voi sembrerà una frase un po’ forzata, anche perché i wrestler non si ritirano mai veramente. Campioni come Terry Funk o Jerry Lawler, per dire, sono usciti dal ritiro una marea di volte. Ma questa storia delle cinque fatiche da sostenere prima di poter competere con MJF è un chiaro segnale di come il canadese non solo si stia togliendo qualche altro sfizio, ma stia anche cercando di ripercorrere la sua carriera per tappe, cercando di mostrare le varie facce di sé.
Le prime tre fatiche
La prima era una naturale prosecuzione della storyline Pinnacle vs Inner Circle. Ma anche la principale sfida Canada vs Canada, visto che con Shawn Spears provengono dallo stesso Paese. La soluzione in questo caso sarebbe potuta essere una sfida con Christian Cage, col quale c’è un passato abbastanza importante, ma i due ora si trovano dalla stessa parte della barricata e Christian non avrebbe mai accettato l’eventuale proposta di MJF. La seconda invece è un riferimento al suo periodo in ECW, certamente meno hardcore di quello che abbiamo visto nella seconda metà degli anni 90′, ma pur sempre stuzzicante sotto ogni punto di vista. Sfidare un “old ECW” sarebbe stato decisamente ridicolo, allora si è lasciato che Maxwell chiamasse un suo amico del periodo GCW, ovvero Nick Gage.
La prossima fatica sarà un ricordo della WCW. Gli sfidanti sarebbero dovuti essere Dean Malenko e Rey Mysterio, ma per motivi diversi nessuno dei due può essere disponibile. Così il terzo della lista è Juventud Guerrera, che non è mai riuscito a sbocciare davvero per il suo essere testa calda, ma rimane comunque uno dei migliori luchador che il wrestling messicano e americano ricordino. In questo caso, Chris riporterà in vita il suo personaggio da Lionheart dopo aver riesumato il Painmaker.
Le ultime due fatiche
In questo caso ci sono diverse opzioni. Andrebbero ricercate nel passato WWE di Jericho. La quarta non può non essere Lance Storm: i due sono amici, si stimano, e da parecchi anni stanno rilanciando l’intenzione di un ultimo match l’uno contro l’altro, come ai bei tempi dei dojo canadesi. E così dopo un po’ di hardcore e un po’ di lucha, ecco arrivare il wrestling tecnico tra due veterani che tante cose belle ci hanno fatto vedere in tutti questi anni.
La quinta potrebbe essere un jolly. La scelta potrebbe ricadere su Big Show, col quale Jericho ha condiviso parecchio tempo in team. Pur essendo presente come telecronista, il gigante potrebbe pure essere chiamato a rispondere presente. Un’altra soluzione potrebbe essere un match contro Minoru Suzuki, per celebrare il suo passaggio in NJPW e portare dunque un altro giapponese in AEW. Oppure… CM Punk. Ma in questo caso il tempo sarebbe troppo ristretto per provare a imbastire qualcosa e sarebbe troppo sprecato il nativo di Chicago per tornare a lottare in uno show che non sia un ppv per poi dover perdere (seppur contro un amico e collega).
Il post All Out verso la Hall Of Fame
Il contratto di Chris Jericho risultava triennale. Questo significa con molta probabilità a gennaio dovrebbe scadere, a meno che Le Champion non abbia esercitato l’anno bonus previsto dal contratto. A quel punto avrebbe un altro anno per infiammare le folle degli States. Da atleta? Direi di no. Almeno non nelle condizioni che abbiamo visto finora. Perché la sensazione che ad All Out si terrà un match con in palio la carriera è altissima. Dopo potrebbe semplicemente tentare di spingere gli Inner Circle con un ruolo diverso da quello avuto finora.
Una volta conclusa la vacanza in AEW, la soluzione per Jericho penso sia quella di prendersi una meritata Hall Of Fame. Per tutto quello che ha fatto, per i successi ottenuti, per le idee regalate (le 5 fatiche non sono altro che una riedizione della Lista presentata in WWE). Credo che Vince McMahon sarebbe molto felice di riprenderselo e magari di offrirgli un ultimo match a Wrestlemania. In modo da chiudere con tutti gli onori una carriera fantastica.