Si concludono con questo articolo le valutazioni di metà anno sulla gestione dei titoli WWE. Spero in futuro di allargare questa rubrica ad altre realtà, ma conoscendomi meglio non farci troppo affidamento.
E dopo una valutazione direi più che sufficiente sia di Raw che di SmackDown, vediamo se NXT otterrà il terzo giudizio positivo o se farà addirittura meglio degli altri due roster.
NXT Championship: partiamo con un dilemma, ossia se tener conto di ciò che è avvenuto a The Great American Bash, essendosi svolto ad inizio luglio. Ma a conti fatti con o senza l’ultimo evento di NXT si tratterebbe di un giudizio sugli ultimi sei mesi di regno di Adam Cole, un regno durato quasi 400 giorni. Nel 2020 Cole ha continuato a fare grandi cose assieme ai fidi compari dell’Undisputed Era, confermandosi una colonna portante di NXT; ha difeso il titolo contro Tommaso Ciampa, seppur grazie a Johnny Gargano, e a sorpresa anche contro Velveteen Dream, che molti credevano lo avrebbe detronizzato. Quando un team, soprattutto una stable, riesce ad andare avanti così a lungo rimanendo ai vertici e senza stancare, si può solo togliersi il cappello in segno di rispetto. Certo sarà interessante scoprire che cosa attende l’Undisputed Era da qui in avanti adesso che Cole non è più campione. Altro fattore positivo, sebbene questo sia dovuto più alla fortuna, la storyline attorno al titolo di NXT non sembra aver risentito particolarmente della situazione creatasi a seguito della pandemia scoppiata a inizio anno, o almeno ne ha risentito meno di altre storyline decisamente andate a ramengo. Saldamente al comando.
NXT North American Championship: altra valutazione, stavolta sul regno di Keith Lee. In termini di match anche qui c’è poco da lamentarsi: spettacolare incontro con Dominik Dijakovic (pardon, “Daigiacovic”), a febbraio, poi la difesa contro Cameron Grimes, Damien Priest e di nuovo Dijakovic (Daigiacovic); è seguita una piccola parentesi in cui due coppie della vita reale debbono scontrarsi tra di loro, dunque Lee e Mia Yim hanno affrontato Mr e Mrs Wrestling, Gargano e LaRae, da lì la faida è proseguita in separate sedi e Lee ha sconfitto sia Finn Bàlor che Gargano conquistandosi una title shot all’NXT Championship. Pare proprio che i doppi campioni vadano molto di moda ultimamente. Inarrestabile.
NXT Cruiserweight Championship: e qui la situazione poteva diventare molto brutta. Sappiamo come il titolo Cruiserweight abbia ricevuto nuova linfa da quando è stato spostato nel brand di NXT, ma nel 2020 le cose si sono nuovamente complicate. Tanto per cominciare non ho compreso la scelta di far perdere così presto il titolo ad Angel Garza in favore di Jordan Devlin, poi il regno dell’irlandese mi è parso un passo indietro rispetto ai regni precedenti. Tuttavia, Devlin si è dimostrato un fighting champion ed è stato costretto a rendere vacante la cintura solo perché impossibilitato a spostarsi negli Stati Uniti causa Covid. Anzi no, perché la WWE si inventa un torneo per decretare un campione “ad interim”, torneo che ci ha regalato grandi emozioni, come la storyline di Drake Maverick (lacrimuccia) e l’ingaggio e successivo smascheramento di El Hijo del Fantasma. Sarò banale ma prevedo una perdita del titolo da parte di Santos Escobar(rrrrr) da parte di un face non appena Devlin sarà libero di tornare in USA per reclamare ciò che è suo, o direttamente un passaggio tra i buoni per l’irlandese. Di necessità virtù.
NXT Tag Team Championships: Altro caso in cui di necessità si è fatta virtù. Dapprima si è creata una coppia estremamente popolare come i BroserWeights, per fargli sconfiggere l’Undisputed Era; poi, quando Pete Dunne è rimasto bloccato in Inghilterra, si è creata una storyline per presentare il personaggio di Timothy Thatcher, culminata col turn heel di quest’ultimo e la vittoria del titoli da parte dell’Imperium. Personalmente sono felice per la loro vittoria, non solo per l’italianità di Fabian Aichner, ma anche perché così la stable può mantenersi in vita nonostante l’assenza di Walter. Per adesso i campioni non paiono avere degli sfidanti chiari, essendo rimasti esclusi sia dalla card di In Your House che di Great American Bash; speriamo che possano presto mettersi in mostra in una difesa titolata. Io continuo a sperare in un regno dei Breezango. Interesting plot.
NXT Women’s Championship: quando si dice che è il wrestler a fare la cintura e non il contrario; in questo caso si può anche dire che sia la storyline a fare la cintura. Da quando Charlotte Fair ha annunciato di voler sfidare Rhea Ripley per il titolo, l’interesse verso la cintura femminile di NXT si è fatto altissimo. Rhea come campionessa ha fatto un ottimo lavoro e la sua fiada contro Bianca Belair, nonostante il risultato fosse scontato, ha intrattenuto. Sulla vittoria di Charlotte si sono fatte molte speculazioni, non ultima il domandarsi se ciò fosse dovuto alla necessità di Rhea di rinnovare il visto per lavorare negli Stati Uniti. Fatto sta che Charlotte diventa campionessa, ma il suo regno ha vita breve: sconfigge alcune avversarie in incontri non titolati, sconfigge Io Shirai per squalifica, ma poi abdica in favore della stessa Shirai, in un Triple threat che comprendeva anche la rientrante, carta verde munita, Rhea Ripley. Da lì Charlotte si defila e torna a Raw, mentre Rhea si ritrova in una faida con Aliyah e Robert Stone, scelta peculiare dato che avrebbe potuto essere la prima sfidante per la giapponese. Anyway, Io sconfigge un carico da novanta come Sasha Banks a Great American Bash e probabilmente Rhea sta solo aspettando il momento giusto per ributtarsi nel giro. Tirando le somme una bella gestione, anche se dal regno di Charlotte ci si aspettava qualcosa di più, inoltre la sua faida con Rhea rimane al momento insoluta. Luci e ombre.
Pare incredibile, ma sembra che la gestione di titoli e campioni di questi primi mesi del 2020 sia, a conti fatti, più che positiva. Ovviamente da tutto ciò deve escludersi NXT UK, al momento sospeso e con i campioni che contano i giorni di inattività sul calendario. La WWE è riuscita a far fronte all’emergenza con qualche tocco creativo qui e qualche scivolone là. Voi siete d’accordo? Come giudicate il primo semestre WWE? Quale roster ha fatto meglio? Quale realtà di wrestling dovrei analizzare in futuro? (Che forse è la volta buona che mi ci impegno sul serio).