Da aprile a settembre 2021, Kushida è stato campione Cruiserweight. Il regno del giapponese è incominciato tra mille polemiche, dato che il precedente campione, Santos Escobar, aveva appena conquistato l’appellativo di “Undisputed” Champion, sconfiggendo Jordan Devlin in un Ladder match; ma tale consacrazione era durata appena cinque giorni, poi Kushida aveva detronizzato Escobar nello stupore generale.

Il regno di Kushida è proseguito con diverse difese titolate, come il rematch contro Escobar in un Two out of three falls match, o lo scontro col debuttante Carmelo Hayes, attuale campione Nord americano. Tuttavia è mancata una faida che catturasse realmente il pubblico e, in generale, il titolo è finito nel dimenticatoio, tanto da venire escluso dai due successivi NXT TakeOver (cosa che, bisogna essere onesti, ogni tanto è successa pure durante il regno di Escobar). Nulla che facesse gridare al disastro, ma si sa quanto in passato sia stata precaria la gestione della divisione Cruiserweight e la paura di un “declassamento” della cintura c’era.

La vittoria del titolo da parte di Roderick Strong è parsa quasi scontata ed in linea con il “nuovo corso” di NXT 2.0, che pare verrà caratterizzato da storyline dal ritmo accelerato (vedasi i numerosi cambi di titolo avvenuti ad Halloween Havoc). Dispiace per Kushida, che si sarebbe meritata un regno migliore. Cosa potremo invece aspettarci dal regno di Strong? E quanto durerà?

Tanto per cominciare, se questo nuovo NXT assomiglierà maggiormente a un territorio di sviluppo, con dinamiche “da main roster”, la paura per la gestione del Cruiserweight Championship avrebbe ben donde di esistere. Tuttavia, abbiamo visto come NXT sappia puntare sui suoi veterani perciò, così come Ciampa si è dimostrato il banco di prova per Bron Breakker, così Strong sembra che sarà il banco di prova per altri atleti, infatti ha già difeso la cintura contro Grayson Waller e ad Halloween Havoc ha affrontato Odissey Jones, sebbene il match non fosse titolato.

Va inoltre considerato che Strong attualmente sia a capo di una stable che ha, appunto, lo scopo di far crescere i giovani che ne fanno parte, ne ho brevemente parlato la settimana scorsa. La stable è molto ben caratterizzata: un tag team, un prospetto femminile, un “allenatore” ed un manager ottimo al microfono. Il gruppo ha bisogno di risultare dominante e per questo credo che Strong rimarrà campione a lungo; forse non tanto a lungo come Escobar, o altri regni particolarmente lunghi, ma sufficientemente a lungo per la reputazione della Diamond Mine. Certo, avere delle vere e proprie “faide”, quando ci si trova di fronte ad una stable così numerosa, può risultare complicato, ma io spero che ciò avvenga, dato che quel che è maggiormente mancato al regno di Kushida è appunto una faida che rimanesse nelle memorie dei fan.

Tuttavia, un piccolo campanello d’allarme rimane e ciò è dovuto alla notizia che i Creed Brothers avrebbero disputato un dark match prima di SmackDown.

Ebbene, il maggior pericolo per la Diamon Mine è, a mio avviso, il fatto che i vari reparti creativi della WWE, a quanto pare, non si parlano. Lo abbiamo visto con Tyler Rust, il quale ha debuttato assieme al resto della stable (una sua prima versione) il 22 giugno, per poi essere licenziato il 6 agosto, poco più di un mese dopo, segno evidente che non importa quanto ti sforzi nel costruire una storia coerente: tutto può essere riscritto da un momento all’altro e senza troppe spiegazioni. E se i Creed Brothers magari venissero promossi nel main roster anzitempo? In passato, agli albori dello show, abbiamo visto wrestler di NXT venire spostati a Raw o a SmackDown forse troppo precocemente, a causa del successo che sembravano avere nello show giallo, il primo esempio che mi viene in mente è Adam Rose. E se la WWE decidesse che i Creed gli sarebbero più utili a SmackDown? La stable verrebbe lasciata orfana del duo senza troppi complimenti.

Per come la vedo io, questo è il principale problema per la Diamond Mine, anzi per tutto NXT 2.0, anzi per la WWE in generale: la mancanza di piani a lungo termine e, in generale, una scarsa comunicazione tra i vari reparti di cui questa azienda gigantesca è composta. Ma se, e dico se, la WWE lasciasse proseguire la storyline della stable di Strong in maniera coerente, potremmo realmente assistere ad un rinnovato interesse per il titolo Cruiserweight. Il campione di qualità c’è, la stable da pushare c’è, i talenti da mandargli contro abbondano.

Non vedo proprio cosa possa andare storto.