Ebbene si, ogni tanto bisogna parlar bene anche di lui. Con le dovute precauzioni e limitazioni del caso ovviamente…più artificiale dell’età di Gnoukouri, ecco a voi l’editoriale odierno.

No, non sta facendo match a cinque stelle. E no, non concede job puliti a nuovi atleti in rampa di lancio. E no, non manda over beniamini del pubblico solo per fargli piacere. Ed infine no, non ha rivoluzionato il suo personaggio assumendo un character meno PG e più realistico, per la gioia di tutti. Ma c’è un però.

John Cena, in questo momento storico, in un modo o in un altro sta facendo il bene di Raw. Il suo parziale controllo creativo sulla gestione del suo personaggio (non sul suo assemblaggio genetico) gli sta permettendo, in modo abbastanza continuativo, di poter avere incontri combattuti con un minutaggio abbastanza importante contro wrestler che, nella migliore delle ipotesi, sarebbero stati inseriti in mixed tag team o in incontri di 5 o 6 minuti. E grazie anche al regno di Rusev, in questo periodo il Titolo US conta più di un tre di coppe quando regna spade…e ciò non avveniva da tempo immemore, dunque onore a lui.

Il mio timore iniziale era che Cena fosse troppo “larger than life” per poter dare beneficio ad una cintura così insignificante. Per fare un esempio, mi sembrava come mettere Valentino Rossi alla guida di una Mountain Bike con cambio shimano ed un set di pentole in acciaio INOX 1810. Invece Cena sta ridando pian piano lustro ad una cintura per lungo tempo bistrattata, al punto che chiunque vincerà il Titolo contro di lui potrà effettivamente vantare un qualcosa di importante: in questo contesto l’oramai consolidata “open challenge”, costellata da match dal minutaggio buono e decentemente costruiti, sta contribuendo a rendere questo regno non solo rilevante, ma anche gradevole. Non ci credete? Analizziamo brevemente i cinque regni antecedenti a quello di Cena.

Cesaro (dal 19 Agosto 2012 al 15 Aprile 2013): il regno che avrebbe dovuto essere la consacrazione per il neo “promosso” Cesaro, che vince il Titolo a Summerslam strappandolo a Santino Marella. Invece, a parte la qualità media inring dei suoi incontri, la cintura diviene una piccola dannazione: perderà il Titolo a Raw contro Kofi Kingston, non avendo ottenuto quasi nulla da questo cospicuo (240 giorni) giro titolato.

Kofi Kingston (dal 15 Aprile al 19 Maggio 2013): un mese di regno prima di abdicare ad Ambrose, giusto perché un passaggio del titolo heel/heel non avrebbe avuto senso. Ah, off topic: il suo turn heel dopo ANNI penso sia il turn più ignorato ed ininfluente della storia se consideriamo il rapporto anni da buono/giorni da cattivo. E non è un’iperbole.

Dean Ambrose (dal 19 Maggio 2013 al 5 Maggio 2014): “beh il regno di Dean Ambrose è stato figo” mi direte. Invece no. Le sue difese avvengono contro Gabriel, Kofi, Kane due volte, Ziggler, Big E un paio di volte (perdendo) prima della vittoria di Sheamus nella 20 man battle royal valida per il Titolo. La verità è che lo Shield era troppo over per dar spazio a storyline coinvolgenti la cintura, e la stessa è stata letteralmente dimenticata non dando assolutamente un valore aggiunto ad un personaggio che era già over grazia alla sua stable.

Sheamus (dal 5 Maggio al 3 Novembre 2014): tre mesi per quattro difese Titolate: due contro Cesaro, una contro Miz ed una contro Del Rio, in incontri ampiamente dimenticabili. Nel frattempo è coinvolto in altri incontri per il WHC e per il Titolo Intercontinentale, a testimonianza dello scarsissimo spessore dato dal booking team alla cintura. Perderà il Titolo contro Rusev a Raw.

Rusev (dal 4 Novembre 2014 al 29 Marzo 2015): il regno di Rusev è stato rilevante. E non tanto per le vittorie in se (solo Swagger sarà stato asfaltato 10 volte), ma per il perfetto inserimento del Titolo Statunitense all’interno di una gimmick anti americana: il possesso della Cintura è un gesto sprezzante di supremazia, uno schiaffo in faccia all’americano medio che grida “USA!USA!USA!” sorseggiando birra e baciando la bandiera di Gadsen. Il regno di Rusev è stato perfetto in funzione dell’arrivo di un eroe in grado di “salvare” la Cintura e tutti gli Stati Uniti. E questo eroe, ovviamente, è stato il Marine per eccellenza, John Cena.

Cena ha dunque raccolto quanto di buono fatto da Rusev dopo regni che, oggettivamente, avevano messo la cintura completamente ai margini del percorso creativo WWE (non per colpa dei loro possessori ovviamente, ma della loro gestione). Dite quello che volete, ma il Titolo US nella storia recente non è mai stato così rilevante ed il fatto che sia stato il primo Titolo conquistato in assoluto da Cena da quel “quid” in più in grado di raccontare una buona storia. Il destino futuro della Cintura, come già scritto, vorrei che passasse per un’unificazione con il bistrattato Titolo Intercontinentale detenuto da Bryan. Ma c’è un però.

La gestione del personaggio di Bryan prima mi faceva rabbia, mentre ora mi ha letteralmente sfiancato. Non essendo visto come abbastanza “marketable” per sua stessa ammissione (motivo per il quale non è più nelle zone altissime della card), pian piano la linfa è stata succhiata da questo personaggio, non più over come qualche mese fa, a cui è stata anche tolta parte della verve legata al coro “Yes!”, un po’ per fisiologico sfiancamento ed un po’ perché ora non ha più lo stesso significato simbolico. Di sicuro i recenti acciacchi avranno influito, ma non in percentuale altissima. In questo contesto, da una parte vorrei vederlo come primo, storico “unificatore” delle Cinture ma dall’altra ho paura che la sua attuale percezione possa rendere poco rilevante il suo teorico regno, così come parzialmente irrilevante pare essere il suo attuale regno di Campione Intercontinentale, almeno agli albori.

Concludo dicendo che il personaggio di Cena ha caratteristiche che obiettivamente non possono che renderlo indigesto: il suo continuo scrollarsi di dosso attacchi che dovrebbero importare qualcosa, la sua anormale assenza di malizia, il suo buonismo, la sua mancanza di motivazione in caso di (rare) sconfitte, il suo rigirare reazioni live con cheap pop dalla collaudata efficacia e via discorrendo. Tuttavia il merito di aver reso il Titolo US e la sua difesa un elemento oramai chiave di Raw è un traguardo non da poco, che altri prima di lui nella sua stessa posizione (Rock, HBK, Austin, e via discorrendo) non sarebbero stati neanche disposti a raggiungere.

Danilo