Un augurio di Buona Pasqua a tutta Zonawrestling! Qui è Irish Tommy e oggi parleremo di ciò che è successo durante il weekend di WrestleMania per quanto riguarda la Major League Wrestling. In quel di New York abbiamo assistito all’evento Battle Riot II e alla sessione di tapings ‘Rise Of The Renegades’.

A Battle Riot II abbiamo visto la conferma da parte di Teddy Hart come campione Middleweight contro lo sfidante Ace Austin. Match solido e che supera la sufficienza, nonostante sia durato solo sette minuti. Il quattro volte campione IWGP Junior Heavyweight Minoru Tanaka ha debuttato nella promotion andando a sfidare Myron Reed che, nonostante avesse Rich Swann a bordo ring, non è riuscito a battere il veterano giapponese. Altra conferma per il campione assoluto, ossia Tom Lawlor. L’ex UFC ha combattuto in un NYC Street Fight Match contro l’inglese Jimmy Havoc ed è riuscito ad avere la meglio nel giro di un quarto d’ora dove tavoli e sedie hanno fatto da protagonisti.

Ed ora parliamo del match che dà il nome all’evento. La Battle Riot ha avuto trentanove partecipanti e tra questi non sono mancate le sorprese. A partire da un Hall Of Famer della UFC come Dan Severn passando poi per un ex ECW come The Blue Meanie, i tre volte campioni di coppia di Impact Santana e Ortiz e per finire anche alcuni atleti provenienti dall’Europa: due nomi molto conosciuti per il loro lavoro in WxW cioè Emil Sitoci e Avalanche e l’israeliano Ken Kerbis.

Salina e la sua Promocionès Dorado hanno fatto di tutto pur di ‘barare’, cercando anche di corrompere diversi partecipanti tra cui Brian Pillman Jr. o di derubarne altri come nel caso di Kerbis. A poco è servito nel caso di Low-Ki, Ricky Martinez ed El Hijo de LA Park. Gli ultimi quattro rimasti sul ring sono stati LA Park, Sami Callihan, Mance Warner e Hammerstone. A spuntarla è stato proprio il messicano che con la sua vittoria ha sorpreso un pò tutti.

A 53 anni suonati il ”Chair Man” ha avuto modo di togliersi sì una soddisfazione ma anche di essere molto utile alla causa. Perchè? Serviva un vincitore heel che potesse andar bene come sfidante (di transizione) contro Lawlor. Qualcuno che avesse uno status adatto a farlo e che al tempo stesso non ci avrebbe perso nulla nella sconfitta contro il campione. Park rientra perfettamente in questo identikit. In più fa parte della Dorado, il che dà un senso di continuità alla rincorsa del titolo da parte di Salina & Co. ed è anche uno dei pochi MLW Originals. Certo, l’età è quella che è, ma Park riesce ancora a coprire i suoi limiti puntando sul brawling e su un pubblico che sembra volergli bene al di là delle sue azioni o del suo essere heel.

L’altro finalista, Sami Callihan, sarebbe stato un nome più altisonante se vogliamo e fino all’ultimo ho creduto che avrebbero dato a lui la vittoria. A conti fatti però si sarebbe assistito ad uno scontro con Lawlor che sarebbe risultato poco inedito. I due hanno avuto già modo di scontrarsi lo scorso autunno, quando l’ex NXT veniva pagato da Salina per attaccare l’allora sfidante di Low-Ki. Tutto sommato credo che abbiano fatto la scelta giusta. E voi chi avreste voluto veder vincere durante questa seconda edizione di Battle Riot?