La scorsa settimana vi ho parlato dei Motor City Machine Guns e del loro addio dalla TNA Wrestling.
Sette giorni più tardi ci troviamo nuovamente a parlarne dopo uno scontro generazionale tra l’ex TNA World Champion, Alex Shelley e l’attuale IWGP Global Heavyweight Champion, Nic Nemeth.
Dopo una lunga serie di commenti da parte di tutto il roster in merito a questo storico Tag Team eletto due anni fa come il miglior tag dei primi venti anni di storia della Total NonStop Action Wrestling, ci troviamo nel corso della WrestleMania week e vicini a possibili sorprese come per esempio il debutto della coppia in WWE sponda NXT o il ritorno in AEW nel roster della ROH.
Tante possibilità negli eventi di Philadelphia, città in cui i MCMG sono stati avvistati nel corso dei giorni e chissà se sarà davvero così.
Forse quando leggerete queste parole avremo già tutti una risposta, ma indipendentemente da ciò, il loro addio è una ferita grande, più profonda di quanto sia stato il licenziamento di Scott D’Amore lo scorso febbraio.
Molte volte non so come prendere questi addii, forse perché non sono mai del tutto pronto e da fan della compagnia lo riconosco come un possibile difetto personale.
Magari in molti la penseranno come il sottoscritto, certo è che i MCMG sono e rimarranno sempre una parte di storia facile da replicare, ma difficile da imitare, perché come specificai in prima persona a Shelley durante un intervista nel mio podcast lo scorso gennaio, se esistono team come gli Young Bucks è proprio grazie a loro.
Perdonate la ripetizione, perdonate il cuore infranto e magari la pesantezza delle mie parole. Le tali vogliono rappresentare il più possibile il sentimento che Alex Shelley e Chris Sabin sono stati capaci di farmi provare durante la loro intera carriera, dagli inizi, al primo addio, fino al ritorno di quattro anni fa.
C’è aria di cambiamenti in TNA eppure un accordo con loro poteva essere trovato e magari tenersi stretti elementi capaci di poter allenare e formare i nomi del futuro. Chissà … le cose belle non finiscono mai e prima, prima o poi gli astri potrebbero riportarli a “casa”, oppure abbiamo semplicemente assistito alla fine di tutto e possiamo dirci con serenità di essercelo goduti magnificamente (peccato solo per la mancata faida per il World Title da me pronosticata dopo Against All Odds 2023, ma sarebbe stato pretendere troppo in effetti).
Grazie Motor City Machine Guns.
Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto, potete recuperare un nuovo episodio del Pro Wrestling Culture podcast con recensione di WrestleMania XL.