Tutto bello, ti ho scelto come mio successore, e ci sono sempre. Perché questo fanno i maestri, gli alleati, gli amici, le icone. Questo fanno: ci sono sempre, aiutano sempre. A costo di essere ingombranti, ma ci sono. E sì che ha fatto tanto per lui. Forse ha fatto troppo. E quando glielo hanno fatto notare, ha pensato che sì, forse davvero questa statua che gli sta al fianco è troppo grande e tanta luce gli toglie per risplendere.

Ed è così che Darby Allin ha rischiato di rompere con Sting. Dopo appena sei mesi di alleanza, di difese titolate, di match galvanizzanti. Perché ha Sting ha vinto tutto nella carriera, è una leggenda vivente, è stato in alcuni tra i più rinomati main event della storia del wrestling, ed ha vinto – non importa come, ha vinto. Questa è la cosa fondamentale. E questo avrebbe voluto trasmettere a quel ragazzo così enigmatico, di poche parole, devoto al dolore e alla resistenza, all’agilità e alla spettacolarità.

Ma Darby è in grado di vincere senza Sting? È tornato indietro, allo scorso anno. Bravo è bravo, resistente è resistente, ma da solo vive in disequilibrio. Anche perché il fisico e l’altezza sono quelli che sono, e talvolta c’è bisogno di un po’ di tattica, di strategia in un match. Va bene resistere, ma fino a quanto? Lo hanno dimostrato Ethan Page e Scorpio Sky che non basta, e non sono neppure dei main eventer o gli atleti più grossi del roster. Sono buoni, ma non eccezionali. E così se perdi con loro, con la cocciutaggine di far da solo, allora hai tanto da imparare.

Sting è ingombrante, sì. Ma è anche l’unico maestro che può insegnare a Darby come si giochi a scacchi anche su un ring di wrestling. Quando avrà imparato, allora potrà correre da solo e trovarsi a meraviglia senza l’aiuto di nessuno.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.