Dopo un anno e mezzo il momento è arrivato: la Global Force Wrestling questa notte registrerà i suoi primi episodi televisivi. Saranno presentati quattro titoli ed una serie di atleti nuovi al grande pubblico. La sessione di oggi sarà la prima di elettrizzanti show che consentiranno a Jeff Jarrett di portare la sua creatura in giro per il mondo.

La location è eccezionale, la Orleans Arena di Las Vegas. Qui la GFW produrrà i suoi episodi e presto li irradierà in giro. Le opzioni sono parecchie ma intanto l'esperimento con Periscope è riuscito dato l'alta affluenza sul web di spettatori degli house show di giugno e luglio. Ma cosa significa produrre Amped e avere la Global Force nel business?

GFW significa varietà e opportunità.
Sarà una federazione senza limiti. Avrete lo stile giapponese a contatto con quello messicano e americano. Lucha e puroresu, wrestling tecnico e wrestling fisico. L'obiettivo è un melting pot che sia la strada del futuro imminente. Una strada battuta dagli europei con grandi risultati e che indicano la "terza via" già portata sul ring in Italia dall'ASCA. Quindi uno show nuovo, fresco, esaltante. Con nuove stelle da formare ed altre che con la Global Force troveranno linfa vitale a cui abbeverarsi. Sarà l'opportunità d'oro per molti atleti per farsi conoscere e riconoscere. E per la Global Force di creare show sempre diversi. Non è un caso che uno dei match di stasera sarà una battaglia a sei  tra alcune delle nuove leve della lucha libre come i Los Luchas, Bestia 666 e Misterioso Jr. Insomma un prodotto diverso da quello standard impartito dalla WWE e seguito a ruota dall'ultima TNA.

GFW significa passione e realtà.
Nessuno vede la Global Force semplicemente come una nuova promotion dove fare tanti soldi. Semmai una promotion dove costruirsi un futuro e quindi fare altri soldi con altri booking. Eppure qui, coloro che hanno accettato, hanno accettato per il progetto. Può essere importante per un PJ Black o un Brian Myers trovarsi a lottare in altre parti del globo partecipando ad uno show che permetta loro di crescere anche come atleti. La contaminazione aiuta il talento e la passione per questo sport. Nick Aldis, meglio conosciuto come Magnus, ha accettato proprio per le infinite possibilità che il progetto gli assicura. Ciascuno dei presenti sarà motivato anche dalla vicinanza a casa: Johnny Gargano è stato la superstar dell'ultimo house show svoltosi a casa sua e con la collaborazione della AIW. Per la prima volta una federazione si apre ai territori e dà loro le condizioni per avere un ritorno mediatico e pubblicitario. Per Gargano poi un nuovo avversario (Eric Young) e la possibilità di esser riconosciuto ad un livello maggiore del semplice indy: per questo si parla di lui per booking in Porto Rico, Australia, Messico e Giappone. Perciò ciascun atleta è motivato a dare il meglio e creare i presupposti per un avanzamento di carriera tale che la WWE non risulti l'unica opportunità sul piatto.

Oltre ai match poi ciascun atleta potrà raccontarsi. Parlando con il commentatore Cyrus Fee, scopro che Amped prenderà un po' dalla Lucha Underground e un po' dalle MMA. La volontà è quello di raccontare personaggi e uomini: lo si nota dalle decine di video proposti sul canale youtube della federazione nell'ultimo mese. Kevin Sullivan sta facendo un lavoro eccelso ed è buona la presenza di due commentatori "MMA style" come appunto Fee e Sonnen, a dare una nuova visione del commento in-ring. Verrà raccontata la vita reale delle star, il loro approccio al wrestling. Non sarà solo un prodotto classico come Raw o Impact, ma si avvicinerà maggiormente alla realtà. La voglia è quella di creare un prodotto che sia lineare e non dimentichi le origini di ciascun atleta.

Perciò un prodotto divertente e riflessivo, interessante per come verrà proposto. Non mancheranno le critiche e probabilmente a livello televisivo sarà un esperimento pericoloso. Ma dipenderà sempre dall'azione e soprattutto dai commenti: se saranno negativi, sarà difficile far successo; se saranno positivi, ci sarà un incentivo a guardare Amped e godere di un prodotto diverso. Stanotte le registrazioni, domani – per chi è pro spoiler come me – le sentenze. Augurandoci sia un progetto duraturo, con le delusioni abbiamo già dato.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.