La CMLL, il Consejo Mundial de Lucha Libre ha annunciato sui suoi canali social la morte del veterano del ring Ares El Guerrero a causa del coronavirus.

Il luchador messicano era regolarmente attivo nel roster della compagnia messicana, esibendosi soprattutto nella città di Puebla, una delle storiche arene CMLL. Josè Francisco Gonzalez Lopez, questo il suo vero nome, aveva cinquant’anni.

Ares aveva cominciato la sua carriera nel wrestling nel lontano 1988 a soli 18 anni, lottando in varie piccole promotion messicane prima di unirsi alla CMLL nel 1998. Da allora Ares non si è mai separato dalla compagnia, fino al suo ultimo match, disputato prima del lockdown, il 17 febbraio all’Arena Puebla. Ares aveva cominciato a rallentare il ritmo dei match già da qualche anno, combattendo solo nove incontri lo scorso anno e due quest’anno. Aveva di recente cambiato il suo nome di battaglia in Ares El Poblano.

La CMLL lo ha ricordato con un accorato post su Twitter, dicendo che Ares rimarrà nella storia dello sport della città di Puebla. In effetti “El Guerrero” è stato una figura chiave nell’ambito locale in cui ha vissuto, diventando una presenza fissa delle “funzioni” del lunedì. Cresciuto nella scuola di Puebla del Wrold Wrestling Council sotto la tutela di Manuel Robles, del legendario Hercules Poblano e Phortos, Ares è presto diventato uno dei più importanti nomi della città.

La familia luchistica de Puebla está de luto!!!Con profunda pena, la Comisión Municipal de Box y Lucha Libre de…

Posted by Comisión Box y Lucha Puebla on Friday, June 12, 2020

Con più di 25 anni di carriera, le sue tante battaglie, ebbe il momento culminante della sua carriera il 15 agosto del 2016, quando si giocò la maschera contro Black Tiger. Malgrado fosse stato un cattivo durante tutta la sua carriera, Ares fu il più tifato durante quel match, dove perse la maschera e mostrò per la prima volta il volto al pubblico.

Qualche giorno dopo quella sconfitta il luchador disse alla stampa: “Non riesci ad immaginare la vita senza maschera, e non pensavo l’avrei mai persa. Ma è solo una fase diversa e bisogna andare avanti, non c’è altro. Questa sconftta non è la fine della mia carriera, è solo una nuova fase”

Purtroppo Ares ha perso un altro importantissimo match, quello contro il virus e mancherà a tutti gli appassionati di questo bellissimo sport.