La settimana scorsa si è concluso il primo round della seconda edizione del Mae Young Classic. Adesso che abbiamo avuto un assaggio delle capacità delle trentadue partecipanti di quest’anno, ho deciso di darvi le mie impressioni a caldo su questa prima fase del torneo.
Innanzitutto, non mi è dispiaciuto il fatto di riportare lottatrici della scorsa edizione, che sulle prime potevano sembrare troppe, ma che in tutto dovrebbero essere meno di una decina e su trentadue partecipanti direi che la percentuale ci sta. Non male neanche l’idea di presentare in questo modo alcune wrestler del roster UK: dal momento che non tutte le partecipanti al MYC vengono messe sotto contratto, è bene compensare con una quota di lottatrici “fisse” che non spariranno una volta terminato il torneo.
I character: tanti personaggi molto interessanti e tante wrestler con un background differente, dalla marzialista alla ginnasta alla American Ninja Warrior. Tuttavia, mi pare che da troppo tempo a questa parte ci sia un abuso del personaggio della wrestler un po’ “pazza”. Le varianti sono molte: la pazza con un look dark, la strega, quella con la personalità multipla, la pazza che morde le corde, quella che tira fuori la lingua. Ma il tema è sempre quello della “crazy chick”. Magari in futuro approfondirò l’argomento, per ora mi limito a dire che avrei voluto più varietà non tanto negli stili di lotta, quanto sui personaggi interpretati; anche la wrestler “cupa” è pericolosamente inflazionata, persino Kaitlyn è tornata in versione dark, per dire. Applausi invece al fatto che si siano sforzati di distinguere il più possibile le lottatrici orientali: avendone diverse nel torneo, hanno scelto delle lottatrici che avessero stili e look ben distinguibili le une dalle altre.
I match non sono stati male. Resto del parere che siano serviti più per vetrina in modo da dare a tutte e trentadue le partecipanti, anche a quelle che non hanno passato il turno, la possibilità di mostrare qualche loro abilità o caratteristica particolare, perciò credo che dal secondo turno in poi la qualità si alzerà. Anche così però, gli incontri sono stati più che gradevoli, forse qualcuno troppo breve, ad esempio il match di chiusura del torneo che è stato praticamente uno squash della Shirai. E se pensiamo che nel Cruiserweight Classic il match finale del primo round fu Ciampa vs Gargano il paragone è quantomai impietoso. Mi sono trovata abbastanza d’accordo su chi far avanzare nel torneo, anche se con qualche eccezione: il personaggio di Vanessa Kraven mi convinceva più di quello di Lacey Lane; avrei dato un’opportunità in più a Reina Gonzalez invece di farla eliminare per due volte al primo turno (se è brava, perché non mandarla avanti? E se non è brava, perché chiamarla per due anni di seguito?); infine, avrei fatto avanzare Rachel Evers, ma qui è tutto fangirgling, dal momento che qualsiasi cosa sia legata a Paul Ellering mi riscalda il cuoricino. Hashtag #vecchinelwrestling prego.
Unica nota veramente negativa va alla prevedibilità del torneo. Premetto che non ho letto, miracolosamente, gli spoiler e quindi non so chi arriverà in finale, ma il risultato mi pare scontato esattamente come l’anno scorso. Lo scorso anno non ho avuto dubbi sulla vittoria di Kairi Sane e anche quest’anno credo che la vincitrice sarà Io Shirai, con giusto qualche possibilità a Rhea Ripley e Toni Storm come rappresentanti di NXT UK. Quindi, rispetto all’anno scorso forse ho un minimo d’incertezza in più, ma non così tanta. Sempre prendendo il CC come esempio, in finale arrivarono TJP e Gran Metalik, mentre tutti davano come vincitore annunciato Kota Ibushi o al limite Zack Sabre Jr.. Certo, c’è chi sostiene che la non vittoria di Ibushi e Sabre siano dipese dalla non volontà di firmare con la WWE, ma sicuramente il torneo dei pesi leggeri ha avuto più incertezza di quanto ne abbia avuta finora il MYC. Ancora una volta, si tratta di un parere soggettivo, perché magari altri ritenevano la Baszler come la favorita e sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla vittoria di Kairi Sane, quindi per loro il MYC non è apparso così scontato come invece lo è stato per la sottoscritta.
Chiudo augurandomi tanti bei match per il proseguo del torneo e sperando di rivedere molte di queste wrestler in WWE. Anche se, la WWE può mettere sotto contratto tutte le wrestler che vuole: finché sarà in grado di gestire a stento una storyline femminile come si deve, non servirà a molto.