ALL HAIL KING XAVIER
Se ne parlava da tempo, si vociferava da mesi del sogno di Xavier nel diventare KOTR per emulare le gesta delle superstar del passato. Woods voleva fortemente quella corona e quello scettro. Non restava che strofinare la lampada ed esprimere al Genio… o per meglio dire a Vince McMahon… il proprio desiderio. Quando ci è stato mostrato il tabellone del torneo per la prima volta, era già ben chiaro quale sarebbe stato l’esito della finale. Qualche fiche su Balor la si poteva puntare, ma d’altronde perché mai diventare King quando si è Prince da una vita?
Ovviamente tutto può accadere ma il percorso delineato era ben visibile. Questo non vuol dire che una storia ben raccontata e con un traguardo prefissato, non possa essere di buon gradimento. E’ stato come leggere un libro con il consueto lieto fine. Personalmente ritengo che l’esponente del New Day meritasse un grande successo in singolo. E’ il giusto premio, come lo hanno ricevuto Big E e Kofi Kingston. Bisognava solo attendere il momento giusto e il King Of The Ring rappresentava l’occasione di Xavier. Cosa riserverà il futuro per il RE?
Volgendo lo sguardo al passato, possiamo notare come la vittoria del torneo sia stata usata come trampolino di lancio per un qualcosa di più grande. La storia la conosciamo e sappiamo che fregiarsi del titolo di KOTR sia stato come riconoscere la stoffa del campione per la suddetta superstar. A volte invece è stato solo un premio fine a se stesso. Sarà interessante quindi vedere come si evolverà la situazione per King Xavier. Magari potrà essere l’inizio di una lunga storia che lo porterà a diventare campione intercontinentale. Oppure tornerà a fare coppia fissa con Kofi per puntare nuovamente ai titoli di coppia. Qual è il vostro punto di vista? Come vedete il presente e futuro immediato del RE?
Pensate invece che la WWE avrebbe dovuto incoronare un’altra superstar come KOTR?

ALL HAIL QUEEN ZELINA
Chi lo avrebbe mai potuto pronosticare? La separazione “burrascosa” di Zelina dalla WWE a fine 2020 fece parlare e discutere animatamente. La questione social delle presunte regole che la federazione aveva imposto ai propri dipendenti e della rivolta di una parte di essi. Ricordi recenti che hanno lasciato un segno, ma che come spesso accade, possono essere dimenticati. Mettere una pietra sopra e guardare avanti. Questo è quanto accaduto con Thea Trinidad quando tornò a sorpresa in questa estate. Gli avvoltoi della critica non persero tempo e cominciarono ad inveire contro la fed perché secondo loro le sconfitte di Zelina erano frutto di quanto accadde nel 2020. Una sorta di penitenza. La realtà invece fu differente, era solo questione di tempo, era solo un momento transitorio. Chiunque può avere alti e bassi, l’importante è continuare a lavorare sodo e credere in se stessi. La presentazione del tabellone per il primo Queen’s Tournament, a differenza del KOTR, poteva contare su diversi papabili vincitori. Oltre a Zelina Vega, c’era anche Carmella, Liv Morgan e specialmente Shayna Baszler. Per quest’ultima sarebbe stata una grande occasione dopo la separazione in termini di tag team con Nia Jax. Una volta annunciata la finale, il trionfo della ragazza nata nel Queens di NY, era pressoché una formalità. La parte della regina calza a pennello per un character come quello di Zelina. E’ un ulteriore tassello che si va ad aggiungere alla personalità e alla sua brillante mic skill. Qualcosa abbiamo potuto intravedere nel RAW della Season Premiere e chissà cosa potrebbe accadere da ora in poi. Cosa ne pensate di Zelina Vega come Queen? Quale fu all’epoca il vostro pronostico per la vittoria del torneo femminile?

THIS IS GOLDBERG
Spesso bistrattato, criticato e chi più ne ha, più ne metta. Ma Goldberg è pur sempre Goldberg. Sappiamo l’effetto che fa e se ci sono da fare quei 2 o 3 match all’anno, ben venga. La storia delle leggende che tornano come part-timer è un discorso lungo e approfondito in più occasioni. Questa volta invece è giusto concentrarsi sulla prestazione vera e propria, che parlando di DaMan, vuol dire forza brutale e pochi istanti di distruzione. Quel poco che basta per mettere un timbro di approvazione. La sfida contro Bobby Lashley sembra averlo rigenerato. Affrontare un wrestler della sua stessa stazza, o qualcuno che si avvicini al Goldberg dei tempi d’oro, ha dato al match di Crown Jewel una diversa impronta. Certamente la stipulazione dell’incontro ha fatto sì che i due potessero dare sfoggio della potenza in termini di fisicità. Una resa dei conti che ha avuto il suo apice con lo scambio dei colpi al di fuori del ring. Finale ad effetto visto la pericolosità della caduta come si è potuto vedere al rallenty. Una sconfitta per mano di un HOF che non intacca quanto fatto fino ad ora da Lashley. Provate a pensare allo slogan che recitava la tshirt di Stone Cold Steve Austin (Arrive, Raise, Hell, Leave) o quella di Brock Lesnar (Eat, Conquer, Sleep, Repeat). E’ quello che deve indicare quando Goldberg è nei paraggi. Lui è chiamato a fare questo. Rispondere alla chiamata, colpire gli avversari con la Spear, distruggere ciò che gli capita a tiro senza pensarci due volte, e uscire nuovamente di scena. Può piacere o meno, ma state pur certi che chiunque pagherebbe oro la sua presenza per la sua federazione di wrestling. A voi la parola.

THE END?
Probabilmente è stato l’ultimo atto ed è stato un bene terminare la faida con un HIAC.
Edge e Seth Rollins non avevano altro da raccontarci in questa specifica storyline. E’ stata peraltro costruita step by step, senza bruciare le tappe. La Rated R superstar andava e tornava, mentre Rollins preparava a puntino il piano diabolico. Il suo personaggio è ben delineato, una maggiore malvagità che lo portano a compiere atti insani. Azioni senza avere controllo e lucidità. Ricordate il match “eye for eye” contro Rey Mysterio? Oppure, rimanendo nell’odierno, l’ira scatenata contro Edge nel Madison Square Garden. Un character che va ben oltre il risultato. E di fatti, a Raw, è stato il protagonista assoluto, come se la tappa estera all’interno della gabbia infernale non fosse mai esistita. Il passaggio nel brand rosso è stato, a mio avviso, una decisione strategica che porterà dei benefici. Inoltre va ricordato che a Smackdown, le sue mire per il titolo del mondo, erano chiuse dal leader Roman Reigns. Cosa dire invece di Edge? Il canadese è tornato a pieno regime potendo disputare anche contese violente e pericolose. Si presume che continuerà ad avere un impiego preferenziale, guardando con interesse gli eventi più importanti. La rincorsa al titolo mondiale è stata accantonata ma nulla vieta pensare di rivedere, prima o poi, Edge come WWE Champion. E cosa dire dei prossimi feud? C’è sempre un certo Randy Orton nei paraggi. Da non dimenticare Rey, AJ Styles, Lashley e via dicendo. Il materiale a disposizione non manca di certo. E voi chi vorreste vedere duellare con Edge? Come invece potrà essere la permanenza a Raw per Seth Rollins?

Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!