OMOS – THE NEW GIANT OF WWE
Giorni fa è arrivata la “benedizione” di The Undertaker, e avere l’approvazione del Deadman non è cosa di tutti giorni. Le parole espresse durante il programma TheBump hanno un valore inestimabile e sicuramente Omos ne farà tesoro. Dopo questa piccola parentesi, è bene analizzare e soffermarsi sulla questione BigMan o Gigante se preferite. Dopo il licenziamento di Braun Strowman, l’eredità di questa figura mastodontica, è nelle mani del colosso tag team partner di AJ Styles (dato che Commander Azeez è ancora alle prime armi).
Difficile dare un giudizio generale su Omos. Ultimamente la WWE lo sta maggiormente impiegando come singolo. Si è potuto esibire in dei one-on-one, senza la presenza di un campionissimo come AJ. Da non dimenticare i momenti in cui si presentava a bordo ring durante match altrui per delle sessioni di devasto gratuite. Ma a Survivor Series è accaduto qualcosa in più, è arrivato quel successo in stile gigante, da wrestler inarrestabile, che riesce ad avere la meglio nonostante i numerosi avversari. Inarrestabile, unstoppable. Non è di certo il primo uomo di oltre 2 metri a vincere una battle royal e di certo non sarà l’ultimo, ma il trionfo di domenica sera non va sottovalutato. Probabilmente la fed sta effettuando delle prove tecniche per un futuro lancio da singolo. Lo split con AJ è destinato a verificarsi da qui a breve tempo. La storia è piena di questi precedenti. Siamo quasi nel 2022 e la Royal Rumble sarà un ulteriore incentivo al push di questo ragazzone di talento. Sul ring sa muoversi bene, non è lento, ed ha una presenza scenica notevole. Non cattura l’attenzione solo contro atleti più piccoli, desta stupore anche contro wrestler imponenti. Non è facile avere successo come BigMan. Non è facile adattare il tuo stile a quello del 90% delle superstar con cui devi condividere il ring. Bisogna prestare molta più attenzione. Un lavoro oculato sui dettagli. Omos rappresenta l’unicità, l’essere speciale di fronte alla gran parte del roster. Talento che va coltivato. Personalmente sono fiducioso sul suo cammino. E se nel caso dovessero esserci dei problemi, ci sarà The Undertaker dall’altra parte della cornetta… ben venga!
Omos nuovo gigante della WWE? Esprimete i vostri pareri, le vostre perplessità e su come la federazione dovrebbe gestirlo.
IMMENSAMENTE ORTON
Che Randy fosse speciale lo si capì sin dal suo primo stint come heel. Dopo 19 anni di onorato servizio, è ancora li, al top. A Survivor Series ha raggiunto il record come lottatore che ha disputato più match di tutti. Nessuno come lui. Orton era un predestinato, ben lontano da quel figlio di papà che ha accesso alla vie più semplici per raggiungere l’apice. Randy ha dovuto guadagnarsi il rispetto di questo ambiente, ha dovuto lottare contro i propri demoni, ha dovuto superare se stesso contro le regole del Wellness Program. Ha subito due sospensioni ed ha rischiato il posto nel caso di una terza violazione. Inutile elencare i successi ottenuti, la storia la conosciamo bene. Oggi è il veterano numero uno del backstage. A differenza di altri, è sempre stato presente come fulltimer (a parte qualche inconveniente e/o incidente di percorso). Ha raggiunto lo status di leggenda, da Hall Of Famer. Può compiere gesta da bastardo, da lupo solitario, oppure essere semplicemente un bonaccione. Aiutare gli altri, esaltare il pubblico, e assestare RKO, quella finisher move diventata un marchio di fabbrica. Elementare e strepitosa allo stesso tempo. Uno dei pochi ad aver firmato un contratto di ben 10 anni.
Si potrebbe continuare all’infinito, Orton meriterebbe un capitolo a parte, un libro dedicato. Attualmente è impegnato in questo curioso tag team con Matt Riddle. Storyline che ha fatto breccia nel cuore dei fan, ed è così che il Team RKBro continua a regalarci, di settimana in settimana, segmenti e match di qualità. La sintonia tra Randy e Riddle è notevole, sia all’interno del ring che nei siparietti backstage. Quasi come un duo comico. Fino a quando la coppia resisterà allo split? La Royal Rumble e Wrestlemania potrebbero darci delle risposte. Ma qualunque cosa dovesse accadere, Orton cadrà ugualmente in piedi.
E voi? Come descrivereste Orton in una sola parola? Quale delle sue molteplici identità, vi ha convinto di più?
BECKY LYNCH vs CHARLOTTE FLAIR
Queste due non ce la raccontano giusta.
Il diverbio nato durante lo scambio dei rispettivi titoli di categoria, ha riacceso quella fiamma che si era assopita durante l’assenza forzata dalle scene di Becky Lynch. Probabilmente qualcosa nel rapporto tra le due ragazze è andato ad incrinarsi. Assolutamente ragionevole quando in ballo c’è la nomina della figura numero 1 della women’s division. Non a caso, le due, hanno battagliato a lungo, e negli ultimi anni le troviamo in roster differenti. Da grandi amiche a grandi nemiche. Questo è ciò che vediamo. Oppure è ciò che vogliono farci vedere? C’è sempre un piccolo gap tra la realtà e la professionalità nel proprio lavoro. Magari il rapporto da sorelle tra la Lynch e la Flair è venuto a mancare sul serio. Ciò non toglie che tra le due ci sia comunque una complicità al di fuori dalle scene. L’astio e il doversi sentire superiore all’altra, è tangibile all’interno della faida, del racconto televisivo. A telecamere spente, questo desiderio potrebbe ugualmente essere presente, anche se in forma differente. Sono tante le domande ed avere una risposta definitiva è impossibile. Le lacrime, la commozione di Becky nel post Survivor Series, possono darci dei suggerimenti. Indicazioni che potremo carpire anche dall’atteggiamento di Charlotte una volta che il match del ppv è terminato. Ipotesi e soltanto ipotesi. Ma è proprio questa la parte più divertente ed interessante dell’intera situazione. Pensate quando Matt Hardy attaccò a sorpresa Edge, durante la relazione con Lita. E’ da sempre affascinante quando la parte lavorativa va ad incastrarsi con la parte di vita reale, delle faccende private. A guadagnarci è soprattutto lo spettacolo. Il match di domenica sera si è disputato sotto un’atmosfera tutta sua. La tensione era palese. Due grandissime professioniste, ok, ma c’era realmente dell’altro?
A voi la parola, fatemi sapere quale idea vi siete fatti sul rapporto tra Becky e Charlotte.
ROMAN REIGNS vs THE ROCK
Se ne parla da tanto, da mesi, da anni direi. E finalmente è accaduto un episodio che potrà essere riconosciuto in futuro come l’inizio della rivalità che porterà al match tra i due cugini. E’ vero che The Rock non era presente, nessun faccia a faccia come accadde tra il campione del popolo e HHH (anche se in quel caso non ci fu nessun incontro poi). E’ altrettanto vero però che, nel segmento andato in onda, Roman abbia dimostrato un interesse zero al discorso fatto da Vince McMahon che lo aveva invitato nel suo ufficio. Una bozza di storyline c’è stata. Quei pochi minuti, giusto il tempo per lanciare il sassolino. Ma guardando oltre, la sfida tra RR e The Rock sembra indispensabile. E’ uno di quei epic match che la gente vuole vedere. Peraltro i due sono legati alla stessa famiglia, è un discorso che di volta in volta torna a farsi sentire. Impossibile sfuggire al destino che la WWE ha segnato nel taccuino anni fa. Scontro generazionale che ovviamente merita la vetrina giusta, Wrestlemania. A questo punto, non si tratta se il match si disputerà, ma quando accadrà. E in tal caso, pensare che debba essere valevole per il WWE Universal Title, o meglio una sfida neutra senza cintura in palo? A voi la scelta.
Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!