In un match che ha visto puntine ficcate in bocca, lottatori attaccati da spillatrici e qualcuno quasi dato alle fiamme, il momento che ha fatto parlare più di tutti del recente Blood and Guts della AEW ruota intorno all’arma da wrestling per eccellenza: la sedia d’acciaio. 

Verso la fine dell’incontro, Jack Perry ha subito una sediata non protetta alla testa mentre era ammanettato alla gabbia, causando svariate discussioni sulla necessità o meno del colpo in questione. L’ex star della AEW Matt Hardy ha valutato la situazione, cercando di dare una prospettiva più ampia sull’accaduto.

“È interessante, perché è sembrata una sediata in piena regola e va accettata per quella che è”, ha detto Hardy nel suo podcast ‘Extreme Life of Matt Hardy’. “Immagino dipenda dalla percezione che la AEW sta cercando di proiettare, perché so che in passato sono stati molto ferrei sul fatto di non esibirsi con sediate non protette. Per qualche motivo, questo colpo ha avuto il nullaosta. Forse perché si trattava di una gran match, o forse volevano aumentarne il dramma, non lo so.”

CERTI COLPI HANNO BISOGNO DI UN MOTIVO VALIDO

In passato Matt Hardy si è trovato nei panni di Perry e sostiene che, sebbene in carriera abbia incassato diversi colpi che si sono rivelati innocui poiché il rivale gli sfiorava leggermente la testa, certi episodi non vanno riprodotti quando tutto è già stato firmato, a meno che non si tratti di un’occasione speciale.  

“Se quella era un’occasione speciale e le persone coinvolte sentivano che c’erano motivi sufficienti per farlo, allora mi sta bene. Ma voglio che i lottatori effettuino colpi del genere nel modo più sicuro possibile.”