Matt Riddle ha lavorato per la WWE nel periodo in cui si sono verificati i presunti incidenti tra Vince McMahon e Janel Grant (marzo 2019 – marzo 2022) e nel corso del podcast Main Event di domenica sera gli è stato chiesto se fosse sorpreso dalle accuse.
L’ex wrestler WWE ha detto: “La gente dice di essere sorpresa e io non avevo idea di cosa stesse succedendo. Non faccio nemmeno giochi politici riguardo i miei match figuriamoci se so cosa succede in giro. Mi presento e faccio il mio lavoro. Se guardate il suo lavoro, le sue performance sul ring, le cose che ha detto e fatto direste che ha senso. Tutti i wrestler che interpretano il ruolo dei buoni, sono davvero loro. Potrebbero esagerare il loro carattere di dieci o cento, ma sono loro. Quando peso a Vince e a tutte le cose che ha fatto negli anni ’80, ’90 e nei primi anni 2000, non mi sorprende. Un miliardario che possiede un’azienda, che ha fatto tutto, ha visto tutto e vuole fare di più e vedere di più. Non lo so, non sono un miliardario.
Vince McMahon era un maniaco
Riguardo all’ex campione UFC a cui era stata offerta Janel Grant, Riddle ha negato fermamente che potesse essere lui: “Non ero io l’uomo di cui si parla nella causa, era Brock quello con cui stava parlando. Non ho commenti da fare, a parte questo. Non sono sorpreso. Sento la gente dire che è sorpresa. Io non sono sorpreso. Quell’uomo era un maniaco”.
McMahon avrebbe usato Janel Grant come pedina sessuale in una trattativa contrattuale con un ex campione UFC. Lesnar sarebbe l’ex campione UFC in questione, ma non è stato citato nella causa. Riddle ha combattuto in precedenza per l’UFC come Brock Lesnar, ma non ha mai vinto un titolo. Nell’estate del 2020, Riddle è stato accusato di aver aggredito sessualmente la wrestler indipendente Candy Cartwright ma la causa è stata archiviata senza nessuna conseguenza.