Nel mese di agosto, Mauro Ranallo ha lasciato la WWE. Da tempo le sue assenze ripetute avevano indispettito il management della compagnia, dunque la soluzione migliore è stata quella di dividere le strade. Sabato scorso il telecronista è tornato al tavolo di commento per il match di pugilato tra Mike Tyson e Roy Jones Jr. In seguito ha sostenuto una intervista con Post Wrestling dove ha raccontato le ragioni del suo addio al wrestling.

Le parole di Mauro Ranallo

Devo ringraziare Triple H per i bei messaggi che mi ha mandato dopo il match di Tyson. Non ho nulla da criticare alla WWE, se è diventata così grande c’è una ragione. E’ una compagnia perfetta? No, ma nessuna lo è. Commentare il wrestling però è stato un sogno divenuto realtà, un bell’obiettivo raggiunto. Sono sempre stato fan del wrestling, ritrovarmi al fianco di Jerry Lawler e Byron Saxton mi ha aiutato a imparare cose nuove, avevamo creato una bella chimica“.

Lo stress di uno show di wrestling

Sono stato abituato a commentare eventi statici. In WWE sul ring potevano esserci 4 o 8 atleti contemporaneamente. Ho commentato quei match, ma non è quello che avrei voluto. Diventa veramente stressante, ogni cosa può cambiare all’istante. Ringrazio Triple H per l’opportunità che mi ha dato di commentare NXT ma ad un certo punto la mia sanità mentale chiedeva di stare a casa e riprendermi. Soprattutto dopo che siamo andati live, ho iniziato a soffrire di attacchi di panico ogni mattina per diversi mesi. Non ero preparato a questo grado di concentrazione settimana dopo settimana“.

Le critiche e la scelta di lasciare

La gente ha iniziato a criticarmi su Twitter. Dicevano fosse assurdo che fossi stressato dal lavorare in una azienda come la WWE, ben pagato per giunta. Io sono un telecronista e penso di essere uno dei migliori di questo business. Però ci sono dei momenti in cui ho necessità di essere lasciato da solo. Di gestire la mia telecronaca, prepararla con cura. La WWE mi ha aiutato a crescere, è stata la mia vita, un sogno. Ma non sempre quando incontri il tuo eroe, è esattamente come te lo sei immaginato”.