L’Hall of Famer, Mick Foley, ha scritto un lungo articolo per Sport Illustrated per parlare della sua carriera in WWE. Ecco gli Highlight:

Vince McMahon non era un suo fan all’inizio:

“Mr. McMahon non era un fan di Cactus Jack. Ma dopo un notevole primo anno dietro la maschera di Mankind, Mr. McMahon ha cambiato opinione, e non solo ha dato a Cactus Jack un’occasione in WWE, ma ha costruito il character di Cactus Jack per farlo diventare la mia più potente e feroce incarnazione. E’ stato come se stesse ammettendo in un certo senso a me e a tutti quelli che stavano guardando, che era vicino dal perdere un’occasione con Cactus Jack”.

 

Il suo debutto come Cactus Jack nel 1997 in uno Street Fight match contro Triple H:

“Nel lasciar fare ciò ad una persona che (nella sua mente) non sembrava una star, Mr. McMahon ha mostrato che altri prospetti che non sembravano adatti avrebbero trovato una casa e la fama nella WWE. Forse, e dico forse, Cactus Jack ha aperto le porte a future superstar della WWE come Daniel, CM Punk e Kevin Owens, tutte persone che sono cresciute in un ambiente che non sarebbe sembrato molto favorevole una generazione fa”.

Come ha rappresentato la WWE Cactus Jack?

“La WWE ha la maggior parte dei meriti per come hanno deciso di rappresentare un così colorito giramondo come Cactus Jack. Ma c’era anche qualcosa di reale , qualcosa in cui i fan potevano credere. Anche se la gente scopriva sempre più cose su di me (ad esempio che venivo da New York e non dal New Mexico) la legittimità di Cactus Jack cresceva sempre di più. Penso sia perché la gente ha capito gli sforzi che ho fatto per raggiungere il top,  come fosse guadagnata quella posizione, e che tutta la storia su tutto ciò che ho sofferto fosse vera”.