Nell’ultimo episodio dell’E&C’s Pod Of Awesomeness, podcast di Edge e Christian, l’ospite è stato Mike Kanellis, conosciuto prima come Bennett, ha parlato della TNA, e di come ha raggiunto la WWE.
“I nostri contratti con la TNA erano appena scaduti, ma continuavamo a lavorare per loro. Sono cresciuto nel pro wrestling con l’idea che tutto deve essere fatto bene, e se hai deciso di andartene, finisci il lavoro iniziato. Così abbiamo concluso ogni storyline, lentamente ci hanno mandato fuori dall’attenzione dei fan, spostandoci nel background delle ultime faide da chiudere, e così abbiamo adibito ai nostri compiti. La TNA ci ha comunque offerto di rimanere, promettendoci una grande quantità di denaro. Ad un certo punto non ero più sicuro di andarmene”.
“Non sapevo cosa fare, ho contattato Paul Heyman che mi ha detto di parlare con Triple H. Così gli ho scritto un e-mail per sapere se potesse avere qualcosa in mente per me. Quando mi ha risposto mi ha detto che qualcuno mi avrebbe contattato, eravamo circa alla fine di gennaio. Sono abituato ad atteggiamenti rudi nel pro wrestling, ma lui è stato veramente gentile. Nello stesso tempo però pensavo che se nessuno mi avesse contattato non mi sarei stupito. Comunque circa una settimana dopo William Regal mi ha chiamato offrendomi un contratto ed io ci sono rimasto completamente spiazzato. Mi ricordo di averlo detto a Maria, la sua prima domanda è stata ‘Ci mandano ad NXT?’ ed io: ‘No, ci vogliono nel Main Roster!’. Ho parlato con la TNA, gli ho spiegato che avremo preso direzione differenti, ed ho capito quanto fosse difficile mantenere il tutto segreto al giorno d’oggi”.
“A dire la verità eravamo vicinissimi a rifirmare con la TNA, ma Kevin Owens mi ha detto che sarebbe stata un’idea idiota, e che saremmo dovuti andare in WWE. Quando lo abbiamo visto in TV per la prima volta abbiamo capito perché ce lo avesse detto, e abbiamo aspettato che ci contattassero, e Regal lo ha fatto”.
“Da questo momento abbiamo dovuto aspettare che avessero qualcosa per noi, Sono stati 3 mesi, ma a me sono sembrati 10 anni. Ad un certo punto ci hanno chiamati e ci hanno detto che avremmo debuttato a Money in the Bank. Ero entusiasta. Penso che tutto accada per una ragione, e se ci ho messo così tanto tempo per raggiungere questo obbiettivo vuol dire che non ero pronto prima”.