La prima regola che ti insegnano nel giornalismo è che un titolo non può mai contenere una domanda. Dopo tutto un articolo serve a dissipare dubbi e non a farli venire. Ma in questo caso la domanda serve ad invogliarvi a commentare, poiché l’accostamento per alcuni può essere azzardato ma tenterò di spiegare cosa intendo quando metto Miro e Brock Lesnar assieme.

Miro è campione TNT dal 12 maggio, dunque un mese. Le sue difese sono state similari: molto dominanti, tese ad arrivare alla Elevated Camel Clutch che risulta una mossa insuperabile anche per il più duro degli avversari (pensiamo a Lance Archer). Chiaramente nessuno dei suoi match è stato particolarmente ricordabile, e ci sta che sia così visto che i fuochi d’artificio dovrebbero essere tenuti per gli eventi davvero importanti. E sappiamo quanto l’ex Rusev, se messo nelle condizioni di far bene, sia in grado di offrire prestazioni importanti.

E io allora ci rivedo un po’ Lesnar e un po’ Goldberg. Quelli dei primi tempi, si intende. E solo nella gestione dei match, dato che a livello di qualità non vi è dubbio che il buon Miro possa esser superiore ai suoi colleghi. Però la dominanza è la stessa, la cattiveria è la stessa, la voglia di spaccare il mondo prima di arrivare al titolo mondiale è la stessa. Il pubblico, per quanto sia heel, in qualche modo lo supporta. Non è indifferente e il suo lavoro lo sa fare in maniera egregia.

Cosa gli manca? Un feud. Perché al momento ha avuto confronti estemporanei, troppo correlati a quanto già visto sia con Cody che con Darby Allin. Serve un feud per far risaltare sia le sue capacità che l’importanza. Il problema è solo uno: all’orizzonte non si vede nessuno. Anzi, uno ci sarebbe pure, ma davvero val la pena di fargli “perdere” tempo e di far affossare il bulgaro proprio adesso? Perché Hangman Page sarebbe un avversario ideale per una storyline lunga l’estate, ma se è vero che il presunto sfidante debba andare per il titolo massimo, allora bisognerebbe tenerlo lontano da questa tentazione.

Altri? No, la costruzione attorno al titolo TNT è pressoché inesistente, estemporanea. Da un lato va bene perché alimenta le capacità da distruttore di Miro. Dall’altra non gli rende del tutto giustizia come campione ma solo come atleta, cosa gli sarebbe andata bene anche senza avere la cintura indosso.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.