Osservando NXT oramai un trend sembra essere assolutamente chiaro: la transizione dalle MMA al pro wrestling (ed in alcuni casi in senso opposto) è qualcosa a cui ci stiamo abituando sempre piu´, e lo stile che questi atleti stanno perfezionando è oramai qualcosa di affiancabile agli stili “originari” come lo strong style, il wrestling europeo, la lucha e via discorrendo. Potremmo chiamarlo Mixed Martial Arts Pro Wrestling.

 

Questa onda di lottatori di arti marziali miste segue il solco tracciato il passato da Ken Shamrock, Antonio Inoki (in un certo senso), Josh Barnett e Dan Severn tra gli altri. Nel main roster, invece, i casi piu´eclatanti oggi sono rappresentati senza ombra di dubbio da Ronda Rousey, Lashley e Brock Lesnar, anche se con gli ultimi due parliamo di atleti in grado di praticare entrambe le discipline piu´o meno in contemporanea, seppur con consistenti periodi di buffering. Anche Nakamura, Jack Gallagher e Sonya Deville possono vantare un passato da artista marziale, ma la loro esposizione (soprattutto per gli ultimi due) non è lontanamente paragonabile a quella di Rousey per dirne una.

Ad NXT, invece, Shayna Baszler e Matt Riddle sono i due migliori esponenti di questi innovativo stile ibrido assieme a Kyle O’Reilly, che tuttavia non possiede un background da lottatore professionista, nonostante affondi grossa parte nel suo arsenale in prese di sottomissione e combinazioni di calci e pugni piuttosto realistici. Ecco, partirei proprio da questo aspetto del loro stile.

Cosi´come ebbi modo di scrivere qualche tempo fa, per questi atleti il pro wrestling è “un’arte a levare”, per utilizzare le parole di Michelangelo, che tuttavia si riferiva alla scultura. Mentre i lottatori che si approcciano da zero al pro wrestling partono dal preconcetto che la loro offensiva, soprattutto per lo striking, deve essere effettuata non colpendo mai l’avversario, per questi lottatori provenienti dalle MMA invece la struttura giá presente volta a colpire l’obiettivo posto di fronte a se deve essere “resettata”, spezzando la punta ad una matita giá ben appuntita, selezionando il modo accurato i punti del corpo da colpire in modo piu´o meno veemente in modo da non ferire il proprio compagno di danza. Inutile sottolineare come, dal punto di vista squisitamente del realismo, vi sia un abisso tra loro e wrestler puri con lo stesso livello di esperienza: solo vedere le combinazioni tra calci e pugni effettuate in modo cosí preciso e coordinato è qualcosa di meraviglioso, e contribuisce in modo assolutamente sostanziale alla riuscita del match.

Oltre lo striking, anche la fase di grappling ovviamente puo´essere perfettamente inserita nell’arsenale offensivo di questi lottatori durante un match di wrestling. Uno dei concetti cardine del Jiu Jitsu (l’ho capito dopo qualche mese di allenamento) è il flow, l’armonia tra un attacco ed un altro senza soluzione di continuitá, proprio come le onde del mare. Ecco, vedere questi collegamenti armonici (il modo in cui Shayna riesce sempre a prendere la schiena dell’avversario in meno di un secondo è arte pura) contribuisce ancora una volta a rendere lo scontro di wrestling credibile, plausibile, ed a sospendere lo scetticismo inevitabile che una mente critica deve mettere in pausa nel momento in cui si appresta ad assistere ad un match di wrestling. Ed il fatto che questo stile sia realistico, non vuol assolutamente dire che non possa incastrarsi perfettamente con altre tipologie di wrestling lottato.

Che sia un atleta dotato di powermoves ad effetto, che sia un mago dello stile lucha come Ricochet o che sia un esponente dello strong style giapponese, un set di mosse e contromosse basato su counter striking e grappling si presta a numerose combinazioni decisamente interessanti, basti pensare agli straordinari match tra Sane e Baszler. A proposito della regina di picche.

La sua permanenza in quel di NXT sembra essere a breve scadenza oramai, nonostante il debutto al suo fianco delle sue due compagne di merenda. Non verdissima dal punto di vista anagrafico, Shayna potrebbe tranquillamente essere inserita in un modo o in un altro nella faida che vedrá contrapposte le 4 Horsewomen versione MMA contro quelle versione pro wrestling, passando la torcia del Titolo NXT a qualche nuova performer in rampa di lancio (Bianca Belair su tutte).

Matt Riddle ha il potenziale per essere davvero qualcosa di unico: un surfer con il fisico da gorilla, scalzo e con l’aria da fattone anche quando fatto non é…in piú, ha un passato nelle MMA come lottatore di successo nell’organizzazione piu´importante del mondo: il suo record è di 8 vittorie, 3 sconfitte e due no contest, ma avrebbe dovuto essere di 10 vittorie se non fosse per questa sua irrefrenabile passione per i cannabinacei. Il suo stile è brutale, tuttavia studiato e chirurgico: c’è davvero da leccarsi i baffi se pensiamo a tutte le possibili combinazioni sia nel main roster che ad NXT, territorio in cui (credo) Riddle trascorrerá buona parte del primo anno di carriera.

Bene, detto ció lascio la parola a voi: questo stile di lotta vi intriga ed interessa oppure il vostro palato è troppo abituato a sapori classici?

Stay Frosty!