Come già evidenziato nei precedenti articoli, i pesi leggeri paiono aver (finalmente) trovato, in quel di NXT, il loro habitat naturale.
Settimana dopo settimana, TakeOver inclusi, i cruiserweight hanno e stanno dimostrando di saper poter in scena ottimi incontri, conditi da rivalità semplici ma convincenti.

Sotto questo angolo prospettico, la faida tra Escobar e Scott è stata paradigmatica.
I due contendenti, grazie anche ad una passata conoscenza reciproca e ad una buona chimica, sono stati protagonisti di una classica storia tra face e heel, arricchita da incontri di medio-alto livello.

Tuttavia, ribadita la bontà di quanto fatto finora, ritengo che sia il caso di tentare una nuova strada, proponendo un differente contendente al titolo.
Scott, infatti, ha svolto egregiamente il suo ruolo di “cavalier servente” del nuovo regno di Escobar, permettendo al luchador di mostrare e dimostrare le sue svariate qualità, dentro e fuori dal ring.

Ora serve fare il passo ulteriore, con un contendente che esalti, con un gioco di specchi deformanti e contrasti, la malvagità di Santos.
Come già evidenziato in tempi non sospetti, Jake Atlas sembra essere il più adatto alla parte.

Il buon Jake, al netto di un fisico in linea con i canoni della moderna WWE e di una tecnica tutt’altro che mediocre, è dotato di quella innata mimica facciale e corporale che lo rende, letteralmente, un ‘natural born baby face‘.
Insomma, con cotanta faccia-da-bello-de-zi sembra essere l’antitesi perfetta per Santos e soci.

Per ora, la federazione sembra aver optato per una costruzione lenta, ma costante, del buon J.A., mettendolo, sì, in rotta di collisione con il Campione, ma facendolo concentrare, per ora, contro i suoi due enforcer, Mendoza e Wilde.

Staremo a vedere se, nelle prossime settimane, le mie previsioni si riveleranno corrette.

_Claudio_