Durante questa estremamente singolare ed ultra generazionale parentesi di stranezza e rivoluzione di abitudini, poche sono le certezze rimaste e molte invece le domande e le perplessità. Una delle poche cose che invece non ha conosciuto soluzione di continuità è la WWE, che non solo ha portato a termine l’improba impresa di realizzare Wrestlemania in piena pandemia, ma ha anche continuato in modo diuturno a produrre show televisivi come nulla fosse…o quasi.

Si, perché il wrestling senza pubblico, diciamocelo, non è proprio la stessa cosa. Possiamo anestetizzarci in modo stoico fingendo di abituarci a queste nuove condizioni di fruizione e lo sforzo, piaccia o meno, va sempre e comunque apprezzato (ferme restando le riserve morali che ben conosciamo e che condivido a pieno), tuttavia eventi basati su azione e reazione non possono prescindere da esse, almeno non a lungo.

In un periodo in cui è virtualmente impossibile produrre contenuti originali che hanno a che vedere con sport e spettacolo, WWE ed AEW si propongono come alternativa unica da questo punto di vista, tuttavia l’attenzione del pubblico non è stata catalizzata in modo granitico: RAW, NXT ed AEW hanno registrato un calo del 14% circa rispetto all’era pre-covid mentre Smackdown, per motivi che francamente mi sfuggono, ha registrato un calo solo del 6%. Fatto sta che gli ascolti non fanno che scendere in modo lento e costante, ed il pubblico si sta man mano allontanando dal prodotto che, talvolta, fatica seriamente ad assestarsi su livelli qualitativi in grado di appassionare.

In questo, devo dire, la AEW sta in qualche modo eccellendo, cercando davvero di buttare il cuore oltre l’ostacolo e produrre show di alto livello in ogni caso: Jericho al commento è stata una riscoperta preziosa in questo periodo storico, e l’azione sul quadrato francamente a volte è anche “troppo” considerata l’assenza di pubblico. NXT procede in modo invece abbastanza ondivago: lo show di questa settimana dovrebbe essere eccezionale (Io Shirai Vs Charlotte credo che potenzialmente potrebbe essere uno degli incontri femminili più belli di tutti i tempi), tuttavia di settimana in settimana è difficile trovare uno standard simile a quello di qualche mese fa. Tuttavia qualcosa di nuovo si sta provando a proporre.

Keith Lee continua, a mio avviso, ad essere uno dei babyface di maggiore impatto del panorama nordamericano (lo metterei solo dietro a Cody Rhodes e Daniel Bryan francamente), Io Shirai potrebbe andare incontro ad una potenziale “star making performance”, Killer Kross si prepara a cambiare in modo prepotente il volto del brand (ma per lui farò un editoriale a parte quando avremo raccolto più “dati”) e Johnny Gargano e Candice Lerae sono diventati la versione wrestling di Mickey e Mallory Knox. Proprio su di loro mi andrebbe di soffermarmi.

Innanzitutto, le traiettorie intraprese dai due non sono minimamente paragonabili: Gargano ha avuto grandissimo successo prima in coppia e poi da singolo riuscendo anche a conquistare l’alloro massimo, mentre Candice è passata dall’anonimato a ruoli comunque sempre da comprimaria, anche a causa di una certa genericità nella sua gestione da babyface vanilla standard e priva di mordente. Il turn heel avviene in un momento provvidenziale della sua carriera (34 anni), anche se probabilmente era in canna già da un po’: il cambi di tonalità di trucco e taglio di capelli avvennero già in precedenza durante il primo turn di Gargano, tuttavia il tutto venne accantonato un po’ per tempismo, un po’ (credo) per mancanza di fiducia in un duo heel di questo tipo. Oggi, a quanto pare, non è così.

Non penso che sia sfuggito a molti il fatto che la WWE stia puntando in modo abbastanza forte e deciso su tutto il personale stazionato nella zona di Orlando, forse consapevole che questa situazione di lockdown potrebbe protrarsi, riprendere improvvisamente oppure interrompersi repentinamente. Per dare continuità alle storyline, dunque, serve poter contare su personaggi sempre e comunque disponibili: Candice e Johnny sono decisamente ascrivibili in questa categoria. Il successo di questa coppia, tuttavia, non deriverà tanto dalle storyline all’interno delle quali verranno inseriti, quanto dalla dinamica di coppia che potrebbe instaurarsi tra i due.

Il match tra Gargano e Ciampa che ha di fatto sancito la genesi di questo act di coppia non mi ha fatto impazzire, così come non mi ha fatto impazzire il finale, molto forzato in merito a dinamiche e spiegazioni delle stesse. Altra cosa che sinceramente non ho gradito in questi ultimi mesi è stata la gestione stessa di Gargano, turnato face forse troppo di fretta, proposto come un ottimo worker perdente ed infine riturnato dopo non aver raccolto assolutamente nulla. Ecco, io i turn li valuto in base a quanto l’hell/face abbia saputo raccogliere nella parentesi che contiene l’essere buono o cattivo: se un wrestler rinnega la propria anima per ricchezza e titoli e poi non ottiene una mazza, beh i turn sono sempre da considerarsi fallimentari.

Nel caso di specie, credo che attualmente la dinamica potrebbe essere incentrata su Candice e non su Johnny. A tavola è lei a mangiare per prima, a bordo ring vi è Gargano a fungere da hypeman e non viceversa: in quest’ottica, finalmente potremmo assistere all’emergere di tratti di personalità affascinanti e sepolti da colori sgargianti, caramelle e secondi posti. Se vi dovesse essere una dinamica in cui l’elemento trainante sarà quello femminile, se la spietatezza di questa coppia dovesse assumere caratteristiche di sadismo mirato e calcolato da una mente stanca e ferita (quella di Candice), se il rinnegare la propria anima dovesse essere asservita alla trasformazione di Mallory da contendente a Campionessa…beh, allora potremmo davvero assistere a qualcosa di bello.

Gargano come heel non mi convince e non mi convincerà mai in singolo: trainato e guidato da questa nuova dinamica invece potrebbe acquisire una nuova dimensione fresca ed efficace. Staremo a vedere, intanto mettiamoci comodi in vista di mercoledì!