Venerdì notte si è svolto No Surrender, PPV che si svolge un mese prima di Rebellion, uno dei PPV più importanti per Impact. Si cominciano quindi a intessere storyline per quell’evento. Alcune ce ne sono già, altre nasceranno a breve. Ma analizziamo nel dettaglio come si è sviluppato questo PPV. Seguendo l’ordine, nel pre show Deonna Purrazzo ha incredibilmente perso contro Gisele Shaw, a causa dell’intervento di Savannah Evans. Colei che è il Gigante di Clash Royale di Impact, versione femminile, ha perso chi la comanda, quindi ora ha trovato qualcun’altra da servire, Gisele Shaw. Come carattere effettivamente Gisele Shaw un po’ assomiglia a Tasha Steelz, però non vorrei che ora si sviluppasse una storyline più lunga con Deonna Purrazzo. La Virtuosa deve uscire al più presto dalla zona pre Show.

Sempre prima dell’evento, si è svolto anche Jonathan Gresham vs Mike Bailey. Incontro che meritava di stare nella card principale, perché è anche stato godibile, ma ciò che ha fatto capire che era comunque un pre-show è stata la fine, abbastanza discutibile. Sicuramente questo match meritava di stare nel main show molto di più di quello tra Frankie Kazarian e Kon. L’incontro in sé è stato abbastanza deludente ed è servito solo a sviluppare la storyline tra Deaner e Callihan, che un’altra volta ha fallito il suo compito, colpendo per sbaglio Kon. Frankie Kazarian dovrebbe uscire silenziosamente dalla storyline mentre per Rebellion si può puntare alla spaccatura definitiva di Callihan col Design. L’unico dubbio mio è se la spaccatura avverrà a Rebellion, oppure ci sarà già un match definitivo tra Deaner e Callihan per quell’evento. Si tratta di questione di tempo.

Lato Knockouts, le Death Dollz hanno mantenuto le loro cinture in un match abbastanza di transizione contro The Hex. Questa storyline può avere un senso solo con Father James Mitchell, ricordando i tempi passati con Rosemary, se no rischia di diventare una delle tante storyline noiose per il titolo di coppia femminile. Tanta roba invece Joe Hendry contro Moose. Oltre che bel match, divertimento assicurato. Considerando il mix di lottato, storyline e divertimento, è stato il match più mi è piaciuto. Ammetto che mi faccio molto condizionare dal lato divertente, ma l’inserimento della realtà virtuale è stata una vera genialata e ci ha dato modo di risentire l’ottima “Dancing Moose”. Fra l’altro per chi ancora non lo conoscesse alla perfezione, vi consiglio di cercare su YouTube tutte le canzoncine di Joe Hendry negli anni passati. Può causare dipendenza.

C’è stato poi il segmento tra Bully Ray e Tommy Dreamer, che non è stato male ma comunque prevedibile. Data l’assenza di elementi validi fuori dal lottato durante le ultime settimane, avrei inserito questo segmento in una delle puntate classiche. Come avevo previsto è andato invece il match a 4 per diventare #1 contender, vinto da Steve Maclin. Anche lui è molto over, infatti si è visto quanto è apprezzato dal pubblico sugli spalti. Su di lui ci sono grandi speranze e non mi vergogno a dire che è lo sfidante più credibile di tutti quelli visti fino qui contro Josh Alexander. Può rendere il match davvero imprevedibile. Molto più scontato invece il coinvolgimento di Eddie Edwards che costa la vittoria a PCO. Non mi aspettavo però l’arrivo di Trey Miguel dopo il match che se la prende anche lui col Frankestein di Impact.

Prevedibile anche il match tra Bullet Club e MCMG, con Ace Austin protagonista della vittoria. In questo modo lui e Chris Bey si proiettano sempre più verso le cinture di coppia. Ultimi due match di serata invece sono stati quelli per le cinture principali. Come si può portare avanti una storyline senza far perdere troppa credibilità alla sfidante? Proprio col finale tra Mickie James e Masha Slamovich. La russa perde con uno schienamento casuale davvero molto dubbio. Almeno spero, perché eliminare Masha Slamovich facendola perdere in questo modo sarebbe davvero ingiusto. Per me questa storyline può tranquillamente durare ancora un mese e finire definitivamente a Rebellion, con un pathos ancor maggiore e un finale più degno. Infine l’ultima mezzora è stata molto simile a quella di tutti gli altri PPV di Impact dell’ultimo anno, ovvero grande match dal punto di vista del lottato e vittoria di Josh Alexander. Finirà allo stesso modo anche a Rebellion?