Spesso capita che la WWE si impegni in una lunga e paziente costruzione delle sue star. Alcuni sono dei predestinati, come Roman Reigns o Theory. La WWE punta su di loro e piano piano li impone come stelle assolute, anche quando magari invece degli applausi arrivano i fischi. E poi ci sono alcuni wrestler che non erano visti come cavalli vincenti. La WWE li apprezza, magari un po’ ci crede ma è come se gli mancassero sempre due soldi per fare una lira.

Eppure talvolta capita, come è accaduto a Daniel Bryan, che il pubblico si schieri, quasi inspiegabilmente, con uno di questi campioni a metà. Liv Morgan mi ha un po’ ricordato questi grandi underdog a cui in WWE non credevano fino in fondo ma che piano piano hanno dimostrato di meritarsi qualcosa di più di quanto era stato dato loro.

Liv Morgan oggi è una face tifatissima, il pubblico la ama, vuole genuinamente che vinca. Una situazione che la WWE si prodiga di solito a ricreare artificialmente e che invece qui è arrivata quasi naturalmente. Già da mesi c’era nell’aria questa voglia di Liv Morgan campionessa. La WWE aveva resistito a darle il titolo a Day 1. C’era una storia da costruire per WrestleMania tra lei e Bianca, eppure era chiaro quanto il pubblico fosse con lei. Oggi che è campionessa Liv Morgan è probabilmente il campione -in assoluto- più amato di tutta la WWE. Campioni che sono quasi tutti heel, ma non è comunque una cosa da poco. La WWE vuole davvero lasciarsi sfuggire l’opportunità di dare ai fan un’altra stella?

La cosa che apprezzo di più di Liv Morgan è che ha continuato a migliorare. Se pensate alla donna che ha debuttato nel roster principale nel 2017 nella Riott Squad e a quella che sale sul ring oggi noterete come non solo sia migliorata al microfono ma anche sul ring, dove ha sviluppato anche alcune manovre particolari che ben si adattano al suo fisico. Liv riesce a portare qualcosa di nuovo sul ring ogni settimana ed è una qualità che pochi altri hanno dimostrato. Certo la WWE non sempre le ha offerto il palcoscenico, il minutaggio o le avversarie giuste. Nonostante questo la WWE

Ora è il momento di brillare

Adesso serve costruirla, stabilizzarla. Il prossimo passo è importante: la WWE deve fare i passi necessari per trasformare Morgan in una campionessa credibile che possa essere il punto focale della divisione femminile.

Il roster principale ha un estremo bisogno di personalità che convincano i fan del wrestling a sintonizzarsi. Questa situazione è ancora più pressante nella divisione femminile, che si trova ad affrontare una carenza di nomi di spicco. Sasha Banks e Naomi non ci sono più. La Rousey ha faticato a farsi apprezzare dai fan e sarà probabilmente usata da heel come era stato pensato inizialmente. L’ultima iterazione di Lacey Evans non sembra convincere, non quanto Liv Morgan. Rhea Ripley è fuori gioco. Liv ha trovato il modo per raccogliere il sostegno dei fan a lungo termine, anche se non è stata utilizzata come una wrestler di primo piano ha mantenuto il supporto del pubblico inalterato. Anche quando ha perso più volte consecutivamente contro Becky Lynch, il pubblico ha continuato a tifarla.

Non un’altra Nikki ASH

Ricordate quando Nikki ASH ha vinto il Money in the Bank femminile nel 2021? È stato un momento in cui la WWE ha apparentemente riconosciuto il valore di un membro stimato del roster. Una wrestler che sia i fan che i colleghi hanno sempre sostenuto. La sera successiva ha incassato su Charlotte Flair ed è diventata campionessa. Subito dopo, però, è stata utilizzata come una perdente, uscendo sconfitta incontro dopo incontro e restituendo la cintura alla Flair poche settimane dopo. Fare lo stesso con Liv Morgan sarebbe un errore madornale e l’ennesima pugnalata ad un pubblico che si era realmente appassionato ad un wrestler ed alle sue fortune.

Quello che serve a Liv Morgan per confermarsi sono due cose: il supporto del pubblico e la volontà della WWE di lasciarle esprimere il potenziale che evidentemente ha dimostrato di avere. Il pubblico dovrà continuare a tifarla e a sostenerla come ha fatto fino ad ora. Spesso accade che dopo il grande inseguimento del titolo, il pubblico cominci a presentare il conto e a fischiare il campione di turno. E’ successo anche ai più grandi, da John Cena a Roman Reigns e potrebbe accadere anche a lei.  

La WWE poi dovrebbe fare la sua parte. Mettere davanti a Liv Morgan una prima avversaria di transizione. Una come Shotzi, Aliyah o come Natalya. Quindi magari un’avversaria un po’ più difficile come Doudrop o Raquel (massì mischiamo i roster, lei non è mica una wrestler di SmackDown). Una che la metta in difficoltà fisicamente. Quindi finalmente potrebbe sfidare una big. Un calibro da 90 come Ronda o Charlotte. E solo in quel momento, a SummerSlam, la WWE potrebbe comodamente decidere cosa fare. Se premiare Liv con una vittoria pesante e lanciarla nell’olimpo oppure farla perdere, ma consapevole di rinunciare alla sua consacrazione.