Al giorno d'oggi ci sono centinaia di compagnie di Wrestling sparse per il mondo, alcune di queste molto piccole, altre medie, altre che cercano disperatamente di ridurre il gap che li divide dalle major che al momento dominano il business, la WWE su tutte.
La rincorsa verso il cielo è una cosa normale nel mondo degli affari, come è normale nel mondo dello sport e dello spettacolo. Lo è quindi, anche nel mondo del Professional Wrestling.
Lo era anche negli anni 90, quando le compagnie indipendenti erano più che altro affiliate della National Wrestling Alliance, o figlie di essa, staccatesi per cercare di spiccare il volo da sole. Desiderio legittimo, d'altronde anche la WWE fece questo percorso. Una di queste compagnie era la Extreme Championship Wrestling. La ECW era una compagnia che come tante, aveva tentato fortuna staccandosi dalla NWA, il suo Owner, nonché Headbooker, nonché tuttofare, Paul Heyman, trasformò la Eastern Championship Wrestling in Extreme Championship Wrestling, e con accanto un fedelissimo come Gabe Sapolsky, diede vita a quella che oggi noi tutti conosciamo come una delle migliori compagnie indipendenti mai esistite.
Paul Heyman però, era un uomo d'affari pessimo, che fece più di uno sbaglio nella gestione della compagnia, portandola sull'orlo del fallimento e vedendo la sua creatura salvata, se cosi si può dire, da Vince McMahon, che dopo anni di finanziamenti decide di comprare la creatura di Paul E. Era il 2001.
Tutto questo chiaramente, ha avuto delle ripercussioni: alcuni lottatori hanno visto i loro contratti non rilevati dalla WWE, altri che erano free agent non hanno più ricevuto Booking, e un sacco di persone che lavoravano per la ECW e per ciò che ci giravano intorno, si trovarono a piedi, chi per un motivo, chi per l'altro. Uno di questi signori si chiamava Rob Feinstein.
Rob Feinstein era a capo della RF Video, una compagnia distributrice di video. Le migliori vendite arrivavano grazie alla Extreme Championship Wrestling. Adesso che quest'ultima non c'era più, Feinstein doveva fare qualcosa per non abbandonare e soprattutto non perdere, quella fetta di fan affezionati al wrestling che lo faceva guadagnare più di ogni altra cosa. Non ebbe successo purtroppo per lui, ma per fortuna per tutti noi, la negoziazione con la Combat Zone Wrestling di John Zanding. Preso dal panico e affamato per le perdite delle vendite dei video della ECW che tanto gli mancavano, decise di diventare lui stesso un promoter.
Fu cosi, che nel 2002, esattamente all'inizio del 2002, nacque dalle rovine della Extreme Championship Wrestling, una nuova compagnia: il suo primo evento si chiamò "The Era of Honor Begins".
Con l'aiuto di colui che per anni aveva tirato le redini della Extreme Championship Wrestling insieme a Paul Heyman, ovvero Gabe Sapolsky, Feinstein da vita a quella che oggi, proprio come era la ECW ieri, è una delle più grandi compagnie indipendenti mai esistite: la Ring of Honor. Il primo show vide, fra le altre cose, un incontro valido per l'IWA Intercontinental Title, fra Super Crazy ed il momentaneamente svincolato Eddie Guerrero: vinse Super Crazy strappando la cintura a Latino Heat. Mentre il main event, vide Low Ki sconfiggere Brayn Danielson e Christopher Daniels, i tre che passeranno alla storia come i padri fondatori della ROH.
Tutto iniziò, proprio in quella Filadelfia che vide l'inizio e successivamente la fine, della Extreme Championship Wrestling.
Il resto è storia recente, più o meno, con la ROH che diventa piano piano ciò che oggi, dove ha il suo proprio show televisivo, i suoi PPV, i suoi eventi live e quello che, nonostante qualcuno sostenga non sia cosi, è un vero e proprio titolo del mondo, nato da un Fatal Four Way Match nel quale Low Ki, ancora lui, sconfisse Spanky, Christopher Daniels e Doug Williams. Un titolo che oggi è stato difeso non solo negli Stati Uniti, ma in molte altre parti del mondo e in molte altre compagnie, e che vede al momento Jay Lethal come suo padrone e sovrano.
Non tutto nasce per caso, ci sono cose che nascono perché devono sostituire qualcosa o qualcuno, il mondo del wrestling non è diverso. Il potere della WWE che spense la magia della Extreme Championship Wrestling, lasciò sul terreno delle ceneri dalle quali, come l'araba fenice, nacque una nuova realtà, più stabile e potente della defunta, che ha superato di un bel po' gli otto anni di vita della sua antenata e si appresta a rinascere ogni volta che ce ne sarà bisogno ed ogni volta che il grande capo, quello più ricco e più potente, allungherà le proprie mani nel tentativo di afferrarla per portarla al tappeto. Non ce la farà. Non ce la farà perché ci sarà sempre qualcuno pronto a rinascere ed a risollevarsi, e perché sempre, come hanno dimostrato in tanti, chi passa per certi sentirei difficilmente se li dimentica, anche quando diventa famoso, anche quando diventa davvero qualcuno, anche quando diventa campione WWE.