Da Johnny Rodz a Paul Heyman. Da Vince McMahon a Dixie Carter. Dal più piccolo Stage newyorkese, al Biggest Stage of Them All. Sempre e comunque, nella stessa forma e nella stessa sostanza, sono stati qui. Se il mondo non girasse loro ci sarebbero lo stesso. Sarebbero aria, forse sarebbero sabbia. Non potrebbero gridare ma si farebbero sentire, non potrebbero muoversi ma la loro ombra sarebbe comunque ingombrante. Ispirati dai più grandi, ispiranti dei più piccoli, con un padre vero diverso e diversi padri putativi uguali, signore e signori, diamo il benvenuto nell’arca della gloria della World Wrestling Entertainment, al più grande Tag Team di tutti i tempi: i Dudley Boys!

 

Uno si chiama Hughs, l’altro LoMonaco, sono completamente diversi se li si guarda, ma per noi erano, sono e sempre saranno, due fratelli. Essere fratelli nel mondo del Pro Wrestling può avere tanti significati, ma questa volta, in questo caso, ha il significato più profondo di tutti: una storia parallela. Una storia che comincia nelle palestre di Johnny Rodz, la Gleason’s Gym, nel cuore di Brooklyn, quartiere nel quale nasce un’amicizia che andrà oltre il tempo e oltre la sofferenza.

In quel vespaio di piccole compagnie e terra fertile per il Wrestling, Paul Heyman li coglie, li trapianta e li fa sbocciare, allineandoli a una Stable, la famigerata Dudley Family, che come comun denominatore ha un padre, Big Daddy Dudley, che in giro per gli Stati Uniti a sfornato figli con donne diverse, creando un gruppo che poi, anni dopo, Paul Heyman mette insieme e propone negli Show della Extreme Championship Wrestling. Buh Buh e D-Von, nascono qui.

Nella ECW si faranno conoscere e mostreranno di essere senza ombra di dubbio i migliori membri della “famiglia”, trascinandosi dietro le piccole folle della ECW Arena e dell’Hammerstein Bellroom. Nella Extreme Championship Wrestling, tutto questo, gli frutterà ben otto titoli del mondo di coppia, il Record della creatura di Paul Heyman.

A quattro anni dal loro debutto nella ECW non si può fare a meno di notarli e nel mezzo di una guerra fra WWF e WCW a spuntarla sono i primi, che ormai si avviano sereni alla vittoria finale della Monday Night War. Bubba Ray e D-Von Dudley debuttano nel 1999. La piccola ECW li ha resi popolari abbastanza da far sorridere anche i fan Hardcore della World Wrestling Federation, che durante l’Era Attitude popolavano i divani davanti ai teleschermi più che mai. Anche qui, nel posto più importante nel quale potessero stare, i responsi sono positivi e la loro carriera varrà nove titoli di coppia, dieci, se contiamo il titolo di coppia della World Championship Wrestling vinto quando i McMahons acquistarono la compagnia dell’ AOL.

Il legame con la WWE si affievolisce quando il prodotto comincia a dirigersi verso una morbidezza che non li caratterizza. I tavoli, le sedie e le scale, armi con le quali hanno costruito i più grandi TLC Match della storia della WWE insieme agli Hardy Boys, Edge e Christian, non sono più il pane quotidiano e allora è tempo di andare, di cercare qualcosa di nuovo da qualche altra parte. C’è una compagnia che sta crescendo e non fa altro che assumere, spesso sbagliando, ex WWE. Questa volta non fu un errore, questa volta non si poteva fare altrimenti.

Il Team 3D, nome dovuto alle dispute legali con la WWE ancora in possesso dei diritti sul nome Dudley Boys, debutta nel 2005 a Impact. Come in più di un’occasione Bully Ray dirà, nella TNA si respira aria di ECW. Non so se sia vero, nessuno lo sa davvero, ma quello che sappiamo è che i due “fratelli” dimostrano che quell’aria, qualunque sia, gli fa bene. Fra vari Feud e Storyline più o meno belle, i Dudley riescono sempre e comunque a tirare fuori oro da tutto, mettendo in risalto, come sempre, non solo le loro notevoli doti Extra Ring, ma anche una sapienza sul quadrato fuori dal comune, che più crescono, più va migliorando. Il loro periodo nella Total Nonstop Action dura per quasi dieci anni, nei quali vincono due titoli del mondo di coppia della TNA, un titolo del mondo di coppia della NWA, due titoli televisivi, con Brother Devon, e due titoli del mondo, con Bully Ray, finendo in bellezza nel 2014 quando la compagnia gli onora introducendoli nella TNA Hall of Fame.

Mentre accade tutto questo però, i Dudley non si sono fermati alla TNA. Vincono per due volte i titoli del mondo di coppia IWGP, cinture in forza alla New Japan Pro Wrestling. Vincono i Super Tag Team Title della HUSTLE e i titoli di coppia della Square Circle Wrestling. Tornano poi per un anno in WWE, compagnia nella quale D-Von resterà per lavorare da Road Agent, mentre Bubba Ray saluterà di nuovo, tornando a calcare i Ring indipendenti, su tutti quello della Ring of Honor, dove oggi è lo Special Enforcer dello Show.

Poco tempo fa il tanto atteso e immancabile annuncio: i Dudley Boys entreranno nell’arca della gloria della World Wrestling Entertainment il prossimo 6 Aprile, a New Orleans, Louisiana. Saranno Edge e Christian a introdurli. Sono stati loro, infatti, insieme agli Hardy Boys, a contribuire a scrivere nella pietra una leggenda che si, va oltre i confini della WWE, ma che li si è consacrata. Sarebbe bello vedere qualcuno di quei padri putativi inserirli nell’arca della gloria, ma infondo sono troppi, se ci pensa uno, potrebbero arrabbiarsi gli altri. Edge e Christian daranno il giusto, giustissimo tributo ai fratelli Dudley, e se su quello Stage si presentassero anche gli Hardy Boys, allora la festa sarebbe ancora più grande e l’onore in ricordo di un pezzo di storia scritto sul quadrato, definitivo.

Da Johnny Rodz, già Hall of Famer classe 1996, a Paul Heyman, futuro Hall of Famer senza se e senza ma. Da Vince McMahon, non c’è bisogno che dica altro, a Dixie Carter, che nel bene o nel male per prima ha accolto i Dudley in un’arca della gloria, tutti saranno fieri di loro. Tutti verseranno una lacrima per vedere il coronamento di una carriera stellare, quasi disarmante. Hanno superato tutti, i Dudley Boys. Sono sul gradino più alto della storia del Professional Wrestling e lo sono oggettivamente, non solo per tutte quelle cinture vinte ovunque siano andati, ma anche per il contributo che hanno dato dentro e fuori dal Ring. Per ciò che hanno appreso, riproposto e insegnato. Per ciò che hanno saputo dipingere su una tela che fino a quel momento era colorata ma monotona. Per aver reso la categoria Tag Team una strada sulla quale si può viaggiare davvero per tutta la vita. Hanno dimostrato che una coppia non deve per forza nascere per splittare, e se succede, dopo vent’anni insieme, non è perché uno ha voglia di vincere da solo, e perché anche chi ti comanda, spesso, fa errori. I Dudley sono tornati sempre insieme e come giusto, insieme saliranno nell’olimpo del Wrestling, e attenzione a tutti voi che sarete li quel giorno, perché quando Bubba Ray chiamerà D-Von, e lui risponderà, significherà che un tavolo, una volta ancora, una volta in più, starà per rompersi, grazie alla più gloriosa e importante delle Death Dudley Drop.