Nia Jax è stata una delle colonne portanti della divisione femminile della WWE dal suo call up nel main roster nel 2016. Prima di allora, ha avuto anche una discreta carriera a NXT dove ha avuto incontri con avversarie di livello, come Asuka. Ma nonostante il suo personaggio imponente, Nia ha sofferto molto a causa di un’opinione diffusa tra i fan: nonostante i molti anni ai vertici della divisione femminile, ha avuto la nomea di essere una lottatrice piuttosto pericolosa, e di mettere in pericolo le colleghe. Addirittura, una parte dei fan crede che Nia mettesse volutamente in pericolo le sue avversarie.

Più grande e più forte

Mentre parlava al podcast di Renée Paquette, Nia Jax ha ammesso che è rimasta molto ferita da questa credenza dei fan, e di essere stata molto attenta a far sentire al sicuro le sue colleghe:

“So che sono molto più grande di tutti, e so che sono molto più forte. Coach Sara Amato mi ha sempre detto ‘devi essere consapevole che sei molto più grande degli altri, e che quando colpisci qualcuno in faccia non sarà mai come se lo stesse facendo qualcuno più piccolo di te’. Sono sempre stata cosciente di ciò. Ho lavorato con Lexi [Alexa Bliss] per gran parte della mia carriera, e lei è così piccola. Si è fidata di me. Mi feriva quando le persone dicevano ‘lei infortuna tutti’. Nella mia carriera, so di aver fatto male a due persone. Ovviamente, Becky è una di loro. Ce n’è un’altra, non voglio nominarla, ma so di averlo fatto. Mi sono scusata molto. Hanno riempito YouTube di queste cose. Ehi, indovinate un po’, siamo lì e saremo lì 300 giorni all’anno, e non tutte le mie mosse sembreranno super pulite e lisce, ma non faccio male alle persone o esco di proposito per far male alle persone. Questo è ciò che mi ha ferito di più. Mi sforzo per assicurarmi di far fare una bella figura a chiunque, farlo sentire al sicuro e assicurarmi che tutti noi usciamo ridendo, divertendoci”.

La WWE ha cercato Nia Jax per la Royal Rumble, ma il rifiuto fa intendere che il suo ritorno sul ring è ancora incerto, almeno a Stamford.