La scorsa settimana, durante SmackDown, AJ Styles ha attaccato verbalmente Cody Rhodes menzionando anche i suoi trascorsi in ROH, in NJPW e nella federazione “da lui creata”, senza però menzionare direttamente la AEW. Parlando ai microfoni di “The Gorilla Position”, Nick Aldis, attuale GM di SmackDown, ha discusso il fatto di omettere il nome della compagnia di Jacksonville.
Un riconoscimento implicito
“Non credo che sia qualcosa di negativo, penso che sia più una cosa del tipo: ‘Hanno chiarito che stanno arrivando alla WWE’. Personalmente penso che la guerra sia una cosa stupida, una cosa stupida da parte loro. Se la paragoniamo alla geopolitica. Se qualcuno ti ha dichiarato guerra, non è che tu possa fare il suo nome in giro. A volte sono stati certamente ostili e, dal punto di vista dell’azienda, non vogliamo ‘punzecchiare l’orso’. Non è quello che vogliamo. Allo stesso tempo, è interessante poter riconoscere questa parte della storia di Cody. Con Cody è inevitabile, perché quando è tornato era The American Nightmare. Non era lo stesso ragazzo di prima. Far finta che si sia trasformato in questa persona nel bel mezzo del nulla non ha senso. Per molti versi, questo è la più grande attestazione della AEW: Cody è Cody. Ha creato quel personaggio. Il fatto che sia stata una parte importante della nascita di una grande compagnia e di un posto dove le persone vanno a lavorare, è un risultato straordinario e non fa male alla WWE riconoscerlo”.