So già che scrivere questo articolo sarà difficile.
Da qualche settimana, Kofi Kingston si trova sotto i riflettori, non come membro del New Day ma come wrestler singolo e adesso si sta paventando l’idea di vederlo sfidante di Daniel Bryan a WrestleMania, forse addirittura come campione. In molti sono insorti all’idea, protestando in ogni modo, dicendosi indignati al solo pensiero; la sottoscritta, invece, l’ha presa con molta, molta calma.
Ed ecco il motivo di questo articolo, in cui cercherò di spiegare perché l’idea di un Kofi Kingston campione WWE non mi terrorizza e non mi disgusta.
Ne ho discusso spesso durante il mio periodo qui su ZonaWrestling: ne ho parlato quando Alicia Fox è stata scelta come sfidante di Paige, ne ho parlato quando Carmella ha incassato il MITB, quando il titolo è stato dato a Jinder Mahal e adesso mi ritrovo a parlarne ancora. Repetita iuvant, si spera.
Anzi no, perché stavolta voglio provare ad essere leggermente più cattiva
Partiamo dall’obiezione numero uno: Kofi Kingston non è credibile come campione WWE. Ora. provate a mettervi nei panni di Kofi: siete in WWE da undici anni, avete sempre svolto bene il vostro lavoro, avete una buona condizione atletica, i vostri match non sono certo brutti, anzi, avete dato prova di tirar fuori prestazioni eccellenti all’occorrenza, fate parte di un tag team che dopo anni riesce ancora a intrattenere dignitosamente il pubblico; voi siete tutto questo e finalmente la WWE decide di premiare la vostra dedizione, il vostro impegno, la vostra carriera, spostandovi nel main event di SmackDown e cosa vi trovate a leggere sul web? Che voi non sareste un campione credibile e non avete star power. E scusate: secondo quale parametro? Secondo quale criterio? Immaginate un po’ se la WWE ragionasse allo stesso modo, in uno scenario simile all’inizio del film “Zeta la formica”: appena messo sotto contratto, invece di metterti in mano un casco da soldato o un piccone da operaio, ti appiccicano sulla fronte il nome “jobber”, “mid-carder”, “main eventer”, basta, questo sarà il tuo ruolo in eterno e guai se oserai mai proporti in maniera diversa, a cuccia.
Stiamo parlando di un atleta con esperienza decennale, che ha vinto una innumerevole quantità di titoli secondari e che, volenti o nolenti, in questo momento è over più di quanto la WWE non si aspettasse che fosse; alla luce di tutto ciò, dove mancherebbe di credibilità? Perché sarebbe un delitto proporre lui come campione WWE? Perché non è bravo forse? Perché credete che a WrestleMania lui e Daniel Bryan non sarebbero in grado di sfornare un grande match? A giudicare dalle prestazioni di Kofi finora, e non mi riferisco solo a quelle dell’ultimo mese, mi pare un wrestler in grado di eseguire ottime performance; sarò cattiva, ma credo che pure noi fan “smart” ci godremmo di più un Kingston vs Bryan da cui non ci aspettiamo nulla e si rivela ottimo rispetto a uno Styles vs Nakamura dal quale tutti si aspettavano 10 e son rimasti delusi perché hanno avuto 8.
Togliamoci dalla testa che per un titolo debbano scontrarsi solo i migliori a livello tecnico, non è mai esistita questa cosa, in WWE e altrove, e mai esisterà (e grazie al cielo aggiungerei); per un titolo ci va chi la federazione decide debba andare in quel momento e la motivazione può essere la più disparata, non certo la sola bravura in ring (che comunque resta una qualità apprezzabile, ci mancherebbe altro, sempre di wrestling si tratta).
Kofi Kingston toglierebbe spazio a chi se lo merita di più? E chi sarebbe? Nakamura ha avuto Rumble e match titolato a WrestleMania l’anno scorso; AJ Styles ha orbitato attorno al titolo per oltre un anno; Tommaso Ciampa è attualmente campione di NXT e ha debuttato nel main roster l’altro ieri. Anche qui, più che “meritevoli”, credo che i fan si limitino a ritenere Styles, Nakamura, Ciampa, Andrade etc, tecnicamente superiori a Kingston sul quadrato, dunque automaticamente più meritevoli di una title shot. Rileggersi le mie parole di qualche riga fa.
L’unica obiezione a cui posso rispondere più tranquillamente, è la seguente: per molti fan, i titoli WWE hanno grande, grandissima importanza. Per molti fan, WrestleMania è un evento che attendono con trepidazione ogni 364 giorni. Per loro, le faide per i titoli massimi andrebbero costruite perfettamente, con mesi e mesi di programmazione, per poi andare ad offrire il miglior spettacolo possibile, sia dal punto di vista del wrestling che dell’intrattenimento. Per questi fan i match per i titoli mondiali devono rappresentare il top della compagnia e i wrestler che li disputano devono sempre essere i top della compagnia. Dunque, non c’è da stupirsi che mal digeriscano che una faida per il titolo WWE venga decisa a poco più di un mese da WrestleMania, con uno sfidante tirato fuori dal cilindro molto a caso e che non è considerato un “top name”, pur essendo un pluricampione sia singolo che di coppia. Apprezzo il romanticismo di queste persone e apprezzo il profondo rispetto che nutrono per i titoli WWE, ma lasciatemi dire che, in questo modo, non si riesce a godersi appieno il wrestling. Il wrestling è fatto anche di ciò: di colpi di scena, di campioni che sbucano fuori dal nulla, di azzardi, di cambi di piani. A me, a dirla tutta, piacerebbe l’idea di vedere per il titolo qualcuno di nuovo, di inaspettato, qualcuno che non sembri un predestinato ma che, per una fortunata combinazione di eventi, si è trovato lì.
Per la visione del wrestling che la sottoscritta ha, non ci sarebbe nulla di scandaloso in un Kofi Kingston campione WWE, assolutamente nulla. Ma se non vi ho convinto, cosa che ritengo probabile, vi invito a espormi la vostra opinione. Sarò più che felice di confrontarmi con voi
Ci provo a fare la cattiva, ma tanto lo sapete che vi voglio bene.