Non so più cosa pensare, non so se il problema del mio disagio è legato al mio punto di vista personale oppure è la WWE stessa che non mi “capisce” più. L’editoriale è quanto di più soggettivo ci possa essere, cerco di commentare quello che vedo, scrivendovi quello che penso e perciò trovarmi a pochi giorni dal main event di TLC 2015 e non provando il minimo interesse nella risoluzione della faida, questa situazione mi fa interrogare.
Non voglio spaccare il capello in quattro dicendovi che Roman Reigns è il mediocre raccomandato di questa generazione, che ci ha regalato momenti imbarazzanti al microfono oppure Sheamus pur eccellente in alcune fasi della carriera non è mai, anzi non non gli è mai stato permesso essere un main eventer fisso.
Qui si tratta di una questione dall’importanza storica, siamo agli sgoccioli della carriera di John Cena e ancora si brancola nel buio più pesto. Con, permettetemi, un potenziale roster di qualità messo all’angolo dall’ego di qualche dirigente innominabile.
E ho avuto sempre la massima stima per Vince McMahon, un uomo che ha costruito le più grandi star di questa disciplina, ho paura adesso abbia abdicato un po’ troppo e l’esperimento John Cena face a vita versione 2, sta fallendo miseramente. Roman Reigns non funziona e non funzionerà mai.
È una sofferenza vedere come altri talenti siano relegati ai margini delle card, mentre si assiste mese dopo mese alla forzatura, simile al lavaggio dei nostri cervelli. John Cena, pur fischiato da una certa parte di pubblico, ha sempre garantito match di livello quando necessario e capacità mediatiche fuori dal comune, che compensavano quella fastidiosa patina pop. Cosa che altri nel passato sono stati maestri a cancellare completamente, vedi Stone Cold, il face perfetto che in WWE si sognano anche la notte.
Se la musica prima in classifica viene passata su tutte le radio, io la ignoro e ascolto ciò voglio, se il film più visto al cinema non mi interessa per me non esiste, se il videogioco del momento mi lascia indifferente lo lascio sullo scaffale. Purtroppo l’affezione alla WWE mi tiene legato agli sviluppi di questa federazione che ha mi avvicinato al wrestling, che è una parte importante della mia vita, e ne fa la porta bandiera nel mondo, quindi mi dispiace quando vivo situazioni di questo tipo.
A gennaio ci sarà la Rumble e la conseguente road to Wrestlemania, periodo che mi farà dimenticare questo orrido main event, l’ultimo rumors è che veda all’evento più importante del 2016 Reigns vs Cena. Abbastanza realistico.
Il fatto è che credo che il salvatore della patria e poster boy della federazione semplicemente non possa più esistere, credo che il sistema di sviluppo non abbia solo ingabbiato le esplosioni di talenti, ma abbia ingabbiato il movimento stesso anche a livello indie, è questo il punto.
Dovrei abituarmi all’idea che questa è la realtà dei fatti e il main event di TLC 2015 sia il frutto del sistema gerarchico che la compagnia ha assunto. Io comunque morirò con la maglia di Austin 3:16.