Si dopa pure Brock Lesnar, surprise!

Non ce l’ho particolarmente con Lesnar, sarebbe disonesto da parte mia dopo aver scritto un editoriale dove non me la prendevo più di tanto con Roman Reigns. Non vorrei sembrare ripetitiva quindi mi limito a riassumervi i punti principali della puntata precedente: il doping è male? Sì. Brock Lesnar va crocefisso in sala mensa? Come per Roman Reigns, vorrei sapere che tipo di sostanze ha assunto di preciso, giusto per completezza. Subirà un depush al suo ritorno? Nel caso di Reigns era un nì, nel caso di Lesnar probabilmente un no, difficile “depushare” un wrestler part-timer che lotta solo in pochi big match all’anno, ma facciamo che sull’argomento ci torniamo tra un po’.

Sul caso Lesnar tuttavia vanno fatti un paio di appunti in più rispetto al recente caso Reigns: punto primo, durante questa settimana ho appreso che la USADA ha una lista di sostanze proibite molto più lunga ed è estremamente più restrittiva rispetto al Wellnes Program della WWE, che pare proprio essere di manica larga. Punto secondo, conseguenza diretta del primo: possibile che Brock Lesnar non si sia un minimo preoccupato di ciò che assumeva quando ha deciso di tornare a combattere in UFC? Possibile che in tutta la sfilza di medici, nutrizionisti, personal trainer e galoppini vari che affiancano atleti di questo calibro, nessuno si sia preoccupato di cosa Lesnar stesse assumendo, distinguendo tra sostanze lecite e illecite? È stata una svista da parte dell’atleta o il fatto è stato compiuto coscenziosamente?

Però non è della faccenda doping che vorrei parlare, non oggi almeno, ci terrei invece a rendervi partecipi di un curioso fenomeno a cui ho assistito quando Lesnar ha disputato il suo match ad UFC 200

Premetto che non sono una fan delle MMA, ho visto qualche match qua e là, mi piacciono i video di knockout in 5 secondi netti e penso che Kimbo Slice fosse un grande (RIP), questo il mio background per quel che riguarda le MMA. Eppure anche io, come molti altri, ero molto curiosa di rivedere Lesnar in UFC, probabilmente spinta da quell’atavico interesse che si riaccende ogni qualvolta un wrestler si approccia ai combattimenti “veri”: ne sarà in grado? Sarà in grado di “menare per davvero”? Verrà fatto a pezzi dai “veri lottatori”? È finito il tempo delle mele?

Insomma, tante persone hanno deciso di seguire il match di Lesnar, persone magari come me, che non seguono le MMA e che hanno visto solo qualche incontro sporadico, ma non solo, anche persone che non avevano mai visto un incontro di MMA in vita loro e poi se ne sono uscite con frasi del tipo “eh ma è noioso, col wrestling non c’entra nulla”

Che poi, fra parentesi, ma dico io, informati un attimo prima no? Fra un po’ i computer prenderanno il controllo della Terra e tu neanche spendi due minuti per digitare su Google “cosa meenchia sono le arti marziali miste.com.org.it”? No eh?

Mi domando quand’è che Lesnar è diventato il centro di gravità permanente tanto cercato da Battiato. Da quando è tornato in WWE nel 2011 ha avuto la sua buona dose di vittorie e sconfitte, un John Cena qua, un Triple H là, era The Beast, ma pur sempre un uomo, poi qualcosa è cambiato, non subito, ma in maniera costante

Dapprima la conquista della Streak, mi fa sempre male al cuore ricordare quel momento, ma non credo di sbagliarmi se indico quel momento come la nascita del nuovo Lesnar, una Bestia ancor più temibile e catalizzante della precedente, poi c’è stato il match contro Cena a SummerSlam, il regno da campione terminato quando Seth Rollins ha schienato Roman Reigns a WrestleMania, il nuovo feud con l’Undertaker durante il quale persino il Deadman ha dovuto ricorrere a dei colpi bassi, infine, per quel che riguarda la WWE, il match di FastLane dove ancora è uscito sconfitto solo perché il match era un Triple threat e la successiva vittoria contro Dean Ambrose

La figura di Lesnar è parsa ingigantirsi mese dopo mese, con pazienza, con risultati eclatanti ma ben diluiti nel tempo

In ultimo, Lesnar ha deciso che, perché lui è Brock Lesnar e noi nun semo un catzo(cit.), era ora di tornare in UFC per dimostrare di essere in grado di mettere al tappeto chiunque anche senza un copione che lo determinasse. Nulla di tolto ai wrestler che si dedicano a questo sport per tutta la vita, ma è innegabile che questa performance in UFC abbia avuto grande rilevanza agli occhi delle “masse”, tutte quelle persone che magari hanno una conoscenza solo basilare o superficiale del wrestling, tutte quelle persone che magari di wrestling non sanno proprio nulla, sarebbe sciocco negare che vedere un lottatore che pratica uno sport definito “finto” dominare un match di arti marziali miste, sarebbe sciocco negare che questo abbia un fortissimo impatto su di loro.

Non so se Lesnar ha già raggiunto la vetta o se, paradossalmente, la sua stella potrebbe crescere ancora, quello che so è che è diventato un atleta capace di smuovere le masse a 360 gradi e di catalizzare l’attenzione su di sé in qualunque impresa si cimenti, non penso di esagerare che Lesnar sia vicino, per importanza mediatica, a nomi del calibro di The Rock (gli do il beneficio del dubbio solo perché, a quel che ne so, non ha mai girato un film).

Certo che uno star power del genere non dev’essere facile da gestire per la WWE, una sconfitta della Bestia dovrà essere egregiamente gestita e le vittorie che lo aspettano dovranno comunque regalare forti emozioni, al netto della scontatezza del risultato

Il match contro Randy Orton, da questo punto di vista, rappresenta un buon banco di prova. Non vi è una storyline dietro, si tratta semplicemente di prendere due atleti molto amati, di cui uno assente da molti mesi per infortunio, e metterli sul ring per permettere al pubblico di tifarli a più non posso, dopodiché la WWE dovrà decidere come e quanto impiegare Lesnar e se inserirlo nuovamente nel giro del titolo mondiale, sinceramente non riesco a pensare a quali sarebbero i piani migliori per Lesnar nel breve periodo, ma è anche vero che la WWE mi ha abituato a delle piacevoli sorprese, come il feud con Dean Ambrose, seppur culminato in un match sotto le aspettative.

Voi cosa ne pensate? Brock Lesnar ha realmente raggiunto l’apice? Può essere considerato un “nome” spendibile ovunque, al di là del wrestling? Come dovrebbe gestire la WWE un lottatore come Lesnar? A chi dovrebbe spettare l’onore di sconfiggerlo?

Ysmsc