Fra le pagine delle enciclopedie del Wrestling, fra i video tributo di Youtube, e fra i miei DVD, di tanto in tanto mi capita di riscoprire dei nomi che purtroppo troppo spesso mi dimentico. Uno di questi nomi è quello di Michael Lee Alfonso, meglio conosciuto al grande pubblico come Mike Awesome.
Non è mai facile cominciare a parlare di un lottatore scomparso, perché si rischia sempre di cadere nel retorico, di ripetersi, ma soprattutto si rischia di ricordare delle cose che non sono abbastanza importanti se paragonate all’ultimo periodo, nella maggior parte dei casi quello più buio. Proprio per questo voglio raccontare di Mike Awesome in maniera diversa, ricordando, più di tutto, quella che fu una mia impressione, un’ impressione che mi spaventò, e che purtroppo, si rivelò esatta.
Mike Awesome debutta nel mondo del Wrestling nel 1989, evidenziando immediatamente ottime potenzialità, molto migliori di quelle di suo cugino Michael Bollea, a.k.a. Horace Hogan, con il quale cominciò ad allenarsi e a combattere. Bollea è il nipote di Hulk Hogan, e tramite lo zio riuscì ad avvicinarsi tranquillamente al mondo del Wrestling, trascinando con lui il cugino non imparentato con l’immortale, Awesome appunto.
La prima federazione nella quale combatte Awesome è la Frontier Martial-Arts Wrestling, dove combatte col nome di “The Gladiator”. Proprio dalla FMW comincia la scalata del buon Mike, che viene notato da Paul Heyman, signore e padrone della Extreme Championship Wrestling. Heyman viene colpito dalla tecnica rude ma concreta di Awesome, dal suo essere un Big Man ma allo stesso tempo un missile in grado di partire da una parte all’altra del Ring, in grado di grandi manovre di potenza e voli notevoli. Il tutto, condito da una notevole propensione all’estremo, e quale federazione migliore per lui?
Nella Extreme Championship Wrestling, Mike Awesome arriva anche al titolo del mondo in diverse occasioni, l’ultima delle quali mentre era sotto contratto con la World Championship Wrestling, in una di quelle vicende che passerà alla storia, un’altra storia però, che ho già raccontato.
Oggi stiamo parlando di Mike Awesome e basta, un Awesome che lascia la FMW per la ECW dove mostra tutto il suo valore, facendo il pendolo dall’America al Giappone, per poi, come detto, approdare nella WCW, dove il suo vecchio amico Lance Storm parla benissimo di lui a Eric Bischoff. Awesome debutta nella WCW nel 2000come membro nel New Blood, attaccando Kevin Nash. Dopo alcuni mesi però, la dirigenza della WCW comincia ad usare in maniera sconcertante Awesome, gli da Gimmick stupide e inguardabili, affossando definitivamente il suo grandissimo talento, e spezzando il suo sogno di diventare campione del mondo in una grande Major, il suo sogno di entrare definitivamente nell’olimpo del Wrestling, il suo sogno di diventare una leggenda. Per quel sogno, la sua fantastica completezza In Ring non basta a colmare il vuoto di un carisma assente, o forse nascosto ma mai davvero espresso.
Quando la WCW viene acquistata dalla WWF, il contratto di Awesome viene rilevato, ma anche nella federazione di Stamford, appena conclusa la Storyline dell’Invasion, per lui non c’è nulla.
Si torna quindi al circuito indipendente, il solito circuito indipendente, che per un Wrestler che ha versato lacrime, sangue e sudore, è duro da accettare dopo aver assaporato, seppur per poco, il gusto del grande Wrestling. Awesome entra in un limbo che non rivela, ma che in molti ricordano stampato nei suoi occhi. Continua a lavorare, vince delle cinture, combatte nella Major League Wrestling, nella giovane Total Nonstop Action e continua a viaggiare in Giappone, ma non è contento, e non lo sarà nemmeno quando Vince McMahon lo chiamerà per One Night Stand 2005, uno Show che in una sera vuole ricordare la leggenda della Exteme Championship Wrestling.
Per Awesome c’è un Match contro Masato Tanaka, quel Masato Tanaka che in Giappone ma soprattutto in ECW, ha messo in piedi con lui incontri grandiosi, con uno Spot passato alla storia: un Awesome Bomb che proietta Tanaka attraverso un tavolo, naturalmente, dall’interno all’esterno dal Ring. Proprio questa manovra chiude anche il Match del 2005.
Ed eccoci, arrivati a quella bruttissima impressione di cui parlavo prima, un Awesome che lascia in fretta e furia il Ring, senza godersi nemmeno per un minuto gli applausi che i fan della compagnia di Paul Heyman gli avrebbero tributato nonostante la sua fosse la funzione dell’Heel in quella occasione, come ben rimarcato al commento da Joey Styles. Una faccia scura, dalla quale traspariva il dolore, un dolore fisico, ma forse soprattutto un dolore d’animo, per essere in un ambito grandioso, la sua ECW, ed allo stesso tempo in quella che avrebbe voluto fosse la sua compagnia, la sua Major: la WWE.
Mesi dopo, Mike Awesome si ritirerà dal mondo del Wrestling, affermando di essere stato sottopagato dalla WWE per la sua prestazione a One Night Stand, e affermando che non sarebbe mai tornato sul Ring se il suo compenso non fosse stato adeguato, quasi un urlo di rabbia come a dire che lui è un grande Wrestler, quasi a dire che lui sarebbe potuto diventare una stella se solo gliene avessero dato l’occasione, per atteggiarsi a grande campione mancato, cercando di innalzare il suo Status con un auto convincimento delirante.
Dopo dei guai famigliari, Mike Awesome si toglie la vita con soltanto 42 primavere, il 17 Febbraio del 2007, poco più di 10 anni fa, lasciando su questa terra un bambino di 11 anni e una bambina di 7.
Mike Awesome è vittima dei suoi desideri, sfiorati e mai raggiunti. E’ vittima di promesse mai mantenute. Ma soprattutto, è vittima di una magnificenza mai davvero raggiunta, o almeno mai raggiunta, come disse quello specchio della realtà che è stato Randy “The Ram” Robinson, per i signori con le Cadillac.