Siamo ormai giunti alla metà di luglio, abbiamo avuto Money In The Bank e SummerSlam è alle porte. Per quel che riguarda NXT, si è chiuso il capitolo di Great American Bash e il prossimo TakeOver sembra ancora lontano. Direi che è il momento giusto per le pagelle del semestre. Brevemente, come sono stati gestiti i titoli, e i campioni, del roster giallo? Chi è stato il migliore? Chi il peggiore? E cosa dobbiamo aspettarci per il resto del 2021?
NXT Tag Team Championships: Le cinture inaugurano l’anno alla vita di Oney Lorcan e Danny Burch, i quali avevano conquistato le cinture dopo un turn heel e l’alleanza con Pat McAfee. Da grande estimatrice di entrambi i wrestler, ero felice che gli venisse finalmente concesso un regno titolato e speravo che la stable potesse regalare grandi cose, considerato che poi è stato incluso anche Pete Dunne. Sfortunatamente il gruppo non è stato incisivo nelle storyline di NXT e le cinture di coppia sono spesso rimaste fuori dai grandi eventi; il regno di Orcan e Burch si è poi bruscamente interrotto in seguito all’infortunio alla spalla di quest’ultimo. Si è poi deciso di affidare i titoli a due nuovi beniamini del pubblico, gli MSK, direttamente da Impact wrestling. Inizialmente avevo espresso dubbi sul dare così velocemente i titoli ai nuovi arrivati, in quanto li avrei visti meglio da inseguitori, ma si stanno dimostrando dei buoni campioni, inanellando ottime prestazioni sul ring e capitanando una categoria di coppia che è più viva che mai (nonostante, mi piange il cuore nel ricordarlo, il licenziamento dei Breezango e degli Ever-Rise). Per la qualità dei match questi titoli si meriterebbero probabilmente il massimo dei voti, per quel che riguarda le storyline, invece, rimaniamo nella media. Più che sufficiente.
NXT Womens’ Tag Team Championships: Va detto che all’introduzione di queste cinture di coppia femminili è corrisposta la morte apparente della categoria di coppia del main roster, che stanno cercando in ogni modo di riportare in vita promuovendo proprio un tag team di NXT. Nate il 10 marzo 2021, quindi con poco più di quattro mesi di vita, queste cinture hanno già visto quattro diversi regni, anche se ad onor di cronaca in essi è conteggiato il regno di un’ora e poco più di Raquel Gonzàlez e Dakota Kai. Con la categoria di coppia, poi, NXT sta riuscendo a tenere impegnate praticamente tutte le wrestler a sua disposizione. Va anche detto che i cambi di titolo avvengono senza storyline particolarmente interessanti dietro, ma semplicemente vincono le più forti, o quelle che sanno sfruttare meglio le distrazioni delle avversarie. Ma è comprensibile che delle cinture con neanche sei mesi di vita non possano ancora vantare chissà quali faide memorabili, per quelle ci sarà tempo in futuro. Categoria solida.
NXT North American Championship: Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 abbiamo assistito alla rinascita di Johnny Gargano del quale, continuerò a ripeterlo facendo mia culpa, avevo pronosticato l’imminente arrivo nel main roster in quanto credevo che a NXT non avesse più nulla da dire. Gargano si è dimostrato un ottimo campione e ha saputo mandare over alla perfezione colui che successivamente gli ha strappato il titolo, Bronson Reed. Reed non ha avuto le stesse possibilità di Gargano come campione, difatti ha presto abdicato in favore di un altro wrestler in rampa di lancio, Isaiah Scott con la sua nuova stable; nonostante ciò, Reed dalla sua corsa al titolo ne è uscito rafforzato e adesso sta per iniziare una faida con un pezzo da novanta come Adam Cole, segno che la WWE continua a puntare molto su di lui (che i piani di arrivo nel main roster siano momentaneamente sospesi?). Su Scott è presto per esprimersi, ma gli sfidanti decisamente non gli mancano. Il titolo Nord Americano si conferma garanzia di qualità. Ottima gestione.
NXT Cruiserweight Championships: A qualche mese di distanza, a mente fredda, ho rivalutato la gestione di Santos Escobar? No. Anzi Ni, riconosco che la stable sia intrigante, che il personaggio mi piaccia e che la consacrazione nel Ladder match contro Jordan Devlin sia stata giusta. Detto ciò, non dimentico le volte in cui il titolo Cruiserweight è stato messo in disparte, né il modo criminoso in cui è stato posto fine al regno di Escobar. Kushida come campione poi, se pur sulla carta voglia essere un Fighting champion, è stato spesso assente dalle scene. Mi auguro che la faida con Roderick Strong possa regalarci grandi emozioni, con Strong che dovrebbe presto portarsi a casa la cintura. Non escluderei, nel prossimo futuro, se i campioni rimarranno gli stessi, un match di unificazione tra Scott e Strong, per la gioia di coloro che mal sopportano il proliferare di cinture messo in atto dalla WWE in questi ultimi anni. Appena sufficiente.
NXT Women’s Championship: prendetemi per pazza sì, pazza per Shirai. Io si è dimostrata una campionessa straordinaria nei suoi trecento e passa giorni di regno, abdicando solo in favore di un’avversaria ottimamente costruita e che ha da poco incominciato il suo percorso. Credo, e spero, che il titolo femminile stia tornando alla sua tradizione di regni molto lunghi, così come era all’inizio e che ultimamente, con la parentesi di Rhea Ripley e Charlotte Flair, aveva vacillato. I numeri parlano chiaro: oltre 500 giorni di regno per Asuka, oltre 400 per Shayna (e questo è solo uno dei suoi due regni), gli oltre 200 giorni di Bayley, i 300 di Io Shirai. Vorrei che il titolo femminile continuasse a rappresentare questo, tanto più che adesso con i titoli di coppia possiamo tenere comunque impegnata buona parte del roster femminile di NXT. Solo grandi gioie.
NXT Championship: Finn Bàlor, come campione di NXT, ha avuto un percorso simile a quello di Io Shirai, con la differenza che, a detta dei più, ha perso la cintura in favore di un avversario non poi così degno di diventare campione, ossia Karrion Kross. Il dispiacere, a fronte di wrestler che ancora non hanno mai stretto la cintura massima tra le mani, come Kyle O’Reilly o Pete Dunne, è comprensibile. Tuttavia, ad essere completamente onesti, la ricostruzione di Kross è stata buona, i match che lo hanno visto protagonista anche (gioco facile, vero, se gli metti contro uno come Gargano) e in futuro sembra che lo aspettino grandi cose (leggasi Samoa Joe), inoltre questo è un bilancio di metà anno e non si può negare che fino ad aprile la cintura sia stata alla vita di un campione come Bàlor. Per cui, al netto di tutto, mi sento di promuovere appieno la gestione del titolo di NXT e di essere anche tiepidamente ottimista per il futuro. Discreto.
Bonus: Million Dollar Belt. Su questa faida mi sono recentemente espressa elogiandola alquanto, quindi mi limiterò a dire che i segmenti visti la settimana scorsa tra Cameron Grimes ed LA Knight hanno continuato a divertirmi e a intrattenermi. Apprezzo anche che Grimes attualmente interpreti un personaggio che sembra non venir minimamente intaccato dalle sconfitte. Il comedy ben fatto.
NXT chiude il semestre in bellezza, con tanti buoni campioni e una gestione dei titoli nel complesso più che dignitosa. Quel che non sembra mancare mai nello show giallo è il potenziale, la capacità di mantenere alta l’attenzione su tutto, in quanto ogni faida riesce ad apparire interessante e coinvolgente. Non è tutto perfetto, ci mancherebbe, e sentitevi liberi di farmi notare se nel mio giudizio sono stata troppo buona. Sicuramente sei mesi di ottimo wrestling e ottimi personaggi, che si spera potranno chiudere l’anno in bellezza.