NXT TakeOver 36. Nessun nome particolare per questo Special Event di NXT, ma comunque uno show che si porta dietro un gran chiacchiericcio visto i recenti licenziamenti e i rumors selvaggi che vorrebbero un NXT in odore di rinnovamento completo. TakeOver 36 si sarà comunque dimostrato uno show di grande wrestling? Scopriamolo con la review di Ysmsc.
Million Dollar Championship match LA Knight(c.) vs Cameron Grimes (with Ted DiBiase) (16:31)
Classico opener alla TakeOver, con un ottimo storytelling da parte degli atleti ed un ritmo incalzante, forse leggermente smorzato da un’offensiva di Knight un po’ troppo lunga nella parte centrale del match. La storia che è stata raccontata tra questi due atleti, sebbene si sia basata principalmente su segmenti comedy, arrivati al momento dei fatti non ha mai deluso e ancora una volta Grimes e Knight mettono su un ottimo match, che si conclude nel modo più classico quando c’è una leggenda a bordo ring: con l’intervento decisivo della suddetta leggenda. Grimes vince la Million Dollar Belt, salva il suo onore e quello di Ted DiBiase ed esce finalmente vincitore da un TakeOver, mentre Knight non si mostra particolarmente scosso dalla sconfitta, dato che ad NXT ha già puntato il titolo detenuto da Samoa Joe. Tutti contenti. Winner and New Million Dollar Champion: Cameron Grimes 7.5/10
NXT Women’s Championship match match Raquel Gonzà lez vs Dakota Kai (12:24)
Probabilmente avevo volato troppo con la fantasia pronosticando che Dakota potesse già strappare il titolo a Raquel (o che potesse strapparglielo in generale). E dire che il pubblico era tutto dalla parte della Kai, cosa che ha reso piuttosto singolare lo svolgimento del match, che era già di per sé singolare dal momento che Dakota, nella parte della cattiva, si è trovata a fronteggiare un’avversaria che è il doppio di lei in termini di stazza. Anyway, guardando il match ancora una volta sorrido al pensiero di come la categoria femminile abbia fatto e continui a fare passi da gigante, la Gonzà lez è migliorata tantissimo e anche Dakota, per quanto il suo personaggio non mi sia mai piaciuto al 100%, ha trovato la sua dimensione. Incontro molto sentito che si chiude con la vittoria netta di Raquel Gonzà lez.
Piccola parentesi: l’arrivo di Kay Lee Reigh sembrava aver allontanato definitivamente Dakota dal titolo, ma è anche vero che la ex campionessa UK non è l’unica pretendente alla cintura. Il suo arrivo quindi probabilmente va paragonato a quello fatto da Ember Moon per il suo ritorno a NXT: una dimostrazione di forza, ma non necessariamente un imminente match tra le due. Winner and Still NXT Women’s Champion: Raquel Gonzà lez 8/10
NXT UK Championship match Walter(c.) vs Ilja Dragunov (22:03)
E poi mi dicono che con i voti sono troppo di manica larga. Il che è assolutamente vero, al 100%, ma in casi come questi andrebbe allargata tutta la sartoria. Non è stato solo un ottimo match dal punto di vista del lottato, cosa che potrebbe incontrare i gusti soggettivi, dato che lo stile di Walter non è cosa da tutti, ma ha anche avuto un’ottima storia alle spalle. Ilja Dragunov, dopo una sconfitta patita quasi un anno fa, ha avuto il suo percorso di ricostruzione ed è riuscito a risultare credibile per detronizzare finalmente Walter. Un incontro perfetto? No, ovviamente no, ad esempio Walter dovrebbe smetterla di chiacchierare così tanto sul ring, specialmente se la telecamera ti sta riprendendo in primo piano; ma è stato un match fantastico, che non posso che consigliare caldamente a chiunque, anche a chi non avesse mai visto NXT UK. Ilja Dragunov sconfigge finalmente colui che sembrava imbattibile e inaugura una nuova era, l’era post Walter. Monumentale. Winner and New NXT UK Champion: Ilja Dragunov 9/10
Two out of three falls match Adam Cole vs Kyle O’Reilly (25:20)
Un incontro che ha chiuso definitivamente un’era, quella della Undisputed Era ad NXT. I primi due round sono stati ottimi, seppur classici, con la vittoria iniziale arrivata per roll up di O’Reilly e la successiva vendetta di Cole, che infortuna Kyle credendo così di assicurarsi il vantaggio decisivo nel round finale. E proprio nel round finale, purtroppo, c’è qualche sbavatura in più. Tanto per cominciare la gabbia è stata sfruttata poco, non che mi aspettassi una sfilza di voli dalla cima della struttura, ma praticamente non è stata toccata. In secondo luogo, il finale arriva in maniera un po’ troppo veloce e anticlimatica: O’Reilly viene incatenato alle corde, Cole lo picchia, Kyle riesce a chiudere Cole in una presa e questi cede immediatamente. Un finale, quindi, che lascia l’amaro in bocca. E ne lascia tanto, se si pensa che probabilmente questa è stata l’ultima apparizione di Adam Cole ad NXT, dal momento che o non rinnoverà con la WWE oppure lo vedremo approdare nel main roster. Probabilmente era stato già detto tutto nel loro primo storico incontro a Stand&Deliver, che per me rimane il migliore di questa “saga”. Winner: Kyle O’Reilly 8/10
NXT Championship match Karrion Kross(c.) vs Samoa Joe (12:24)
Teoricamente abbiamo avuto ciò che ci aspettavamo, ossia un match duro, fatto di power moves e tante mazzate, ovviamente non al pari del match per il titolo UK ma adattato allo stile di Joe e Kross. Joe è parso anche in forma, sì il match è stato un po’ lento ma c’era da aspettarselo, Kross non è certo tipo da match esplosivi, mentre Joe ha dimostrato di essersi tolto la ruggine di dosso. Eppure, per quanto non sia stato un brutto match, mi è mancato qualcosa. La storia comunque è stata ben raccontata fino al finale, arrivato al momento giusto per non rischiare di allungare eccessivamente il brodo. Forse è proprio il finale che dispiace, dato che avrei preferito una dipartita da NXT meno ingloriosa per Karrion Kross, ma forse al livello cui è ora non poteva aspirare a niente di meglio. E non dimentichiamoci il risultato storico: Samoa Joe è il primo, e quindi unico, tre volte campione di NXT. Joe! Joe! Joe! Joe! Winner and New NXT Champion: Samoa Joe 7/10
Special Event 8/10
Confesso che i due main event non sono stati totalmente all’altezza delle mie aspettative, il che si traduce, essendo le mie suddette aspettative estremamente basse, ad un mezzo punto in meno, nulla di orrido o di appena sufficiente quindi. La prima parte del PPV, poi, ha regalato un sicuro candidato a match dell’anno e due incontri molto belli e coinvolgenti, che sono serviti a tutti i partecipanti coinvolti, perciò poco importa se lo Steel cage match poteva essere gestito meglio o se Kross e Joe avrebbero potuto, e dovuto, fare di più; si tratta comunque di due ore e mezza di ottimo wrestling, da qualunque parte la si voglia guardare. Certo il futuro di Adam Cole fa strizzare il cuore in gola e la vittoria di Samoa Joe pare mettere una pietra tombale al personaggio di Karrion Kross. Di questo si potrà parlare, in futuro. Nel presente, mi ritengo ampiamente soddisfatta, as always.