Come dopo ogni Takeover, andiamo a rivedere assieme quanto accaduto Sabato notte in quel di Toronto. Come già preannunciato nella preview, il match per la finale del torneo Breakout è stato spostato al preshow lasciando la classica struttura a 5 match della card ma non sono di certo mancate le sorprese e i colpi di scena. Riavvolgiamo quindi il nastro, o lo streaming del network che fa più moderno, e riviviamo i cinque incontri e le implicazioni per le storylines del roster nero giallo.
NXT Tag Team Championship: Street Profits vs Undisputed Era
Come ormai d’abitudine è il match di coppia ad aprire la serata e sempre come d’abitudine ci regala una partenza con i fiocchi. Match dal ritmo serrato, molto equilibrato e con i due tag team che fanno vedere tutto il loro meglio per cercare di arrivare alle cinture. Se sugli UE c’erano pochi dubbi e in particolare ancora una volta Kyle O’Reilly ha fatto vedere grandissima qualità anche nella capacità di racconto della storia in ring, questa sfida è servita soprattutto a mostrare gli enormi passi in avanti fatti in questi mesi dagli Street Profits. Dawkins in forma come non mai e oramai calato nel ruolo dell’enforcer del duo e Ford che ha fatto vedere le sue ottime qualità tecniche e anche di entertainment, e quando fai un omaggio a the rock che non sembra forzato ma che funziona e a cui il pubblico risponde con entusiasmo vuol dire che hai davanti una potenziale carriera di buon livello. Belli i diversi falsi finale e repentina ma ben eseguita la sequenza conclusiva; la conferma dei Profits ora li mette al livello delle precedenti coppie titolate, e ora per loro non mi dispiacerebbe vederli anche solo una volta contro i Breezango.
Vincitori e ancora NXT Tag Team Champions: Street Profits
Io Shirai va Candice LeRae
Vera sorpresa della serata è stato questo pazzesco match femminile che non esiti a chiamare il migliore visto a NXT dall’abbandono delle horsewomen. Io sì è calata nel ruolo della heel senza pietà in maniera superconvincente, cosa che sinceramente non avrei mai detto ma che sembra sentire più suo rispetto alla face acrobatica vista sino ad ora e il suo atteggiamento sul ring risulta perfettamente coerente con il personaggio che vuole tratteggiare. Candice ha finalmente avuto l’occasione di fare vedere in un vero match le sue indiscusse doti tecniche e anche lei come face senza paura e in cerca di vendetta è stata squisita. Il pubblico era sorprendente molto coinvolto e questo a volte fa la la differenza tra un buon match e un match del livello superiore come questo è stato; anche il finale con la presa di Io e lo svenimento di Candice è stato azzeccato. Ora per Shirai teoricamente ci sarebbe la strada per il titolo ma non so quanto vogliano percorrere la strada dell’ heel va heel, mentre per Candice col presumibile passaggio nel main non so quante possibilità ci saranno per farsi notare e replicare una prestazione come questa.
Vincitrice: Io Shirai
NXT North American Championship: Velveteen Dream vs Pete Dunne vs Roderick Strong
Il match a tre ha rispettato le aspettative piuttosto alte che si avevano alla vigilia. I tre lottatori infatti hanno eseguito perfettamente uno schema piuttosto classico per le sfide di questo tipo, alternando con buon ritmo i momenti a due con gli spot con tutti e tre, lavorando molto bene la costruzione dei vari schienamenti e portando più volte a credere che potesse accadere quello decisivo. Strong ha lavorato da floor general, facendo da collante tra le varie fasi e supportando gli altri due lottatori, Dunne è stato la solita macchina da wrestling e in certi momenti non so per quale motivo mi ha ricordato il canadese che in wwe non si può nominare e Dream ha confermato i passi in avanti fatti,riducendo ancora le esitazioni e regalando alcuni momenti al limite del comedy che sono utili a spezzare la tensione. Finale ben costruito e come avevo detto c’è stato il pin di rapina ma è stato il campione ad approfittarne schienando Dunne, lasciando quindi un minimo di spazio a Strong per chiedere una eventuale rivincita.
Vincitore e ancora NXT North American Champion: Velveteen Dream
NXT Women Championship: Mia Yim vs Shayna Baszler
Il match per il titolo femminile è stato come da previsioni il meno interessante e riuscito dalla serata. Sia chiaro, si tratta comunque di un match che supera ampiamente la sufficienza per la storia raccontata sul quadrato dalle due, tuttavia son mancati alcuni elementi che facessero decollare la contesa. In primis, ho avuto la sensazione mentre vedevo il match che questo match per la difesa titolata su Shayna lo avessi già visto e in effetti ripercorrendo anche le altre sue sfide con la cintura in palio sono tutte molto molto simili,al limite del prevedibile sullo svolgimento, probabilmente scelta fatta per proteggere l’atleta e non farne vedere i lati mancanti del suo wrestling. Dal canto suo Mia, per quanto autrice di una prova gagliarda e coraggiosa, non ha mai dato davvero l l’impressione di poter battere la campionessa, come se i suoi attacchi non fossero mai in grado di fare crollare Baszler. Mettiamoci anche un pubblico che a differenza degli altri match è stato più distaccato e abbiamo tutti gli ingredienti per un match di transizione. Quello che servirebbe ora è togliere il titolo a Baszler e rimescolare le carte, vedremo se si andrà subito da Io,se si ripescherà Belair o se magari si darà spazio a una nuova sfidante, magari una Dakota Kai data per rientrante a brevissimo e con una storia dietro che ne giustificherebbe la voglia di rivalsa.
Vincitrice e ancora NXT Women Champion: Shayna Baszler
NXT Championship – 2 out of 3 Falls: Adam Cole vs Johnny Gargano
Scontro finale doveva essere e scontro finale è stato, capitolo finale di una superfaida che ha consolidato sia Cole che Gargano come player di primissimo livello; si può discutere su quale capitolo della faida sia stato migliore( a parere di chi scrive, il primo 2 out of 3 è il suo preferito) ma penso non si debba discutere della qualità anche di questa ultima battaglia. Prima caduta lunga e splendida, un mini main event per qualità e intensità, può forse fare storcere il naso Gargano che si fa squalificare apposta perché di solito è una mossa da heel, ma in questo caso giustificata dal fatto che è stato lui a scegliere il successivo street fight. Seconda fall molto breve e di alleggerimento, quasi in stile attitude per come è stata svolta e che è servita anche per fare rifiatare in vista della terza caduta. La scelta della gabbia con oggetti, che io chiamerò sempre Raven House of Fun, da parte di Regal è stata senza dubbio inaspettata alla vigilia ma senza dubbio gradita e ha dato modo ai due di sfogarsi una volta per tutte con qualsiasi cosa venisse loro per le mani. Unico appunto il voler fin troppo cercare lo spot mozzafiato con relativo pin successivo, meglio forse farne uno in meno ma renderlo più credibile. Stupendo lo spot finale con Gargano che, come spesso gli è successo in questi anni, ha voluto fare forse il passo più lungo e pagando con la sconfitta ma regalandoci una immagine e un momento che resteranno nella storia di NXT. Ora per lui si apre la strada del main roster, sperando che possa ripercorrere una strada più simile a quella di Ricochet rispetto a quella di Roode, ma il rischio purtroppo è molto alto. Cole invece resta l’unico degli UE con una cintura e diventa interessante capire se prima o poi farà pesare questa cosa ai suoi soci oppure no, anche perché come sfidanti face credibili non c’è molto, forse solo Riddle e Dunne a meno di rientri clamorosi dal main roster( terra chiama Zayn, questa casa aspetta a te…).
Vincitore per 2 a 1 e ancora NXT Champion: Adam Cole
Considerazioni finali
Prima della chiusa, due parole anche sulla rissa tra Riddle e Dain che avevo chiesto nella preview e ottenuto ed è stato un buon angle,molto sentito anche dal pubblico e ben realizzato e sinceramente non vedo l’ora di vedere questo due menarsi come matti sul ring.
In conclusione, questo Takeover Toronto probabilmente non raggiunge i livelli di eccellenza toccati in altri live, ma si mantiene su un livello davvero alto per qualità del lottato e delle storie raccontate. Con l’addio di Gargano sta ora a Cole reggere il peso del main event e vedremo chi farà il passo successivo di crescita per poter riempire un vuoto così importante.