Amici di ZW e di NXT, come ogni settimana post Takeover siamo qui a discutere e ad analizzare quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica in quel  della casa che fu del venerabile Vince Carter(ok ci gioca anche l’hockey ma non vincono da un millennio o quasi), ovvero l’Air Canada Center di Toronto.. Nessun match a sorpresa nella card ma non sono mancate le emozioni e i verdetti inaspettati, quindi non perdiamo tempo in cazzabubbole e partiamo subito con la mia personale analisi dei 5 scontri visti sul ring.

Bobby Roode vs Tye Dillinger3.3 out of 5 stars (3,3 / 5)

Scelta per l’opener abbastanza scontata ma di sicura efficacia e resa. L’ingresso di Roode è stato come sempre GLORIOUSSSS e il coro gospel meritava forse anche più spazio ed eco, soverchiato dal pubblico canadese. Il  match è stato un bel modo di aprire lo show, mai troppo statico come temevo potesse essere ma anzi molto dinamico e con entrambi i lottatori che hanno tirato fuori dal cilindro il meglio del loro repertorio. Se sull’ex campione TNA i dubbi sulle qualità in ring non ci sono mai state, questo match è stata la vera prova del fuoco per Tye e va detto che il ragazzo ha passato a pieni voti il test, dimostrando di saper reggere anche una platea cosi ampia e di avere tutti i requisiti per poter esser un punto di riferimento nella zona centrale della card sia a NXT che in prospettiva. La sconfitta è stata si pulita, ma non cosi netta, figlia di una piccola disattenzione, ma non danneggia il Perfect Ten che anzi potrebbe addirittura cercare rivincita nelle prossime settimane.

Vincitore: Bobby Roode

Dusty Rhodes Tag Team Classic Tournament Final: TM61 vs The Authors of Pain2.5 out of 5 stars (2,5 / 5)

Detto che una stipulazione come la gabbia sospesa a me non piace, ma c’era una citazione e un debito alla Mattel da estinguere,  diciamo che questo match mi lascia qualche certezza ma anche qualche dubbio.  Detto che il match è stato ampiamente sufficiente, e ho apprezzato sia la scelta del big spot iniziale dal sostegno che il finale in cui la catena lanciata da Ellering non ha avuto un effetto decisivo, mi soffermerei sullo status dei due tag team. Partiamo dalla squadra perdente e abbiamo come Miller e Thorne siano senza ombra di dubbio due atleti capaci, creativi il giusto e con una buona solidità nelle contese, ma a cui manca fino ad ora un tratto distintivo che li possa far uscire dal gruppo, un elemento(che sia lottato o nel personaggio cambia poco) che renda la audience legata a loro, se questo non accadesse, e temo anche in tempi brevi, per loro la strada potrebbe diventar rapidamente in salita. Sull’altra faccia della medaglia abbiamo i vincitori che sono la dimostrazione di come, anche nel 2016, avere dei personaggi centrati sulle caratteristiche degli atleti possa ancora fare la differenza: Akan e Rezan non sono fenomeni sul ring, anzi, sono ancora piuttosto inesperti e questo ogni tanto si nota, ma hanno dei caratteri cuciti su di loro alla perfezione  e un manager cosi esperto dà loro grande credibilità. Ora starà a loro fare il passo successivo, dato che vedo molto probabile una faida titolata a breve termine.

Vincitori: The Authors of Pain

NXT Tag Team Championship: The Revival vs #DIY4.8 out of 5 stars (4,8 / 5)

C’era puzza di capolavoro, e capolavoro è stato, ciliegina sulla torta di una annata tag a NXT di grande livello. La costante di questi grandi match sono Dash e Dawson che sono diventati delle macchine da match di coppia di livello incredibile, sanno sempre cosa fare, come farlo e come rendere al meglio anche i loro avversari, che in questo caso sono stati un Ciampa e soprattutto un Gargano che hanno sfoderato una prestazione di solidità e maturità pazzesca. Match con le prime due cadute buone, veloci, rapide e senza respiro, ma è dopo il pareggio dei DIY che si è scatenata la guerra più totale(cit): i 4 hanno tirato fuori dai loro cilindri il meglio di loro stesse con mosse spettacolari, furti di finisher, falsi finali credibili e lasciando sempre il dubbio sul risultato finale. Alla fine, bella la scena finale con i due campioni che cercano di farsi forza vicendevolmente per non cedere ma poi quasi in simultanea devono batter le mani a terra e cedere il passo ai nuovi detentori delle cinture, a cui ora spetta il duro lavoro di portare avanti questo livello. Di coppie interessanti ce ne sono, tra Sanity, AOP, TM61 e magari anche altri, vedremo come verrà gestito ma per ora godiamo questo che è sicuramente tra i 3 match dell’anno di NXT.

Vincitori e nuovi NXT Tag Team Champions: #DIY

NXT Woman Championship: Asuka vs Mickie James3.3 out of 5 stars (3,3 / 5)

Ah Mickie Mickie, anche per te il tempo è passato, e il tuo viso ha proprio I segni degli anni in cui non ci siamo visti, meno male il fisico è sempre asciutto e anzi mi è parso anche più tonico rispetto alle ultime volte che l’ho vista.  Asuka nel suo ingresso ruba una pagina dal manuale di Al Snow, e il primo che fa battute su come su chiamava la testa si prende una scudisciata sui denti. Avevo qualche dubbio sulla riuscita di questa contesa invece, pur senza raggiungere i picchi di altre contese, la battaglia tra le due è stata di buon livello, con una bella prima fase molto tecnica e poi una seconda parte di match in cui la veterana dimostrava di aver fatto i compiti a casa e riusciva di volta in volta a ribaltare e non subire eccessivamente i  classici attacchi in striking della campionessa che, forse per la prima volta, ha dimostrato una certa frustrazione nel non riuscire ad eseguire il suo gameplan. Piccolo malus per il finale dove l’applicazione della Asuka Lock è stata fin troppo improvvisa e con una preparazione strana. La James sarebbe sin da ora pronta a un nuovo giro anche nel main roster, mentre ora staremo a veder come verrà gestito il titolo femminile perché la Moon è ancora tanto indietro nel  rapporto col pubblico e le altre sono tutte in una posizione di debolezza rispetto alla campionessa.

Vincitrice: Asuka

NXT Championship: Shinsuke Nakamura vs Samoa Joe4 out of 5 stars (4 / 5)

Main event e vera sorpresa del live show è stato il main event, con la riconquista immediata del titolo da parte del samoano nei confronti del giapponese. La sfida è stata impostata con un ritmo più veloce rispetto a quella di Brooklyn e ciò ha giovato all’andamento del match nella prima fase, con anche il lottato nel pubblico che ha rivitalizzato un pubblico un po’ cotto a quel momento. Joe ha impostato il match sul lavoro alle gambe del nemico, e Nakamura per una volta ha venduto abbsatanza bene il dolore, ok qualche piccola perdita ma in sostanza c’è stato un miglioramento in questo ambito da sempre suo tallone d’achille(o da killer, dipende a chi chiedete). Il finale è stato ben congegnato e ha richiamato alla faida delle scorse settimane, con la mossa decisiva sui gradoni d’acciaio e la musclebuster finale che ha lasciato il pubblico di stucco. Ora che succederà? Call up di Nakamura? Match decisivo da qualche parte nel tour a oriente? Quello che è parso è che Joe funzioni meglio di Shinsuke come campione e possa esser più interessante e semplice da gestire, ma credo che tra i due non sia e non debba esser finita e un match finale sia all’orizzonte. Sarebbe perfetto in Texas a Gennaio, perché chiuderebbe il cerchio per Nakamura, ma staremo a vedere.

Vincitore e nuovo NXT Champion: Samoa Joe

Considerazioni finali

Takeover Toronto prosegue nella tradizione dei live event sul Network di NXT e mantiene alto lo standard di questo tipo di spettacoli, regalando 2 ore abbondanti di wrestling di buonissimo livello, con una perla come il match a 3 cadute ma tante altre cose buone. Il futuro per il brand rimane ottimo visto chi non era nella card ma avrà impatto nelle prossime settimane, Aries e Itami su tutti, ora resta solo limare un pò il livello delle puntate settimanali dove spesso non è accaduto molto ultimamente, vedremo se per “colpa” della limitazione del torneo di coppia o se il cambio alla scrittura possa aver negativamente influito su questo aspetto.

Reporter ufficiale di NXT, improvvisatore. non digerisce i peperoni, fan appassionato di Deadpool, fine umorista, fedele alla chiesa di Santo Stefano Curry e delle sue caviglie di cristallo da prima che molti di voi lo conoscessero.