NXT Vengeance Day è agli archivi. In questo San Valentino molto speciale, per chi sono state gioie e per chi dolori? Quale, o quali, sono stati i Match che hanno rubato la scena? Unitevi a me per la Review dell’ultimo Special Event di NXT.

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TAG TEAM MATCH

Dakota Kai & Raquel Gonzàlez vs Shotzi Blackheart & Ember Moon in the Final of the Dusty Rhodes Women’s Tag Team Classic (17:41)

Il finale non è andato come avevo previsto, perciò match insufficiente, andiamo avanti. Scherzi a parte, mi spiace per Ember e Shotzi, che ci hanno regalato una delle entrate più pheeghe di recente memoria, ma la vittoria del team heel ci sta tutta. Ho apprezzato molto la scelta di rendere la Gonzàlez un avversario temibilissimo, con le face che tentavano in ogni modo di tenerla fuori ring, addirittura attuando una piccola fase di “heat” su Dakota. Un ottimo match, in cui tutte e quattro si sono messe in mostra, compresa Shotzi e il suo modo di lottare alla “come mi butto mi butto” che spesso la porta a rischiare l’osso del collo, modo di fare che, per quanto la renda unica, spero che cambi al più presto. Vedremo se ci attenderà uno scontro tra big women o se Dakota e Raquel attenderanno che i titoli di coppia passino di mano. Il voto reale sarebbe un 8+, anche per ricollegarmi al match maschile di cui parlerò tra poco. Winners and Dusty Rhodes Women’s Tag Team Classic Champions: Dakota Kai & Raquel Gonzalez (8 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Johnny Gargano (c) vs Kushida for the NXT North American Championship (24:49)

Parto col dire che ho adorato questo match. Mentre lo guardavo ho pensato che fosse un connubio perfetto di tecnica, reversal, striking e qualche mossa d’impatto qua e là che non fa mai male. Ammetto che la vittoria di Gargano “pulita” mi ha sorpreso, ma d’altra parte l’ho anche apprezzata. Sono del parere che un wrestler soprannominato “Johnny Wrestling”, nonché “Johnny TakeOver”, non possa diventare dall’oggi al domani un lottatore incapace di vincere con le sue sole forze. Certo una vittoria sporca avrebbe giustificato più facilmente un rematch con Kushida, ma non è detto che il giapponese sia fuori dai giochi. Poco altro da dire: ennesima prova eccellente per Gargano ed ennesima conferma della bravura di Kushida. Almost perfect. Winner and Still NXT North American Champion: Johnny Gargano (9 / 10)

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TAG TEAM MATCH

Grizzled Young Veterans vs MSK in the Final of the Dusty Rhodes Tag Team Classic (18:26)

Altro bel match, con finale ancor più a sorpresa, dato che non credevo che avrebbero puntato così tanto sin da subito sugli MSK. Questo match, rispetto a quello delle donne, si prenderebbe un 8-, dato che in questo caso si è puntato un po’ meno sulla psicologia e un po’ più sugli spot ad effetto, giusto un pelo. L’incontro mi è parso anche leggermente confuso in un paio di punti, ma risulta comunque ottimo, con una carica crescente sino al finale. Adesso spero che si prendano del tempo per farci conoscere meglio gli MSK e che trovino qualcosa da fare a Gibson e Drake visto che divento più loro fan ogni giorno che passa. Winners and Dusty Rhodes Tag Team Classic Champions: MSK (8 / 10)

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TRIPLE THREAT MATCH

Io Shirai (c) vs Toni Storm vs Mercedes Martinez for the NXT Women’s Championship (12:13)

Incontro stranamente breve, che supera di poco i dodici minuti. Non sarebbe un dramma di per sé, ma al confronto con altri match della card questo risulta il più affrettato ed anche, seppur di poco, il più debole. È stato dato comunque spazio a tutte e tre le partecipanti. Io Shirai si conferma la campionessa che è, mentre le avversarie sono state costruite bene entrambe, ho apprezzato anche la scelta di vederle scontrare tra di loro, subendo entrambe la finisher dell’avversaria ma non facendosi comunque schienare. La faida comunque prosegue, dato che Toni Storm, la quale non ha subito il pin, ha attaccato successivamente Io Shirai. Una scelta coerente che presumibilmente porterà ad un rematch in singolo tra le due. Incontro buono, ma che avrebbe meritato giusto qualche minuto in più. Winner and Still NXT Women’s Champion: Io Shirai (7,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Finn Bàlor(c.) vs Pete Dunne for the NXT Championship (25:11)

“Match all’inglese”, come va tanto di moda dire, ma qui ci sta. Altro tipo di incontro che personalmente amo. Avevo grandissime aspettative che non sono state deluse: Dunne si è dimostrato un avversario temibile per Bàlor e, nonostante mi fossi detta abbastanza sicura della riconferma del campione, in un paio di momenti ho seriamente pensato che Dunne avrebbe potuto spuntarla. Perfetto il metodico lavoro di Dunne al braccio (anzi, alla mano, alle dita) di Bàlor e altrettanto perfetto l’accanimento del campione sul ginocchio dell’inglese. Match lungo, che si è preso i suoi tempi per farci gustare appieno lo scontro tra i due. Bene che anche in questo match si sia deciso di tenere la stable di Dunne fuori dai giochi sino al suono della campana. Pur non inficiando sul voto dell’incontro, spendo due parole per il finale, dicendo che l’attacco di Cole non mi ha colto totalmente impreparata, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla reazione di Roderick Strong, dato che adesso sono molto curiosa di scoprire da che parte deciderà di stare. Winner and Still NXT Champion: Finn Bàlor (9 / 10)


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LIVE EVENT (8,5 / 10)

Sono rimasta estremamente soddisfatta da questo PPV, sia per la qualità dei match che per i risultati (tranne il primo match, maledetti). Certo non c’è stato alcun cambio di titolo e c’è stato qualche grande assente (i campioni di coppia che compaiono solo sul finale, Escobar) ma era pur vero che fosse giusto dare spazio alle finali del Tag Team Classic. Uno show di consolidamento dunque, che chiude con un gran colpo di scena e che inizia a trasportarci verso il periodo di WrestleMania, in cui probabilmente verrà annunciato un altro SE e in cui diverse Storyline potrebbero trovare conclusione.